C’è poco da dire perché questo signori miei è un capolavoro !!!!!

Uno dei migliori dischi dell’ultima stagione, orecchiabile, ma molto sperimentale... Nato dalla Nausea, finito nella Nausea… Eppure quel che emerge già dal primo ascolto non è un senso di pesantezza, di déjà vu, ma di ottima musica, di quei dischi che ascolti e riascolti che una volta che arrivano alla fine ti sembrano troppo brevi e li riascolti ancora una volta. Ad infinitum, ad nauseam. Perché lo sai che stai ascoltando un lavoro di qualità, costruito col cuore e le contropalle.

Ti lasci cullare dai suoni, il viaggia nell’ anima, nell’animus umano si snoda fra dolcezza e terrore, solitudine, rancore, amore e bisogno di un occasione in più. I suoni cupi, caldi riescono ad ammaliarti e cullarti come in trance Tantrica come, come, come… … … . . Come non riuscire trovare le parole che riescano a descrivere tutte le sensazioni malate che questo lavoro suscita, melodioso e glaciale, l’ inferno e il paradiso uniti finalmente. Ci lasciamo trascinare giù (o su) fino a trovare la soluzione ai dubbi e le angosce che i Monumentum sono riusciti a darci.

“Solitario come un fiume lentamente scendo verso il mare, perché mi siedo in terra a respirare e resto immobile per ore ore ore??”

P. S. contiene anche una cover del mitico Fausto Rossi.

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