Matt Elliott ci trasporta in un quadro senza colori di De Chirico, in un film muto degli anni ’20, dove la malinconia e l’angoscia sono padrone.

 Se il precedente 'Drinking Songs' vi aveva stordito, questo vi farà cadere a terra, ma poi vi accorgerete che i colori grigi sono spariti.

Failing Songs di Matt Elliott è un album che evoca malinconia e angoscia, ma allo stesso tempo trasmette serenità grazie alla dolcezza delle sue sonorità. I riferimenti culturali e la varietà musicale fanno di questa opera una tappa fondamentale nella carriera dell'artista. Con arrangiamenti ricchi e testi profondi, il disco spicca per la sua intensità emotiva e originalità. Un must per chi ama la musica che fonde tradizione mediterranea e folk oscuro. Ascolta ora Failing Songs e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 "Chi sta bussando alla porta...? La voce non tradisce molte emozioni nel dipanare la litania da nursery rhyme di 'Who's That Knocking'."

 "Ho appena ritrovato la mia voglia di vivere di nuovo, i titoli di coda scritti con le nuvole."

La recensione analizza '1968' di Pajo come un progetto musicale soffuso di malinconia e riflessione. L'album spazia tra atmosfere ispirate a Nick Drake e Neil Young, con momenti indie pop che ricordano Belle & Sebastian. L'artista affronta temi di insofferenza, tormento e ricerca di conforto in un percorso musicale intimo e coinvolgente. La critica evidenzia la capacità di Pajo di creare un viaggio emotivo che tocca profondità esistenziali con delicatezza e sintonia. Ascolta '1968' di Pajo e lasciati trasportare in un viaggio emotivo unico.

 Si tratta del miglior disco degli Anthrax, un caposaldo del thrash metal.

 Joe Belladonna è davvero un cantante straordinario e da molti sottovalutato.

Among The Living, pubblicato nel 1986, rappresenta un momento cruciale per il thrash metal e l'heavy metal americano. Anthrax evolve inserendo strutture complesse, influenze hardcore punk e testi maturi ispirati a Stephen King e Judge Dredd. L'album contiene inni da pogo e un sound più duro e maturo, con la voce melodica di Joe Belladonna. È considerato il miglior disco degli Anthrax e un caposaldo del genere thrash metal. Ascolta Among The Living e vivi un classico intramontabile del thrash metal!

 Una sorta di Progressive Metal Jazz Rock insomma.

 Un gruppo che avrebbe meritato di più ma che almeno ci ha lasciato in eredità questo bellissimo disco tutto da scoprire e da apprezzare.

Necromandus è una band degli anni '70 scoperta grazie al supporto di Tony Iommi dei Black Sabbath. Il loro album inedito Orexis Of Death, uscito vent'anni dopo, unisce jazz rock, progressive e metal con una tecnica strumentale notevole. Nonostante una produzione grezza, il disco è affascinante e valorizza il sound originale e potente del gruppo. Un tesoro musicale da riscoprire e apprezzare. Ascolta Orexis Of Death e scopri il gioiello nascosto del rock anni '70!

 La Hunziker è una che non sta ferma un attimo: zompa, squittisce, grida, sembra avere la faccia di gomma tante delle smorfie che riesce a fare!

 Con la Hunziker che canta, penso che si possa riabilitare la figura di Paris Hilton.

La recensione esprime una forte critica ironica verso Michelle Hunziker e il suo album 'From Noon Till Midnight'. L'autore si concentra sulla personalità e sulla presenza energetica dell'artista, esprimendo fastidio e scetticismo circa le sue capacità musicali. La critica include anche riferimenti sarcastici alla vita privata della Hunziker e all'ex compagno Eros Ramazzotti, sottolineando un punto di vista provocatorio e dissacrante. Scopri la recensione più irriverente su Michelle Hunziker e il suo album!

 Fra Gauchos e caprette, sterminate mandrie selvagge, crack finanziari e grosse bistecche, l'azienda musicofila Dragonauta lancia in questo 2006 una partita di novello denominato 'Càbra Macàbra'.

 Marchio che certifica la zona di origine e delimitata della musica utilizzata per la produzione di dischi sul quale è apposto il marchio; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato.

La recensione celebra 'CabraMacabra' dei Dragonauta come un prodotto musicale d'eccellenza, paragonato a un vino DOC per qualità e territorialità. L'album mescola stoner e psichedelia, emergendo dalle Pampas argentine con un carattere distintivo e autentico. Il focus è sulla qualità piuttosto che sulla quantità, con un approccio creativo e ironico. Ascolta ora CabraMacabra e scopri il vero stoner psichedelico argentino!

