pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 6999 giorni

 Foghat è sinonimo di grezzo (ma non rozzo), infettivo rock.

 Il riff di 'Boogie Motel' è un vortice di chitarre a cui è impossibile resistere.

La recensione analizza l'album Boogie Motel dei Foghat, band inglese di boogie rock con radici southern rock americano. Viene evidenziata la forza delle performance dal vivo e il carisma di Dave Peverett e Rod Price. L’album del 1979 è apprezzato per l’energia e i riff semplici ma efficaci, anche se non è tra i migliori lavori in studio del gruppo. L’opera è consigliata a chi ama il rock gritroso e genuino degli anni '70. Ascolta Boogie Motel e immergiti nel rock grintoso dei Foghat!

 L’economia è la dote di Billy Gibbons: è quello che NON suona a fare eccellenza.

 Il trio rimane qualcosa di strepitoso, un ben di dio per chi vuole sentire potenza, competenza e visceralità coniugati a divertente umorismo e peculiarità scenica.

La recensione evidenzia come 'Rio Grande Mud', secondo album degli ZZ Top, rappresenti una fase ancora in formazione della band texana ma già marchiata da grande perizia tecnica e un carisma unico. La critica sottolinea il carattere essenziale e diretto della musica, con un groove genuino e un sound bilanciato, anticipando il percorso di successo della band nella scena Southern Rock. Brani come 'Just Got Paid' e 'Sure Got Cold After The Rain Fell' sono indicati come assolute gemme che restano ancora centrali nei concerti dal vivo. Ascolta Rio Grande Mud e scopri la potenza autentica degli ZZ Top!

 E' il caso di quest'album dei Thompson Twins: contiene buone melodie, arrangiate bene e prodotte meglio.

 "Hold Me Now" è la mia preferita, con un cantato ipnotico e insistente, circolare.

Into The Gap dei Thompson Twins è un album pop anni '80 caratterizzato da melodie coinvolgenti e arrangiamenti dinamici. Prodotto brillantemente da Alex Sadkin, offre brani consistenti e ballabili. Nonostante l'incremento di qualità di molti gruppi dell'epoca, questo disco rappresenta il picco creativo della band britannica, con pezzi come "You Take Me Up" e "Hold Me Now" che rimangono ancora memorabili. Ascolta ora Into The Gap e riscopri il meglio del pop anni '80!

 La banda è sempre stata una macchina da guerra, con un tiro pazzesco sul palco.

 La batteria di Jeff Porcaro è capace di 'fare' un brano da sola, trascinando l'ascoltatore.

La recensione analizza l'album 'Fahrenheit' dei Toto, evidenziando la nuova voce di Joseph Williams e le solide performance della band, pur riconoscendo la mancanza di brani epocali. Il disco riflette un rock elegante e ben suonato, con una batteria particolarmente apprezzata. Nonostante non sia il lavoro più noto della band, è comunque consigliato agli appassionati di musica sofisticata degli anni '80. Scopri l'eleganza di Toto con 'Fahrenheit' e immergiti nel loro rock raffinato!

 "Con la voce e lo spirito giusti, un accompagnamento in stile danza tradizionale campagnola può adattarsi perfettamente anche ad un genere diametralmente opposto."

 "Per molti fan del gruppo Pathfinder è il loro disco migliore perché il più peculiare, stante la definitiva messa a fuoco del loro specifico progressive: rotondo, accessibile e... scozzese."

La recensione esplora l'album Pathfinder dei Beggars Opera, uno dei migliori esempi di progressive rock scozzese degli anni '70, evidenziando il talento chitarristico di Ricky Gardiner e le elaborate tastiere di Alan Park. Viene apprezzata la cover di MacArthur Park e l'equilibrio tra tradizione e innovazione musicale. Pathfinder rappresenta il culmine creativo del gruppo prima del declino nelle produzioni successive. Ascolta Pathfinder, un gioiello prog da scoprire e amare!

 Life's Been Good, quasi nove minuti di delirante ma ironica elegia in prima persona sulla bella vita delle superstar.

