pier_paolo_farina

DeRango : 9,08 • DeEtà™ : 6946 giorni

 “Wildest Dreams è la prima raccolta dei Saga senza canzoni memorabili, benché nessuna delle otto tracce presenti sia meno che piacevole.”

 “Suona alla grande, ma non riesce a farsi amare, è fredda, calcolata, ragionata, lucidata, montata pezzo per pezzo da un ambizioso trio senza batterista e senza molta anima.”

Wildest Dreams dei Saga è un album tecnicamente pulito e ben prodotto dall'esperto Keith Olsen, ma manca di calore e spontaneità. Nonostante il supporto discografico e una promozione ampia negli USA, l'album non riesce a convincere il grande pubblico, deludendo i fan storici che rimpiangono il passato progressivo della band. La sostituzione di membri chiave ha influito sul risultato finale, che resta piacevole ma privo di tracce memorabili. L'operazione si rivela un fallimento commerciale e un’occasione mancata per i Saga. Scopri l’evoluzione sonora dei Saga con Wildest Dreams, tra tecnicismo e nostalgia.

 "Il disco (mi) sorprende con un suono splendido, profondo e ricco, elegante ma non stucchevole."

 "Al sesto album i Saga si confermano alla grande, flirtando con il pop ma con moderazione e soprattutto stile."

La recensione analizza "Behaviour" degli Saga, un album che segna il passaggio del gruppo da sonorità progressive a un pop rock raffinato e accessibile. Pur con qualche cambio nella formazione e un nuovo produttore, il disco sorprende per la qualità del suono, la scrittura melodica e l'espressività degli strumenti. L'autore evidenzia alcune tracce chiave come "Take a Chance" e "You and the Night", sottolineandone l'eleganza e la profondità. Un lavoro maturo che unisce melodia e brillantezza musicale senza rinunciare alla personalità del gruppo. Ascolta Behaviour per un'esperienza musicale tra melodia e virtuosismo.

 Squadra che vince non si tocca e per il quinto disco di carriera i Saga volano da Toronto nuovamente in Inghilterra, dandosi per la seconda volta al produttore Rupert Hine l’artefice del grande salto di qualità.

 Con l’occhio quindi rivolto alle produzioni più di classe e di tendenza... la formazione prende a mischiare l’abituale vena progressiva con suoni, ritmi e atmosfere già nelle orecchie di parecchia gente.

Il quinto album dei Saga, prodotto da Rupert Hine, presenta un’evoluzione verso sonorità più accessibili e commerciali, miscelando il tipico progressive rock con influenze new wave britannica. Nonostante qualche scelta stilistica discutibile, l’album mantiene l’attrattiva per i fan storici grazie al virtuosismo strumentale e brani di qualità come “I'm the Flyer” e “The Pitchman”. Un lavoro solido che consolida la fama della band, pur senza sfondare completamente sul mercato statunitense. Scopri l'evoluzione sonora dei Saga con Head or Tales, un classico progressive da non perdere!

 "Tu non sei uno strumentista che deve anche cantare, tu sei il frontman!"

 "Per buona parte dei Saga-fans siamo in presenza del capolavoro di carriera, insuperabile ed insuperato."

Worlds Apart è il quarto album dei Saga e rappresenta un punto di svolta nella loro carriera, grazie al produttore Rupert Hine che ha valorizzato il ruolo del frontman Michael Sadler, rivoluzionando il loro sound. L’album fonde rock, progressive e pop con energia e virtuosismo, risultando il lavoro più noto e apprezzato del gruppo. Tracce come 'On the Loose' e 'Wind Him Up' evidenziano una maturità artistica che ha reso questo disco un capolavoro negli anni '80. Worlds Apart resta una pietra miliare per i fan del rock progressive. Ascolta Worlds Apart e scopri il capolavoro rock-progressive dei Saga!

 "Don't Be Late è un'efficacissima apertura del disco con una furibonda cavalcata strumentale."

 "Un inedito crossover, questo dei Saga, che pone il gruppo in una dimensione di assoluta originalità."

Silent Knight è il terzo album dei Saga, che consolida la formula musicale del gruppo senza superare nettamente i lavori precedenti. Caratterizzato da un originale mix di prog e groove disco, mostra una band ancora in crescita ma con un'identità ben marcata. Tracce come "Don't Be Late" e "Careful Where You Step" evidenziano la virtuosità e l'energia del quintetto, con un forte ruolo del nuovo tastierista Jim Gilmour. L'album è fondamentale per stabilizzare la formazione storica prima di un salto qualitativo futuro. Scopri l'originale prog rock dei Saga con Silent Knight, un classico da riscoprire!