 Questo album ha attraversato come una folgore l'orizzonte musicale italiano, collezionando calorose accoglienze da parte dei palati più raffinati.

 L'album provoca una sorta di dipendenza che v'impedirà d'ascoltare nient'altro per almeno due settimane.

La recensione celebra 'Disobbedisco!' di Ianva come un'opera unica e profonda nel panorama musicale italiano. L'album unisce neofolk, cantautorato, progressive e dark rock con liriche intense e atmosfere evocative. Le voci dei protagonisti e la ricchezza degli arrangiamenti creano un'esperienza sonora coinvolgente e originale. Un lavoro che, nonostante la scarsa notorietà mediatica, merita ampiamente attenzione e ammirazione. Ascolta subito 'Disobbedisco!' e scopri questo gioiello neofolk italiano.

 Un concentrato di emozioni che vanno a toccare il nostro animo e le nostre corde più emozionabili.

 In fondo sembra sempre di innamorarsi e di avere un amico (grazie Dean...) a cui raccontare gioie e dolori.

Questa recensione celebra il Best Of / Lunafield dei Luna, un progetto indie pop malinconico e raffinato, ultimo saluto della band americana guidata da Dean Wareham. L'opera è apprezzata per la sua poetica semplicità e le sue melodie autunnali. Viene riconosciuta come una raccolta emotiva e cristallina, capace di toccare le corde più sensibili dell'ascoltatore. La recensione invita ad ascoltare il disco per lasciarsi coinvolgere dalla sua magia musicale. Ascolta ora Best Of / Lunafield e lasciati emozionare dal pop indie dei Luna.

 Yeah!!!! che disco fenomenale Chicos, storia della musica e della psichedelia!

 Spiegatemi il perchè... vi prego... spiegatemelo

La recensione di MrJackBlanco su 'The Piper at the Gates of Dawn' si distingue per un tono ironico e originale, celebrando il disco come pietra miliare della psichedelia e della musica. Non mancano confronti tra i membri della band e scambi polemici tra utenti nei commenti. L'opera di Syd Barrett viene particolarmente lodata mentre Waters è criticato. Nonostante lo stile provocatorio, il disco è riconosciuto come un capolavoro. Scopri la recensione più originale su The Piper at the Gates of Dawn!

 “I’m Not In Love ha smesso presto di essere un tormentone da heavy rotation FM per diventare il gene stesso del fare pop con la P maiuscola.”

 “La loro è un’avventura musicale che vede una nobile, incessante continuità in quel costante sberleffo a chi soffoca l’arte melodica nell’angusto sgabuzzino dell’intrattenimento.”

La recensione celebra 'The Original Soundtrack' dei 10cc come un capolavoro del pop-rock anni '70, caratterizzato da un mix di ironia, tecnica vocale innovativa e arrangiamenti raffinati. L'album è lodato per la sua complessità melodica e testi originali, con particolare attenzione a brani come 'I’m Not In Love' e 'Life Is A Minestrone'. L'autore esprime nostalgia per un'epoca in cui la musica mainstream rappresentava più un atto artistico che mera industria. Scopri l'irriverente capolavoro dei 10cc e lasciati conquistare dalla loro originalità!

 Il sound "piatto" e privo di mordente, che alla lunga rischia di stancare.

 Consiglierei l'acquisto solo ai fan dei NO, che vorrebbero ampliare le loro conoscenze verso i progetti satellite dei componenti del gruppo inglese.

L'album 'The Other Two & You' è un progetto di Gilian Gilbert e Steve Morris, membri dei New Order, che propone un sound pop meno sperimentale rispetto alla band principale. Pur non brillante, alcune tracce prodotte da Stephen Hague sono degne di nota. Consigliato principalmente ai fan dei New Order interessati ai progetti paralleli, mentre per gli altri potrebbe risultare poco coinvolgente. Scopri l'album The Other Two & You se sei fan dei New Order!

 La musica dei Burma non è solo brutale e frenetica: è anche ricerca, contaminazione, sperimentazione, in una parola, avanguardia.

 Un album epocale e senza dubbio di 'rottura', che non ha goduto di molta fortuna commerciale, ma giustissimo così!

La recensione analizza l’album 'Vs' dei Mission Of Burma, evidenziando la loro originalità e sperimentazione nel punk hardcore del 1982. L’album fonde brutalità, elettronica e influenze psichedeliche in un’operazione d’avanguardia. Tra citazioni musicali e atmosfere rarefatte, 'Vs' emerge come un capolavoro sottovalutato, fondamentale per la scena punk underground. Scopri l'album Vs dei Mission Of Burma, un classico punk da riscoprire!

