pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6922 giorni

 Il basso nodoso e perfetto di Dave Schools tiene coesi i solisti in una jam psichedelica da spavento.

 Southern rock morbido e rotondo come in Europa non saremo mai capaci di fare.

Il disco Ball dei Widespread Panic del 2003 è un lavoro ricco di atmosfere Southern rock e psichedeliche con influenze di Santana e sonorità anni '70. La recensione mette in luce la qualità degli arrangiamenti e la coesione del gruppo, pur segnando il passaggio delicato tra i chitarristi Houser e McConnel. Brani come 'Nebulous' e 'Meeting of the Waters' evidenziano la capacità della band di creare momenti ipnotici e coinvolgenti. Un album da scoprire e amare per gli appassionati di rock americano. Ascolta Ball e lasciati trasportare dal groove unico dei Widespread Panic!

 La media qualitativa è altissima, non ci sono fillers ed il suono, la produzione, la varietà, la libertà espressiva hanno il vento in poppa.

 Risultato finale: una figata!

La recensione esamina 'Til the Medicine Takes', sesto album dei Widespread Panic, evidenziandone la poliedricità e la qualità artistica. Il disco alterna momenti funk, rock blues e country, mostrando grande libertà espressiva e una produzione curata. Con una line-up solida e arrangiamenti vari, la band conferma la sua maturità senza ricorrere a brani di riempimento. È un lavoro robusto e coinvolgente, apprezzabile sia dagli appassionati di musica americana sia dai cultori delle jam band. Scopri l'energia unica di 'Til the Medicine Takes' dei Widespread Panic!

 Una formazione di mirabile qualità media, una perla nascosta qui in Italia, un privilegio conoscerli a fondo.

 In meno di quattro minuti il ritmo cambia una dozzina di volte fra tre o quattro soluzioni diverse, e insomma non ci si annoia di certo.

La recensione esamina il quinto album 'Bombs & Butterflies' dei Widespread Panic, evidenziandone la qualità media elevata e l'evoluzione stilistica rispetto al disco precedente. Si apprezza l'equilibrio tra rock, funk e ballate southern rock, con particolare menzione degli arrangiamenti e della performance degli strumenti. Pur non superando il secondo album, resta un lavoro solido e rappresentativo della band. Scopri ora l'universo musicale di Widespread Panic con 'Bombs & Butterflies'!

 La nuova produzione fa suonare i Widespread leggermente più mainstream, più gruppo sudista fra i tanti che ensemble votata al groove.

 Il meno interessante lavoro dei Panic sin qui, e forse in assoluto. Ciò non vuol dire che non sia più che dignitoso.

Il quarto album dei Widespread Panic, Ain't Life Grand (1994), presenta un suono più duro e meno funk dovuto al cambio di produttore. La voce del tastierista John Hermann appare debole rispetto a John Bell, che rimane il punto di riferimento vocale. Il disco si sposta verso un rock sudista più mainstream, perdendo parte della spontaneità e delle jam psichedeliche tipiche del gruppo. Alcuni brani emergono per interesse melodico, ma nel complesso l'album risulta meno memorabile rispetto ai precedenti. Scopri l'evoluzione rock dei Widespread Panic con Ain't Life Grand!

 «“Pleas” è dotato di un’eccelsa e memorabile melodia, pur poggiata su accordi ordinari: un must dal vivo.»

 «Che bravi!»

Everyday, il terzo album dei Widespread Panic, offre un mix di rock blues e funk arricchito da assoli di chitarra e tastiera. La band consolida la formazione e si distingue per melodie memorabili e brani intensi come "Pleas" e "Pickin’ Up the Peaces". L'album è un must per gli amanti del rock dal vivo, nonostante qualche eccesso in lunghezza su alcune tracce. Scopri l'energia dal vivo dei Widespread Panic con Everyday!

 "Mamma mia, settantatré minuti quasi di disco… quanto hanno da dire questi Widespread Panic, e con che classe!"