 Joe è uno di quei musicisti da gustare dal vivo, dove la naturale potenza del suo chitarrismo e la simpatica sua mimica escono fuori prepotentemente.

La recensione celebra l'album 'But Seriously, Folks!' di Joe Walsh, evidenziandone il carattere unico e l'ironia del brano cult 'Life's Been Good'. Pur notando alcune fragilità nelle altre tracce, il disco mostra il talento chitarristico e la versatilità musicale di Walsh, consigliato soprattutto per la potenza espressiva dal vivo. L'album rimane un classico del rock anni '70 con influenze melodiche e arrangiamenti originali. Ascolta Joe Walsh e lasciati conquistare dal suo rock ironico e virtuoso!

 Brian Auger è stato un grande punto di riferimento per moltissimi anche negli anni settanta.

 Sotto le dita di Auger l’Hammond abbaia e morde, descrive e accenta, stordisce e incanta, con una qualità senza tempo.

La recensione celebra Brian Auger come un grande innovatore del jazz rock, capace di fondere virtuosismo e sentimento con l'organo Hammond, in un album del 1971 che esalta l'energia live. L'opera coinvolge la nuova formazione degli Oblivion Express, in cui spiccano figli del musicista e ottimi compagni d'orchestra. Nonostante la voce non perfetta di Auger, lo stile musicale rimane avvincente e carico di passione, offrendo una pietra miliare per gli amanti del jazz fusion. Ascolta ora l'album di Brian Auger’s Oblivion Express e immergiti nel jazz rock d’autore!

 Il jazz blues dominato in lungo e in largo da un entusiasmante piano elettrico ricco di gustosi fuori tono.

 I testi degli Steely Dan sono sempre fantastici, solo che per gustarseli è indispensabile essere nati e vissuti negli USA.

Countdown to Ecstasy è il secondo album degli Steely Dan, considerato il meno riuscito della loro carriera a causa della fretta e dell'intensa attività live dell'epoca. Nonostante ciò, contiene brani memorabili come "Bodhisattva" e "My Old School", con assoli di chitarra eccezionali e un mix unico di jazz, rock, funk e country. Il disco anticipa il successivo cambio di rotta che porterà la band a concentrarsi esclusivamente sul lavoro in studio. I testi, ricchi di riferimenti culturali americani, rimangono un tratto distintivo. Scopri l'eleganza jazz-rock di Steely Dan con Countdown to Ecstasy!

 "È questo l'album dove si avverte il più netto miglioramento rispetto a quello che lo precede."

 "Con esso i Beatles cominciano a giustificare appieno la loro smisurata celebrità, fornendo numeri d'alta ispirazione, estro ed originalità."

La recensione induce a considerare Rubber Soul come il punto di svolta della discografia dei Beatles, con innovazioni sonore e testi più articolati. Vengono evidenziati brani memorabili come "Norwegian Wood", "Michelle" e "Girl", sottolineando la crescita del gruppo sia come musicisti che come compositori. Alcuni pezzi sono considerati meno significativi, ma l'album nel complesso è entusiasmante e fondamentale per capire l'evoluzione della musica pop degli anni '60. Ascolta Rubber Soul e scopri la rivoluzione musicale dei Beatles!

 "Le tre voci conferivano piena dignità e rispetto al repertorio, certo non avanguardistico."

 "Joy To The World trasmette esattamente quello che augura nel titolo: un'irresistibile serenità e contentezza."

La recensione celebra Three Dog Night come una band americana anni '70 spesso sottovalutata in Italia, ma leggendaria in patria. L'album It Ain't Easy/Naturally è un concentrato di cover scelte con gusto, eseguite con tre voci magistrali e arrangiamenti brillanti. Spiccano hit come "Joy To The World" e "Mama Told Me Not To Come", che esaltano il talento unico del gruppo nel trasformare pezzi altrui in successo commerciale. Il disco offre un repertorio orecchiabile e memorabile, perfetto per amanti del rock classico e corale. Ascolta ora It Ain't Easy e scopri perché Three Dog Night è una leggenda del rock!

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