@[Marin] ma rov sì frnut?

Sint nu poc a Vicienzì quann c' miacolav megl' e nu gattine...

WHEN I BELIEVE Enzo Avitabile
 
LES LULLIES "Dernier Soir" (Official Music Video)
LES LULLIES "Zero Ambition" (Official Music Video)

Nata da una costola di Les Grys-Grys, Les Lullies vira dal beat al punk la radicale attitudine garage della progenitrice. "Mauvaise Fois" è il secondo lp, 5 anni dopo l'esordio omonimo, e sembra il classico album di transizione: la frenesia lascia il posto alla maturità, il punk al power pop, l'inglese al francese. Promette benissimo.
 
GET LOST! - never come back - FULL ALBUM

Forse tempo fa l’ho già postato, non ricordo bene savansadir ma, per gli appassionati, si tratta di roba notevole

Registrato in soli quattro giorni, Never Come Back è il “rientro in scena” dei Miracle Workers che tutti aspettavano dai tempi di Inside Out. Come se tutto quello che fosse successo dopo quel disco non fosse mai esistito, Robert Butler e Gerry Mohr si ritrovano quasi per caso in Svizzera e decidono, assieme ad un altro rifugiato americano (attualmente al servizio dei Jackets) e a Kat Aellen già al fianco di Butler nei Bishops Daughter, di mettere in piedi un progetto estemporaneo che suoni come suonavano i Workers ai tempi della Moxie, più di quindici anni prima. Il disco che ne viene fuori è un croccantissimo album di garage punk old-school, dove tutto ciò che sbrodola è fermentato nel fuzz e ogni nota sembra portarci indietro ai tempi dei Gravedigger Five (la cover di Spooky), Gruesomes (lo yè yè divertente di Mdmation), Chesterfield Kings (la Hey Tiger dei Topsy Turbys già nel repertorio dei Cavemanish Boys e che qui raggiunge vette di assoluto splendore), Fuzztones (la cripitca e sinistra Elevator che chiude l’album), Morlocks (la loro versione di One Way Ticket è assolutamente devastante), Tell-Tale Hearts (il dutch-beat sporcato di Outsiders e Q65 di Love Is a Garden).

Insomma, come dover compilare una raccolta del miglior neo-garage degli anni Ottanta e trovarsela già pronta.

Comodo e devastante
 
Underground - theatre scene

"Underground"
di Emir Kusturica (1995)

con Predrag Manojlović
Lazar Ristovski
e Mirjana Joković

35 mm
 
Magnolia Regret Scene

"Magnolia"
di Paul Thomas Anderson (1999)

con Philip Seymour Hoffman
Tom Cruise
William H. Macy
Julianne Moore
e Jason Robards

#35mm
 
The Black Angels - History of the Future (Official Video) quanto bella è qs canzo e? Ed il video pure! Angeli Neri sempre centro!
 
Nightwing - Long Hard Road
Altri grandi dell'hard and heavy fuso con il prog.
 
Pooh - Uno straniero venuto dal tempo (2014 Remaster)
Pezzo prog tra i più belli della scena italiana...il finale tra Uriah heep di The magician's birthday e i Pink floyd di Animals...
 
Amy Winehouse (New - Inedit 2014) - Sentimental Journey
questa canzone ogni paio d'anni - anche prima- mi torna in testa e per mesi continuo a canticchiarla. credo sia stregata, considerare che non ricordo la prima volta che l'ho sentita, forse in un film .questa è una bella versione anche se quella di Ella Fitzgerald forse è meglio...vabbè..
 
The Cult - She Sells Sanctuary
Testi un po' sacri
Look abbastanza tamarri.
Cosa si può avere di più dalla vita.
 
Ramblings From Green To Green

Se la prima ondata neo-garage traeva ispirazione da musiche e dischi usciti quindici/venti anni prima ed era già catalogata come nostalgica, chissà come verrà interpretata la scelta di molti protagonisti di rimettere mano agli strumenti trent’anni dopo. Ultimi in ordine di tempo gli inglesi Beatpack, autori di un bellissimo album e di una fulminante sequenza di singoli sui quali reinterpretavano in maniera fanatica il nederbeat, il maximum R ‘n B europeo e il garage punk. Il nuovo album, che arriva a dieci anni da una reunion che aveva fruttato un poker di singoli, esce in trecento copie per i tipi della Spinout Nuggets, talmente poche che neppure Discogs si è aggiornato in tempo reale, e torna a soffiare su quelle polveri anche se l’approccio è adesso meno febbrile e più studiato, con ben otto musicisti coinvolti e l’innesto di strumenti esogeni a quella miscela e che mostrano un parziale allargamento di prospettiva verso il freakbeat e l’elaborato barocchismo del tardo beat. In questa direzione vanno certamente pezzi come Five O’Clock Sunday Morning, Endless Halls of Her Reflections, Footsteps, Echo, Poor Old Billy Wren. La strada maestra, quella tracciata da band come Outsiders e dai primi Yardbirds e Pretty Things, non viene tuttavia affatto abbandonata, anzi. Viene percorsa in lungo e in largo su pezzi come Or So It Seems, All Good Things, Black Sea Tobacco Pose, Winter’s Child, Money in My Pocket, Rambling from Green to Green, trovando anche inedite vie di fuga laterali e labirintiche intersezioni che rendono la scaletta vivacissima e ricca di sorprese.

I bacchettoni si tengano le loro valutazioni sulla nostalgia e tornino a dormire sui dischi di indie-rock. A noi per ora lasciateci godere questa mezz’ora in compagnia dei Beatpack.
 
Footsteps, Echo

All Good Things (Turn To Dust)

Si va che è una maraviglia…