Il miglior disco Brutal del 2007.

 Ha un Tiro pazzesco! Essere roccioso, pesante, coinvolgente, e cattivo.

La recensione definisce "Reincarnation In Gorextasy" il miglior disco Brutal del 2007, sottolineandone la maturità compositiva e l'evoluzione sonora. Cenotaph abbandona atmosfere troppo complesse per uno stile più diretto e potente, arricchito da riff tecnici e una batteria energica. La produzione è pulita e bilanciata, e l'album soddisfa tanto gli appassionati di tecnica quanto chi cerca impatto e violenza sonora. Un lavoro in cui la band turca raggiunge finalmente l'eccellenza. Scopri l'album che ha definito il Brutal Death del 2007, ascolta Cenotaph ora!

 Gli Inherit Disease si fanno conoscere ma non inventano niente di nuovo.

 Alcuni spunti sono degni di lode, ma si nota come questi siano goffamente sfruttati.

La recensione analizza il debutto degli Inherit Disease, evidenziando un album brutale fedele alle influenze californiane, con buone produzioni e passaggi interessanti. Sebbene presenti alcune tracce di qualità superiore, il disco soffre di filler e di scelte limitanti, soprattutto in batteria e innovazione sonora. Il successo prematuro rischia di frenare la crescita del gruppo. Complessivamente un disco valido ma non rivoluzionario nel panorama Brutal Death. Ascolta Procreating An Apocalypse e scopri il potenziale degli Inherit Disease!

 "È forse uno degli ultimi vagiti del Death Metal propriamente detto."

 "Un disco che ha molto da dire sotto il profilo storico musicale; da sentire almeno una volta nella vita."

La recensione celebra 'Hate' come l'ultimo grande lavoro dei Sinister e una pietra miliare del Death Metal europeo degli anni '90. L'album viene analizzato in un contesto di transizione del genere, con un mix di tradizione e personalità rara. Nonostante alcune limitazioni tecniche, il disco si distingue per la voce potente, arrangiamenti azzeccati e un'atmosfera cupa e maestosa. 'Hate' rappresenta un testamento storico-musicale imprescindibile per gli appassionati del genere. Scopri l’essenza del Death Metal europeo ascoltando Hate dei Sinister!

 "Questo disco è un vero e proprio culto e rappresenta uno degli apici più alti mai raggiunti dal Death Doom."

 "La litania di un simbolico funerale della Speranza di Baudleriana memoria."

Hope Finally Died dei Decomposed è un album culto del Death Doom inglese, caratterizzato da atmosfere cupe e rallentate che riflettono una profonda decadenza emotiva. Non punta sulla tecnica ma sul mood intenso, con riff lineari e growl coinvolgenti. Pur essendo poco conosciuto e con una carriera breve, il disco rappresenta un apice del genere prima della sua sparizione negli anni '90. Consigliato agli appassionati di metal old school e Death Doom. Esplora ora 'Hope Finally Died' e immergiti nel cuore oscuro del Death Doom inglese.

 Il Drone non è musica: il Drone sono rumori.

 Ascoltare un disco del genere è come arredare la propria casa con pezzi provenienti da un aereo di linea schiantatosi al suolo.

La recensione analizza l'album 'The Grimmrobe Demos' dei Sunn O))), capolavoro del genere Drone Doom. L'autore evidenzia l'estrema lentezza, la ripetizione esasperata delle note e l'atmosfera cupa e angosciante, che creano un'esperienza sonora intensa e disturbante. Viene sottolineata la differenza rispetto ad altri lavori della band, considerata qui più nera e malata, con particolare enfasi sulla traccia 'Black Wedding'. Il disco è visto come una forma d'arte audiofonica più che tradizionale musica, capace di coinvolgere psicologicamente l'ascoltatore. Immergiti nell'intensità di Sunn O))) e lasciati avvolgere dal loro Drone estremo.

 ""Ithyphallic" è noioso, tanto noioso: quello che in "Annihilation Of The Wicked" era barocco, qui diventa Kitsch."

