pier_paolo_farina

DeRango : 9,08 • DeEtà™ : 6948 giorni

 Questo uomo è un grande: una sicura sorpresa per chi conosce solo i suoi inizi poppistici.

 Dischi come questo sono così sinceri e curati che è un piacere tenerli nella propria collezione.

La recensione celebra John Miles come un artista sottovalutato la cui carriera ha avuto un picco iniziale seguito da un ruolo da gregario. Il disco 'Upfront' del 1993 è una piacevole sorpresa, un album rockblues sincero, ben prodotto e suonato con maestria. Le tracce sono variegate e equilibrate, con una chitarra incisiva e una voce potente e appassionata. Un'opera consigliata a chi apprezza il rock e il blues classico, senza eccessi ma con grande classe. Ascolta 'Upfront' e riscopri il talento autentico di John Miles!

 "Le corde vocali di Daryl Hall sono prodigiose! Non ho mai lavorato con un cantante più bravo di lui..."

 "Maneater è un vero evergreen, con una ritmica pressante e una linea vocale impagabile, spalleggiata da un sax trascinante."

La recensione evidenzia l'eccezionale talento vocale di Daryl Hall e il contributo complementare di John Oates. Descrive H2O come uno degli album più importanti del duo, con brani iconici come "Maneater" e influenze blue-eyed soul miscelate a pop e rhythm & blues. Pur notando qualche elemento sintetico degli anni '80, l'album mantiene fascino e qualità. La coppia dimostra un equilibrio tra virtuosismo vocale e capacità produttiva. Ascolta H2O e scopri il fascino intramontabile di Hall & Oates!

 "Lo considero un gioiellino nel suo genere, pieno di potenziali hit anche se uno solo di essi... lo è stato fino in fondo."

 "Nick Van Eede ha un gran timbro romantico ed evocativo, teoricamente perfetto anche per il progressive."

La recensione celebra 'Broadcast', primo e più noto album dei Cutting Crew, sottolineandone la qualità di scrittura e produzione malgrado gli stilemi sonori tipici dell'epoca. Il successo di '(I Just) Died In Your Arms' rimane il fulcro, ma l'album è pieno di tracce solide e ben eseguite. L'autore mette in luce l'affiatamento tra voce e chitarra e l'intelligente utilizzo di synth e arrangiamenti, consigliando di lasciarsi coinvolgere senza pregiudizi commerciali. Ascolta 'Broadcast' e riscopri il fascino del pop rock anni '80!

 Questi qui fanno insomma del rock classicissimo e stra-americano, senza messaggi, ma per il gusto di suonare, per l’ancestrale piacere della musica.

 La qualità resta costante più o meno in tutti i nove pezzi che compongono quest’album: non c’è il capolavoro e non sembrano esservi riempitivi.

Il sesto album dei 38 Special, Tour de Force (1984), offre rock sudista melodico, ben prodotto e convincente, con ottimi riff di chitarra e ritmi coinvolgenti. La band mantiene un equilibrio musicale senza eccessi, distinguendosi nel panorama degli anni ottanta. Pur non essendo il loro miglior lavoro, il disco presenta tracce diverse e ben riuscite, con un sound compatto e professionale. Il confronto con gruppi simili mette in luce la scelta di songwriting lineare e accessibile, apprezzata dagli amanti del genere. Scopri l'energia del rock sudista con Tour de Force dei 38 Special!

 Lo stile vocale di Hart... si combina con il peculiare sciabordio delle chitarre di Clarke... e la cosa a mio modo di vedere funziona assai.

 Musica paracula quanto si vuole, ma autenticamente scuoti chiappe, colla sua ritmica anni ottanta inevitabilmente rigida e detonante.

Bad Bad Girls di Fastway è un classico hard rock britannico con influenze pop metal anni '80. Il disco alterna momenti meno originali a una sequenza centrale di brani trascinanti, sostenuti da riff potenti e un cantato vivido. La recensione evidenzia l'efficacia della combinazione tra la voce di Lea Hart e le chitarre di Eddie Clarke, proponendo l'album come un esempio riuscito del genere prima dell'avvento del grunge. Consigliato agli amanti del rock energico e nostalgico. Ascolta Bad Bad Girls e riscopri l'energia del rock anni '80!

