pier_paolo_farina

DeRango : 9,08 • DeEtà™ : 6949 giorni

 Jeff Beck suona tutto della chitarra elettrica: le sue mani sbatacchiano il ponte, la leva del tremolo, la paletta, il pedale wah wah...

 Jeff Beck non fa canzoni, lui fa suonare la chitarra elettrica anzi la fa cantare, la forma espressiva più diretta dei propri umori.

La recensione analizza l'album 'Jeff' di Jeff Beck, un lavoro che fonde abilmente chitarra elettrica rock-blues con sonorità techno. Nonostante la musica non sia convenzionale o canzoni tradizionali, Beck dimostra una maestria tecnica e una capacità espressiva uniche, confermandosi un innovatore e un vero virtuoso della chitarra. Il disco rappresenta una sfida per gli ascoltatori, ma riserva momenti di grande lirismo e intensità. Scopri l'arte unica di Jeff Beck e lasciati sorprendere dalla sua chitarra in 'Jeff'.

 "Questo disco è migliore di '90125', giuro!"

 "Sherwood crea veramente l’illusione di avere Jon Anderson come cantante."

L'album d'esordio dei World Trade, guidato da Billy Sherwood, è un esempio eccellente di progressive rock anni '80 con sonorità grandiose, ottima produzione e songwriting superiore a molte opere contemporanee. Pur non raggiungendo il successo commerciale, il disco si distingue per la qualità strumentale e vocale. La recensione sottolinea il talento di Sherwood e di compagni come Guy Allison, pur criticando leggermente l'impersonalità di Bruce Gowdy. Scopri l'eccellenza nascosta del progressive anni '80 con World Trade!

 Il meraviglioso mix del suo sangue dona intriganti aperture al suo talento di compositore e interprete pop.

 Un album crepuscolare e adulto che inevitabilmente vende assai meno dei precedenti, ma è l'opera che preferisco dei Tears.

Il disco del 1995 di Tears For Fears, guidato da Roland Orzabal, riflette un pop adulto e introspettivo con influenze spagnole e chitarre acustiche. L'album è meno commerciale e più personale, con arrangiamenti di classe e testi melanconici. La recensione sottolinea la maturità artistica, l'intensità vocale di Orzabal e il fascino delle immagini di copertina. Nonostante le vendite inferiori rispetto al passato, viene considerato un lavoro affascinante e preferito dal recensore. Ascolta ora l’album più maturo e intenso dei Tears For Fears!

 Ottanta minuti d’inferno, con un tiro pauroso e energia a livelli atomici.

 La voce di Mark Farner è viva, violenta e piena di anima, stecche comprese.

La recensione celebra il live album del 1970 dei Grand Funk Railroad, sottolineandone la forza grezza e autentica. La band, originaria di Flint, Michigan, unisce hard rock e anima soul, offrendo un'esibizione dal vivo energica e coinvolgente. Vengono valorizzati il carisma dei musicisti e il valore storico della registrazione che mantiene intatta l'imperfezione e l'intensità del concerto. Ascolta ora questo iconico live album e riscopri il vero spirito del rock anni '70!

 "Bevemmo all'innocenza, e bevemmo al presente, tentammo di colmare quel vuoto fra di noi ma nessuno dei due sapeva come farlo."

 "In Leader Of The Band il nostro lo ringrazia per avergli insegnato ad amare la musica e "averlo lasciato andare quando venne il mio tempo di andare"."

La recensione celebra l'album 'The Innocent Age' di Dan Fogelberg come un'opera luminosa e intima, ricca di emozioni profonde e arrangiamenti raffinati. Viene inoltre ricordata una controversia per plagio riguardante Patty Pravo. Il disco è un inno alla vita, all'amore, all'amicizia e alla perdita dell'innocenza, che commuove per la delicatezza dei testi e l'atmosfera pacata. L'autore augura all'artista un futuro positivo nonostante la sua recente malattia. Ascolta The Innocent Age e lasciati emozionare dalle sue melodie indimenticabili.

