Se avete un palato esigente in fatto di new beats questo disco di Kruder and Dorfmeister fa per voi.

 Il suono del ciddì ha una tridimensionalità impressionante.

La recensione celebra The K&D Sessions come raccolta imperdibile per chi ama le nuove sonorità elettroniche e il trip-hop, sottolineando la qualità audio e la presenza dei migliori talenti del genere. L'autore, pur riconoscendo l'eccellenza dell'album, esprime una stanca personale verso l'elettronica raffinata, desiderando suoni più grezzi. Recensione dal tono ironico e personale. Lasciati trasportare dal suono unico di The K&D Sessions: ascoltalo ora!

 Quanta umanità in un disco creato con strumenti artificiali!

 Quanto black and white in un disco multicolore!

La recensione di 'Rhino Flowers' di Sian mette in rilievo atmosfere cupe e sofisticate, simili a quelle di un film noir anni ‘50. L’album, influenzato dal cool jazz e prodotti elettronici, risulta ideale per momenti di contemplazione o lunghi viaggi notturni, rivelando umanità nonostante l’uso di strumenti artificiali. Un disco evocativo, consigliato agli amanti delle sonorità ricercate. Immergiti nelle suggestioni di Rhino Flowers: ascoltalo ora!

 La Good Looking Record è un modus vivendi.

 Vince il collettivo sulle individualità, il disco è comunque bello.

Producer 05 di LTJ Bukem raccoglie B-sides e ripercorre i territori della Jungle e del Jazz, con buona qualità d'ascolto ma senza guizzi di originalità. L'opera punta sul collettivo e risulta meno brillante rispetto ai precedenti capitoli della serie. Da segnalare una suggestiva versione di Mission Impossible. Consigliato ai curiosi, ma meglio attendere l'uscita di Earth vol. 6. Scopri Producer 05 di LTJ Bukem e preparati a immergerti in nuove sonorità.

 Un bel contenitore di suoni diversi, non c'è che dire.

 E' un disco piacevole che lascia un buon sapore in bocca quando lo si ripone nella custodia.

La recensione analizza l’album About a Boy di Badly Drawn Boy, elogiando la varietà strumentale e la capacità di creare atmosfere diverse. L’autore apprezza la singolarità dell’opera nel panorama britannico, pur considerandola non eccezionale ma piacevolmente consigliabile. Scopri questa colonna sonora originale e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche!

 Qualcuno tra voi distingue i Doves dai Coldplay o dai Travis??

 Una stella solo perché il programma non prevede lo 'zero'

Il recensore critica aspramente The Last Broadcast dei Doves, accusando la band di essere l’ennesimo clone del Brit Pop inglese, privo di qualsiasi novità. Il sound della periferia di Manchester viene descritto come piatto e deprimente, e si denuncia l’omologazione nell’industria musicale britannica. La stampa di settore viene schernita per il suo entusiasmo, giudicato immeritato. Il voto, infatti, è impietoso: una sola stella. Scopri perché questo album ha deluso così tanto: leggi la recensione completa!

 Comincia a mancare la fantasia, eh? Le idee cominciano a scarseggiare, vero??

 Non meravigliamoci se in ogni bar dove andremo a prendere un aperitivo ci sarà questo disco...

La recensione evidenzia come '18' di Moby segua troppo fedelmente la formula vincente di 'Play', mostrando poche nuove idee e una certa perdita di ispirazione. Sebbene alcuni brani riescano a distinguersi, l’intero album risulta poco innovativo e destinato più al successo commerciale che alla crescita artistica. La simpatia verso Moby salva in parte il giudizio finale. Scopri se '18' di Moby è l’album che fa per te leggendo la recensione completa!

 Le sonorità sono complessivamente cupe tanto che sembra di aver sregolato i bassi dello stereo.

 Io comunque preferivo 'Red Medicine' del 1995.

La recensione analizza The Argument dei Fugazi, sottolineando l'evoluzione del gruppo verso un Emo-Core cupo e intenso. Vengono evidenziate influenze da band storiche e messe in risalto le canzoni migliori. Pur apprezzando il lavoro, l'autore preferisce il precedente Red Medicine. Scopri se The Argument riesce a conquistarti o se anche tu preferirai i vecchi successi dei Fugazi.

 Un sano power pop, talvolta persino troppo melodico (i fan dei Gorilla Biscuits storceranno il naso).

 Quale profondità di suoni e che belle chitarrone!

La recensione esalta United By Fate dei Rival Schools, sottolineando la svolta stilistica di Walter Schreifels e il rifiuto dei clichè Nu Metal. Il sound equilibrato tra potenza e melodia si distingue, nonostante una certa ripetitività tra i brani. Chi ama l'hardcore americano degli anni '80 e '90 troverà nell'album un'opera nostalgica e di qualità. Non perdere United By Fate: ascolta Rival Schools e lasciati sorprendere dal mix di energia e melodia!

 72 minuti di musica dance per palati sopraffini.

 Immaginatevi ad Ibiza, seduti sulla terrazza di un bar [...] ascoltare qualcosa che ricordi l'atmosfera rave, Timo Maas appunto...

Timo Maas con 'Loud' propone un album dance destinato a chi ama sonorità sofisticate e atmosfere da club ma anche momenti rilassati. Alcuni brani spiccano per influenze new wave e guest di rilievo, come Kelis e Finley Quaye. L'album miscela sapientemente trance, ambient e elettronica, suggerendo una colonna sonora perfetta tanto per un rave quanto per una serata ad Ibiza. Scopri l’atmosfera unica di Loud ed immergiti nelle sonorità di Timo Maas!

 Chiudere gli occhi e sognare viaggi in paesi lontani.

 Un classico del thriller meriterebbe un brano così. Trasmette inquietudine, sarà forse per il rumore di passi con cui il brano inizia.

La recensione esalta Earth Vol. 5 di LTJ Bukem, sottolineando la capacità della compilation di mescolare atmosfere jazzeggianti e drum'n'bass. I brani di Vincent e il pezzo Black Widow di K-Scope spiccano all'interno di un viaggio musicale ricco di suggestioni e intensità. Il tono è appassionato e critico, mettendo in luce punti di forza e alcune esclusioni meno fortunate. Lasciati trasportare dalle atmosfere di Earth Vol. 5—scopri il viaggio sonoro di LTJ Bukem!