 "'You’re Not Alone' è un vero inno per i Saga-fans, con il pubblico che canta a squarciagola dal vivo."

 "Le tastiere guidano le danze con agili arpeggi e caldi tappeti, mentre le chitarre aggiungono dinamica e virtuosismi mai esagerati."

La recensione analizza il secondo album dei Saga, 'Images at Twilight' (1979), evidenziando la fusione tra progressive rock e influenze disco. Le tastiere dominano il sound, affiancate da chitarre dinamiche e assoli di qualità. Vengono segnalate tracce chiave come 'You're Not Alone', 'It's Time' e 'Images', lodate per la loro complessità e impatto. L'album è considerato un classico semi-sconosciuto ma fondamentale della scena prog canadese. Scopri l'inedito mix prog-disco di Saga con 'Images at Twilight'!

 "Preziosa gemma del mio personale cassetto di appassionato della musica rock"

 "La voce di Sadler è tutt’altro che memorabile, però più che buona e competente"

La recensione celebra il debutto del 1978 dei Saga, quintetto canadese noto principalmente come cult band. Il disco mostra una forte componente progressive con tastiere protagoniste e influenze britanniche. I membri, specie i fratelli Chricton e Michael Sadler, sono già all'opera definendo il sound tipico. Brani come "How Long" e "Humble Stance" rimangono pietre miliari delle loro esibizioni live. Un album apprezzato per tecnica e atmosfera, ideale per appassionati del rock progressivo. Scopri ora il debutto dei Saga, un gioiello del rock progressivo canadese!

 L'espressività adulta e intensa di Ann si adatta perfettamente alla svolta AOR del suo gruppo.

 Il successo definitivo per loro, fin lì rimasti un po' in serie B, nè sconosciuti nè famosi, ed invece esplosi con questo ottavo (!) album di carriera.

L'album Heart (1985) segna per la band di Seattle il passaggio da un hard/folk rock anni '70 a un AOR americanissimo, confermando un successo commerciale duraturo. Il disco, pur non innovativo, mette in luce la voce potente e unica di Ann Wilson, vera protagonista della formazione insieme alla sorella Nancy. Il gruppo vive il suo momento d'oro con questo ottavo album che consolida la loro posizione nel panorama rock degli anni '80, nonostante qualche riserva sul songwriting non sempre originale. Un disco emblematico per la carriera degli Heart e la scena AOR. Ascolta ora 'Heart' per scoprire l'evoluzione AOR degli anni '80!

 "Il timbro di voce di Henley si rende immediatamente riconoscibile per via di una particolarissima, rauca tensione, specchio del suo carattere guardingo, insoddisfatto ed esigente."

 "'All She Wants To Do Is Dance' con la sua feroce critica sociale ha finito per diventare un ritornello da discoteca, ironia della sorte per una canzone di denuncia."

La recensione celebra 'Building The Perfect Beast' di Don Henley, un album del 1984 che unisce intensità vocale, melodie efficaci e testi profondi di denuncia sociale. Si evidenziano le collaborazioni con musicisti di rilievo e l'evoluzione dell'artista verso contenuti più maturi e impegnati. L'album rappresenta un punto significativo nella carriera solista di Henley, dimostrando tecnica e sensibilità emotiva. Ascolta 'Building The Perfect Beast' per scoprire un capolavoro di rock e impegno sociale.

 La Bad Company di mantenere la musica estremamente semplice, ma tremendamente efficace.

 Il riff di "No Smoke Without a Fire" è una vera picconata, impreziosita da una seconda chitarra funky.

Dangerous Age è considerato il miglior album della seconda fase di Bad Company, con Brian Howe alla voce che punta su sonorità più commerciali AOR rispetto a Paul Rodgers. La band mantiene la sua semplicità ed efficacia nel sound con riff potenti e arrangiamenti curati. Tracce come "No Smoke Without a Fire" e "Shake it Up" evidenziano la classe dei musicisti, mentre la ballata "Something About You" offre momenti più morbidi. Un solido esempio di hard rock anni ottanta, asciutto e puro. Ascolta Dangerous Age e riscopri il rock classico anni '80 di Bad Company!

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