"Gerry è un film crudele, sconsiderato, per nulla divertente."

 "Lì dentro ci sono quei due, ma ben presto ci siamo io e te, oppure tu e chi credi, oppure solo tu."

La recensione analizza 'Gerry' di Gus Van Sant come un film crudele e asciutto che induce una profonda esperienza emotiva e riflessiva. Realizzato con budget e sceneggiatura minima, riesce a catturare l'essenza della sopravvivenza nel deserto con lunghi piani sequenza e momenti di forte empatia. Matt Damon e Casey Affleck risultano memorabili nel loro ruolo. Un'opera metafisica che potrebbe risultare difficile ma affascinante per gli appassionati di cinema sperimentale. Scopri l'intensità di Gerry, un film unico che sfida ogni aspettativa.

 Bunuel: il cinema come clausura.

 Ho creduto con fervore, per un attimo, che l’amore è uguale alla morte, ed è l’unico modo per sopravvivere alla tragedia.

La recensione usa la pioggia come metafora della claustrofobia e della limitazione mentale tratteggiata nel film di Bunuel. L'autore riflette sul cinema come clausura e sul senso di prigionia psicologica. L'opera viene presentata senza giudizi netti, lasciando spazio a intime meditazioni esistenziali. L'approccio è lirico e introspettivo, più che critico o analitico. Scopri la profondità surreale di Bunuel, guarda L'angelo sterminatore oggi.

 "Nothing is serious about music. THIS is serious."

 "Non voglio tornare là fuori... la nostalgia della beata incoscienza faustiana."

La recensione racconta l'emozionante concerto dei Faust a Napoli nel 2007, sottolineando l'atmosfera unica e l'energia dei musicisti, tra improvvisazioni e riferimenti al loro passato leggendario. Il live è descritto come un'esperienza quasi mistica che unisce la tradizione del Krautrock a un approccio dadaista e giocoso. Scopri il fascino dei Faust e lasciati trasportare dal loro mito musicale!

 Kim Ki Duk racconta storie, raffinatissimi esperimenti che continuano a strisciare sottopelle anche molte lune dopo la visione.

 L’amore è una sostanza aerea che non abita nel verbo, sta tutto tra i sensi e la mente, e quel che gli amanti si dicono è come la fotografia di un quadro, un’immagine sbiadita.

La recensione celebra ‘Ferro 3’ di Kim Ki Duk come un capolavoro di cinema minimalista e sensoriale. Attraverso il silenzio e un’estetica raffinata, il film esplora temi profondi come l’amore, il dolore e la distanza tra gli esseri umani. Il linguaggio visivo e la narrazione asciutta lasciano un impatto duraturo e profondo. Un’esperienza cinematografica che si muove tra disillusione e poesia. Guarda Ferro 3 e lasciati avvolgere dal silenzio che parla al cuore.

 Gli Unsane sono il gruppo più catastropsicotico della scena noise-hardcore newyorkese di fine millennio.

 E' fatta, ora ci trovate nei negozi di dischi, seguite l'ordine alfabetico, siamo dopo gli U2.

La recensione celebra l'album di esordio degli Unsane come una pietra miliare del noise-hardcore newyorkese. Con la sua energia brutale e il suono privo di compromessi, l'album incarna la tensione e la violenza sonora che definiscono la band. Descrive la lunga incubazione della band e il loro stile unico, rimasto insuperato nel tempo. L'opera viene vista come un'esperienza sonora cruda e autentica, capace di coinvolgere profondamente l'ascoltatore. Ascolta l'album degli Unsane e scopri la potenza del vero noise-hardcore!

 "Look At The Fool consta di una mezzoretta abbondante di musica assolutamente inutile e manieristica."

 "Mai giudicherei un uomo che in 28 anni ha trovato il tempo di ardire l’impossibile, tracciare costellazioni, morire."

La recensione riflette sul rapporto personale con Tim Buckley e sulla sua straordinaria voce, evidenziando come 'Look At The Fool' sia un album deludente, segnato da carenza di idee e un sound manieristico. L’autore ricorda i capolavori precedenti dell’artista, riconoscendo la sua importanza indiscutibile nella musica rock, pur rimarcandone l'ultima fase artistica meno ispirata. Ascolta Tim Buckley e scopri il suo viaggio musicale unico.

 L'esperienza d'ascolto è totalizzante, l'urgenza dell'abbandono è assoluta.

 Drumming parla dritto all’uomo: è la musica del cuore che batte, del seme che germina, della paura, della gioia.

La recensione celebra l'album "Drumming" di Steve Reich come un'esperienza musicale ipnotica e immersiva. Attraverso il phasing e la manipolazione ritmica, Reich vende un viaggio sonoro ancestrale e emozionale. L'opera è descritta come una terapia personale e un rito orgiastico che coinvolge percussioni, voci sospese e timbri delicati. L'autore sottolinea la grande capacità di Reich di trasformare il ritmo in un flusso vibrante e in continua trasformazione. Ascolta Drumming e vivi un viaggio ritmico unico e travolgente.

 "Mi agghiacciava l'idea che potesse esistere solo l'oltremondo delle persone inutili e quello di Paolo Vallesi e B. Dati."

 "Avrei obiettato che il vero amore dispone l’uomo alla lotta, all’impegno, alla passione."

La recensione offre un confronto tra il brano 'Le Persone Inutili' di Paolo Vallesi e l'album 'Spiderland' degli Slint, mettendo in luce una visione critica e personale del testo di Vallesi. Sebbene ne riconosca il valore storico, l'autore esprime dubbi sull'efficacia poetica e il messaggio del brano, evidenziandone contraddizioni. La recensione invita a riflettere sul ruolo dell'arte e della musica nel rappresentare la realtà e le emozioni. Scopri il lato nascosto di Le Persone Inutili e riflettici con noi.

 È tutto nella copertina: il Duca al timone, Roach a coglierne ogni cenno, Mingus lì dietro, col fremito torvo del genio.

 Il Capitano si accomoda al piano, e porta tutti a scuola, Roach e Mingus gli si intrecciano come le mani degli amanti, rigorosamente improvvisando.

Money Jungle è un incontro unico tra Duke Ellington, Charlie Mingus e Max Roach, che fondono classicismo e sperimentazione in un trio essenziale. L'album si distingue per l'eleganza e l'improvvisazione raffinata, risultando un capolavoro nonostante la sua natura 'divertissement'. Tra le tracce spicca 'Fleurette Africaine', che esprime un'intensa estasi musicale. Un viaggio che celebra la grandezza di tre icone jazz senza voler rivoluzionare il genere. Ascolta Money Jungle, un capolavoro jazzico che incanta ad ogni nota.

 Non bisognerebbe recensirlo un disco che ti sta attaccato alla memoria come un polpo allo scoglio.

 Il tutto nasce nei bassifondi di Denver, attorno alla narcotica voce di John Grant, l’ispiratissimo basso di Chris Pearson, e l’anima di Buckley padre.

La recensione celebra l'album "Before... But Longer" dei The Czars come un disco che si lega profondamente alla memoria, con melodie aeree e toni abissali. La voce narcotica di John Grant e la profondità acustica creano un'atmosfera trasognata e intensa. Le tracce iniziali emergono come particolarmente notevoli, ma la qualità coinvolgente permea tutto il lavoro. Non è una recensione tradizionale con voti, ma un omaggio emozionale all'arte contenuta nel disco. Scopri l’atmosfera unica di Before... But Longer, un classico indie da non perdere!

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