 La title track è l'unica pisciata che va a finire nel cesso.

La recensione esprime un giudizio negativo su "Ithyphallic" dei Nile, evidenziando come l'album rappresenti un passo indietro rispetto ai lavori precedenti. Nonostante la tecnica rimanga elevata, la mancanza di ispirazione, arrangiamenti mediocri e assoli poco convincenti compromettono l'ascolto. L'autore sottolinea la perdita dell'atmosfera epica e l'assenza di quel mix vincente tra metal estremo e influenze egizie che aveva caratterizzato la band. Scopri tutti i dettagli e confronta Ithyphallic con i capolavori dei Nile.

 “Una fottuta merda, una fottuta figata!”

 “Questo 'Uterovaginal Insertion Of Extirpated Anomalies' è l’orgoglio di tutti i reietti; un disco che vi farà sentire fieri di essere beoni, pigri, fumatori e malsani.”

La recensione celebra "Uterovaginal Insertion of Extirpated Anomalies" dei Cephalotripsy come un capolavoro di brutal death estremo, marcio e autentico. Il disco è descritto come lento, pesante e visceralmente disgustoso, ma proprio per questo affascinante. Il gruppo californiano è elogiato per aver creato un lavoro unico nel suo genere, destinato ai fan più estremi e perversi del metal. Il lavoro si distingue per un suono grezzo e primitivezza estetica e sonora, prezioso per gli amanti dell’estremo. Ascolta ora l’album più marcio e autentico del brutal death!

 Torino è una città che è malefica al 104%, su cento persone centoquattro sono cattive e malefiche.

 Il basso è basso nel senso che è vicino a Satana dell'inferno e del fuoco e io al basso gli do fuoco dopo i concerti.

L'intervista con Glen Benton, frontman dei Deicide, si caratterizza per un tono fortemente ironico e dissacrante, in cui si mescolano satira, immaginario satanista e accenni sulla carriera. Tra aneddoti sul basso, amici demoniaci e la scelta di Torino come città malefica, la chiacchierata mette in luce il carattere irriverente del musicista e la sua visione maligna ma divertente. L'articolo offre uno sguardo insolito e umoristico alla musica estrema e al suo contesto. Scopri l’irriverente intervista a Glen Benton e immergiti nell’universo oscuro di Deicide!

 Questo lavoro è uno dei dischi Death che mi affascina di più e che contemporaneamente mi lascia spiazzato ad ogni ascolto.

 Le canzoni sono lunghe, composte e strutturate molto bene, immerse nella penombra più terrificante e tesa.

La recensione esplora in profondità ‘To The Depths, In Degradation’ degli Infester, definito un album culto del Death Metal anni ’90. Il disco si distingue per la sua atmosfera occulta, riff oscuri e un growl marcio e avvolgente. L’autore mette in evidenza l’equilibrio tra serietà e ironia e l’arte grafica ispirata a Bosch. Nonostante alcune tracce meno riuscite, è un lavoro complesso e imprescindibile per gli appassionati del genere. Ascolta ora questo capolavoro oscuro e immergiti nel Death Metal più autentico!

 James Murphy è considerato un semidio, ma qualche merito ce l'ha; ha una buona tecnica e gli assoli li sa fare bene.

 "Dreams Of The Carrion Kind" è un lavoro da sentire almeno una volta nella vita: una lezione su come fare un disco Death mentre il Death sta morendo.

La recensione mette in luce "Dreams Of The Carrion Kind" dei Disincarnate come un classico esempio di death metal old school del 1993, sottolineando la tecnica di James Murphy e le atmosfere cupe del disco. Pur criticando alcune caratteristiche e la produzione, il lavoro viene apprezzato per la sua autenticità e importanza nel panorama metal. Il disco rimane un punto di riferimento cult da ascoltare per gli appassionati del genere. Scopri il classico cult del death metal old school ascoltando ora Disincarnate!

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