 Il songwriting è fresco, sicuramente 'leggerotto' ma con il valore aggiunto di quel sapore di entusiasmo, quasi di innocenza.

 Dewey Bunnel fa la parte del leone con uno stile ritmico interessante e asciutto, sua la immortale ballata del 'Cavallo Senza Nome'.

L'album 'America' segna un esordio brillante per il trio, con composizioni fresche e un sound acustico distintivo. Il disco vanta la celebre 'Horse With No Name' e mostra le peculiarità di ciascun membro, in particolare Dewey Bunnell. Nonostante la freschezza iniziale, la band ha poi perso smalto. Questo album rimane una tappa fondamentale e apprezzata nella loro carriera. Scopri l'esordio indimenticabile degli America, un classico da ascoltare e imparare!

 Allan è nientemeno che un marziano e anche nel primo disco dei Tempest fa valere le sue doti di incredibile tocco e fraseggio.

 Su 'Dance To My Tune' l’assolo 'più fantastico' sostenuto da un magnifico Hiseman che colpisce piatti e tamburi con classe e sensibilità infinite.

La recensione analizza i due album di Tempest, power trio di inizio anni '70 guidato da Jon Hiseman. Particolare attenzione è dedicata alla chitarra di Allan Holdsworth, unico nel suo genere, e al successivo apporto di Ollie Halsall. L'opera è un perfetto esempio di jazz-rock-progressive con ampie improvvisazioni e notevoli capacità tecniche. La voce di Williams è meno apprezzata, ma la qualità strumentale compensa ampiamente. Consigliato specialmente ai musicisti. Scopri il virtuosismo e la storia di Tempest, un classico del jazz-rock progressive!

 "Un gruppo con il quale bisogna andare al di là dei singoli, degli episodi più sfruttati e banali, e cercare nella loro vasta discografia le tante 'perle' misconosciute."

 "Black Water, un country gospel irresistibile che si sviluppa in un finale 'a cappella' con trascinantissimi intrecci di cori."

La recensione esalta il quarto album del 1974 dei Doobie Brothers, sottolineando il loro stile unico che mixa rock, funky e country. I chitarristi Tom Johnston e Pat Simmons sono lodati per tecnica e creatività. Il testo evidenzia brani celebri come "Long Train Running" e il capolavoro "Black Water". Si invita ad andare oltre i singoli più noti per scoprire le molte perle della loro discografia. Scopri il ricco mondo sonoro dei Doobie Brothers, ascolta l'album e lasciati conquistare!

 Claudio Lolli è cantautore militante, capace di mettere in versi e musica misura forza amore e schiettezza degli anni settanta.

 Per questa volta almeno sarò la tua libertà, e la piazza calda e dolce di questa città.

La recensione celebra 'Ho visto anche degli zingari felici' di Claudio Lolli come un capolavoro della musica d'autore italiana. Lolli emerge come un cantautore schivo ma profondamente poetico, capace di raccontare gli anni settanta con un occhio marxista e una sensibilità commovente. L'album, strutturato in forma di suite, intreccia politica, amore e vita sociale con testi densi e musica originale. Una gemma rara che merita maggiore riconoscimento. Ascolta ora questo capolavoro poetico e scopri la potenza degli anni '70 con Claudio Lolli.

 Parole che escono come fiotti di sangue dalle casse dello stereo, senza pietà, parole nude, vere, scomode.

 Triage è tutt’altro che un disco sbilanciato verso la componente lirica, un lavoro di rara classe e profondità.

Triage di David Baerwald è un album del 1992 denso di rabbia, dolore e critica sociale rivolta alla politica estera americana. Le dieci tracce mescolano sapientemente generi diversi, accompagnando liriche crude e potenti con una produzione raffinata. L'opera si distingue per l'onestà emotiva e il coinvolgimento profondo dell'ascoltatore, proponendo un viaggio musicale e interiore intenso e impegnato. Ascolta Triage e vivi l'arte intensa di David Baerwald!

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