Shack - Since I Met You
Michael ( Genius) Head
 
albero azzurro con la pazienza
#lalberoazzurro

Free the little boy's corner!
 
John Surman - Edges Of Illusion direttamente dal slava's show 1/5
 
The Satelliters - Unknown State Of Mind

When I Arrive

I garage tedeschi da 30 anni sono infestati da queste Nobilissime facce da cazzo. Autentici feticci sixties, capaci di assemblare S.O.T.N., Standells, Sonics, Byrds, Kinks e chi più ne ha più ne metta. Una dozzina di album presumo tutti di livello (io ne ho la metà), e una quindicina di EP. La chitarra è micidiale, la voce “perfetta”. Non sono certo famosi e anche se ci vorrebbe una lista solo per loro qui ce li mettiamo. Nuovi Unclaimed, Fuzztones, Cynics… facciamo THE SATELLITERS!

Altra doppietta micidiale… ma questi te ne presentano una ventina di doppiette così…

#garagedintorni (130/3)
 
la viola d'inverno - roberto vecchioni
Rassegniamoci, prima o poi ci tocca, quindi....tocchiamoci!

Arriverà che fumo
O che dò l'acqua ai fiori
O che ti ho appena detto:
"Scendo, porto il cane fuori"
Che avrò una mezza fetta di torta in bocca
O la saliva di un bacio appena dato
Arriverà, lo farà così in fretta
Che non sarò neanche emozionato
Arriverà che dormo o sogno, o piscio
O mentre sto guidando
La sentirò benissimo
Suonare mentre sbando
E non potrò confonderla con niente
Perché ha un suono maledettamente eterno
E poi si sente quella volta sola
La viola d'inverno
Bello è che non sei mai preparato
Che tanto capita sempre agli altri
Vivere, in fondo, è così scontato
Che non t'immagini mai che basti
E resta indietro sempre un discorso
E resta indietro sempre un rimorso
E non potrò parlarti, strizzarti l'occhio
Non potrò farti segni
Tutto questo è vietato
Da inscrutabili disegni
E tu ti chiederai che cosa vuole dire
Tutto quell'improvviso starti intorno
Perché tu non potrai, non la potrai sentire
La mia viola d'inverno
E allora penserò
Che niente ha avuto senso
A parte questo averti amata
Amata in così poco tempo
E che il mondo non vale un tuo sorriso
E nessuna canzone è più grande di un tuo giorno
E che si tenga il resto, me compreso
La viola d'inverno
E dopo aver diviso tutto
La rabbia, i figli, lo schifo e il volo
Questa è davvero l'unica cosa
Che devo proprio fare da solo
E dopo aver diviso tutto
Neanche ti avverto che vado via
Ma non mi dire pure stavolta
Che faccio sempre di testa mia
Tienila stretta, la testa mia
 
The Satelliters - Lost In Time

The Satelliters - Make Me Smile

I garage tedeschi da 30 anni sono infestati da queste Nobilissime facce da cazzo. Autentici feticci sixties, capaci di assemblare S.O.T.N., Standells, Sonics, Byrds, Kinks e chi più ne ha più ne metta. Una dozzina di album presumo tutti di livello (io ne ho la metà), e una quindicina di EP. La chitarra è micidiale, la voce “perfetta”. Non sono certo famosi e anche se ci vorrebbe una lista solo per loro qui ce li mettiamo. Nuovi Unclaimed, Fuzztones, Cynics… facciamo THE SATELLITERS!

#garagedintorni (130/2)
 
I Don't Travel Anymore
un pò come me...
 
Joe Zawinul - In A Silent Way

Asterics' One Hundred Favourites [in ordine sparso] (75/100)
 
Jackson C. Frank - Marlene

La canzone più sanguinante di tutte.
 
FROM THE BEGINNING - Emerson, Lake & Palmer (ELP) (With Lyrics on screen)

@[Jesterhoax1]
Insomma tornando a casa in condizioni alcooliche da ritiro della patente radiocàpital mi trasmette questa cosa.
E subito ho pensato a Lei.
Questo è Prog, cazzo! E il Jester è con me: NESSUNO mi può fermare!