Moose - This River Will Never Run Dry
sono stati un bel gruppetto, poco notati come spesso accade.
 
Il Ferroviere - L'incidente

"Il ferroviere"
di Pietro Germi (1956)

con Pietro Germi
Luisa Della Noce
Sylva Koscina
Saro Urzì
Edoardo Nevola
e Carlo Giuffré

#35mm
 
Killer Joe By Art Farmer & Benny Golson Jazztet

Benny Golson (10 di 10)
"Killer Joe" from: Meet the Jazztet
1960 (Argo)

#jazzlegends
 
@[G] Ingrandisci questa immagine

da l'idea di essere un bottone di youtube. poi se lo clicchi il disco non parte. e ci resti malizzimo.
 
e niente caro @[G] continua a non farmi postare l'immagine, che famo? un link lungo titolo (mio) di questa tavola di Jacovitti: "il bisogno aguzza l'ingegno" ehm, siamo tutti ingegneri a sto mondo mi sa...
 
Harp - I Am The Seed (Official Video)
Curioso di questo ritorno atteso a lungo.
 
La Supercazzola di Proietti a Mammucari

Nel mondo ci sono pochissimi Mandrake. E miriadi di Mammu'.
 
@[G] ma è possibile ancora comprare la maglietta debaser?
 
DEMOLITION DOLL RODS at Siroco (Madrid, 15 Dec 1999)

In un periodo notevole di “bentornate pippe” - ammetto che non mi tirava più - ho ascoltato, (ri)scoperto gruppi garage di anima e sangue con, come da regola, le influenze più diverse dal beat al punk, dalla psichedelia al R&B - dal power pop al folk, dal rockabilly al mod, anche soul e persino hard rock. Insomma l’essenza del Rocchenrolle da vere bestie all’urlo selvaggio di “fanculo le tue scale virtuosissime e velocissime di merda e le tue 4 ottave di estensione vocale del cazzo”. Dal 1990 in poi, con qualche ripresa di vecchie cariatidi, savansadir.

#garagedintorni (53/2)

Giornata con una delle mie band emozionanti in tutti i sensi. Uno scheletrico demente allucinato rispondente al nome di Dan Kroha, si quel Dan di quei Gories, si fa volutamente accalappiare da due fanciulle ai limiti della nobilissima sfrontatezza. Si va a prendere il meglio dal blues, garage gospel, punk in lofi modulescion. Tribali, peccaminosi, deviati, meravigliosamente sboccati e si aggiunga tutto il meglio a piacere… “Nemmeno i maestri Cramps avevano mai osato tanto” scrisse mi sembra il Guglielmi…

Au revoir…