 Foghat è sinonimo di grezzo (ma non rozzo), infettivo rock.

 Il riff di 'Boogie Motel' è un vortice di chitarre a cui è impossibile resistere.

La recensione analizza l'album Boogie Motel dei Foghat, band inglese di boogie rock con radici southern rock americano. Viene evidenziata la forza delle performance dal vivo e il carisma di Dave Peverett e Rod Price. L’album del 1979 è apprezzato per l’energia e i riff semplici ma efficaci, anche se non è tra i migliori lavori in studio del gruppo. L’opera è consigliata a chi ama il rock gritroso e genuino degli anni '70. Ascolta Boogie Motel e immergiti nel rock grintoso dei Foghat!

 L’economia è la dote di Billy Gibbons: è quello che NON suona a fare eccellenza.

 Il trio rimane qualcosa di strepitoso, un ben di dio per chi vuole sentire potenza, competenza e visceralità coniugati a divertente umorismo e peculiarità scenica.

La recensione evidenzia come 'Rio Grande Mud', secondo album degli ZZ Top, rappresenti una fase ancora in formazione della band texana ma già marchiata da grande perizia tecnica e un carisma unico. La critica sottolinea il carattere essenziale e diretto della musica, con un groove genuino e un sound bilanciato, anticipando il percorso di successo della band nella scena Southern Rock. Brani come 'Just Got Paid' e 'Sure Got Cold After The Rain Fell' sono indicati come assolute gemme che restano ancora centrali nei concerti dal vivo. Ascolta Rio Grande Mud e scopri la potenza autentica degli ZZ Top!

 E' il caso di quest'album dei Thompson Twins: contiene buone melodie, arrangiate bene e prodotte meglio.

 "Hold Me Now" è la mia preferita, con un cantato ipnotico e insistente, circolare.

Into The Gap dei Thompson Twins è un album pop anni '80 caratterizzato da melodie coinvolgenti e arrangiamenti dinamici. Prodotto brillantemente da Alex Sadkin, offre brani consistenti e ballabili. Nonostante l'incremento di qualità di molti gruppi dell'epoca, questo disco rappresenta il picco creativo della band britannica, con pezzi come "You Take Me Up" e "Hold Me Now" che rimangono ancora memorabili. Ascolta ora Into The Gap e riscopri il meglio del pop anni '80!

 La banda è sempre stata una macchina da guerra, con un tiro pazzesco sul palco.

 La batteria di Jeff Porcaro è capace di 'fare' un brano da sola, trascinando l'ascoltatore.

La recensione analizza l'album 'Fahrenheit' dei Toto, evidenziando la nuova voce di Joseph Williams e le solide performance della band, pur riconoscendo la mancanza di brani epocali. Il disco riflette un rock elegante e ben suonato, con una batteria particolarmente apprezzata. Nonostante non sia il lavoro più noto della band, è comunque consigliato agli appassionati di musica sofisticata degli anni '80. Scopri l'eleganza di Toto con 'Fahrenheit' e immergiti nel loro rock raffinato!

 "Con la voce e lo spirito giusti, un accompagnamento in stile danza tradizionale campagnola può adattarsi perfettamente anche ad un genere diametralmente opposto."

 "Per molti fan del gruppo Pathfinder è il loro disco migliore perché il più peculiare, stante la definitiva messa a fuoco del loro specifico progressive: rotondo, accessibile e... scozzese."

La recensione esplora l'album Pathfinder dei Beggars Opera, uno dei migliori esempi di progressive rock scozzese degli anni '70, evidenziando il talento chitarristico di Ricky Gardiner e le elaborate tastiere di Alan Park. Viene apprezzata la cover di MacArthur Park e l'equilibrio tra tradizione e innovazione musicale. Pathfinder rappresenta il culmine creativo del gruppo prima del declino nelle produzioni successive. Ascolta Pathfinder, un gioiello prog da scoprire e amare!

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