 "‘C.Brown’ è un nettare degli dei con un gran ritornello e un basso squisito, capolavoro del disco."

La recensione esamina l'album del 1991 dei Widespread Panic, evidenziandone la capacità di combinare rock blues sudista con improvvisazioni psichedeliche e groove funk. La band mostra grande classe e coesione, con momenti strumentali coinvolgenti e un cantante dallo stile personale. Nonostante copertine poco accattivanti, la musica conquista per la sua energia e varietà stilistica. Un disco lungo e avvolgente che esprime tutta l'anima del gruppo. Scopri l'anima jam e psichedelica di Widespread Panic ascoltando il loro album del '91!

 "I Panico largamente diffuso sono una banda come non ce n'è di uguali, che mette insieme un cantante blues con un chitarrista psichedelico, un bassista funky con un percussionista latino."

 "Contentment Blues: il blues della contentezza per loro e per chi lo ascolta. La migliore del lotto e primo capolavoro di carriera."

L'album Space Wrangler del 1988 segna un esordio promettente per Widespread Panic, fondendo southern rock, funk e blues con sfumature psichedeliche. La recensione sottolinea la personalità dei musicisti, la voce intensa di John Bell e la versatilità degli arrangiamenti. Brani come "Contentment Blues" emergono come capolavori destinati al live. L'album mostra già una propria identità e un potenziale che sarà ulteriormente sviluppato nel tempo. Scopri l'esordio di Widespread Panic e immergiti nel loro sound unico!

 Royal Tea è l’album giusto per chi vuol sentire meno blues e più rock melodico ma nerboruto.

 Bonamassa al suo minimo come chitarrista blues di nicchia ed al suo massimo come songwriter e frontman rock.

Royal Tea segna una svolta per Joe Bonamassa allontanandosi dal suo classico blues per un rock melodico più variegato e accessibile. L'album, registrato negli storici Abbey Road Studios, presenta solo brani originali con influenze orchestrali e collaborazioni di prestigio. Da 'When One Door Opens' fino a 'Don't You Do Me No Favours', il disco mostra un Bonamassa più frontman e songwriter, con musiche più elaborate e meno assoli prolungati. Quattro stelle per un album solido e coinvolgente, ideale per chi cerca un rock blues meno tradizionale. Scopri come Joe Bonamassa reinventa il suo sound con Royal Tea, ascolta ora!

 La mia preferita è però “Heavenly Soul” dello stesso Bonamassa, in virtù di una melodia particolare e molto agganciante.

 Tre stelle e mezza per quest’opera del 2012 dello stakanovista del rock blues per eccellenza.

La recensione analizza il decimo album di Joe Bonamassa, 'Driving Towards the Daylight', evidenziando il mix di brani originali e cover di grandi autori blues. Attraverso un approccio appassionato e raffinato, l'album propone sonorità intense, con momenti di grande coinvolgimento emotivo, come il brano 'Heavenly Soul'. Il disco del 2012 conferma Bonamassa come uno dei protagonisti moderni del rock blues. Scopri l'album e lasciati conquistare dal blues potente di Bonamassa!

 Bonamassa riarrangia e reinterpreta i pezzi altrui assoggettandoli con decisione al proprio stile.

 Si salva alla grande perché è appassionato, infuocato, bravo senza la minima posa da virtuoso.

Black Rock di Joe Bonamassa è un album che unisce blues, rock, soul e folk con grande perizia e passione. Registrato nello studio di Santorini, combina brani originali e cover reinterpretate con stile personale. Bonamassa si conferma chitarrista e cantante di prim’ordine, capace di rendere omaggio ai grandi maestri rock-blues mantenendo fresca la propria proposta. Un lavoro ben riuscito, ricco di espressione e tecnica. Ascolta Black Rock e scopri il talento di Joe Bonamassa tra blues e rock classico!

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