 Piuttosto mi spaccerei le braccia piuttosto di ascoltare sti deficienti che vanno di moda tra i truzzi.

 Non comprate questo album per nessun bisogna lasciamo bruciare sui loro soldi.

La recensione esprime un forte rifiuto verso il gruppo Finley, accusato di essere un fenomeno di moda per un pubblico considerato superficiale. L'autore preferisce generi metal più duri e invita a non comprare l'album. La critica si concentra su autenticità e stile musicale. Scopri altri artisti metal autentici e lontani dalle mode passeggere!

 Dove il denaro canta, la musica tace è una ingenua, ma profonda verità.

 Il tanto agognato ed atteso "capolavoro" finirà per essere il suo personale Godot.

Il nuovo album di Moltheni, Toilette Memoria, conferma l’attitudine intimista e minimalista tipica dell’artista marchigiano, con sonorità più piene e collaborazioni di rilievo. Pur non rappresentando una svolta definitiva, l’album riflette un percorso ancora in transizione ma ricco di spunti interessanti e atmosfere agrodolci, in cui testi profondi e musiche delicate si fondono con naturalezza. Ascolta Toilette Memoria per scoprire l’intimità e la profondità di Moltheni.

 Il loro lavoro più significativo di quella perfetta macchina pop chiamata XTC sia 'Drums & Wires'.

 Un viaggio tra gli umori più affascinanti del pop alla fine degli anni ’70, con la capacità di ritrovare la centralità della melodia in mezzo a tanta avanguardia.

La recensione esalta Drums And Wires degli XTC come il loro lavoro più significativo, ben oltre Skylarking. Pubblicato nel 1979, è un capolavoro della new wave con melodie sofisticate e arrangiamenti innovativi. Il disco si distingue per la produzione di Steve Lillywhite e la creatività di Partridge e Moulding. L'album equilibra con maestria avanguardia e melodia, mantenendo una freschezza che ne sottolinea l'importanza storica. Ascolta Drums And Wires e rivivi l’energia della new wave anni '70!

 Il miglior album di sempre di Mr. Glenn Hughes, padrone e mattatore di tutto il disco.

 Impossibile rimanere impassibili dinnanzi a questo indiavolato Punchy Funky!!!

La recensione celebra 'You Are The Music, We’re Just The Band' dei Trapeze come il miglior album di Glenn Hughes, un mix originale di rock-blues e funk-soul. Vengono sottolineati i brani chiave 'Way Back To The Bone' e 'Coast to Coast', evidenziandone le qualità musicali e il valore innovativo. Nonostante l'album sia poco riconosciuto e difficile da reperire, è ritenuto un capolavoro imprescindibile per i fan del genere e dell'artista. Scopri e ascolta questo capolavoro unico di Glenn Hughes, un must per ogni amante del rock e funk!

 Quanto vorrei risentirla ancora, questa voce, dio solo lo sa.

 È un rock melodico nebbioso, infreddolito, crepuscolare.

La recensione riscopre 'Further', il debutto del 1997 dei Geneva, un album brit-pop con atmosfere intime e nebbiose che ha impressionato la critica. La voce di Andrew Montgomery è protagonista, capace di rendere un sound malinconico e unico. Nonostante il rapido scioglimento della band e il discreto secondo album, 'Further' rimane un gioiello oscuro e personale, distante dalle mode del periodo. La recensione invita a rivivere queste atmosfere evocative e a non dimenticare un gruppo che, seppur breve, ha lasciato un segno. Scopri l'atmosfera malinconica di 'Further' e lasciati avvolgere dalla voce di Andrew Montgomery.

 Colpa del jazz. Che permette di giocare con tutto. Uno sport da eterni bambini, dopotutto.

 Un disco che pare un libro, per la sua capacità di evocare storie, luoghi, persone, oggetti.

La recensione racconta l’incontro tra Enrico Rava e Stefano Bollani, sottolineando il loro spirito giocoso e l’atmosfera particolare del disco Montréal Diary/B. L’album cattura la magia di un concerto estivo e rivela una jazzistica creatività fatta di storie, colori e sensazioni, con brani memorabili come «Theme for Jessica» e «Tango for Vasquez y Pepita». Un disco che unisce leggerezza e profondità, tipico del jazz italiano contemporaneo. Scopri l’incanto jazz di Rava e Bollani in Montréal Diary/B, un viaggio sonoro da non perdere!

 I Lubricated Goat dimostrano di saper far convivere l'estetica del disgustoso tipica del punk con una solida conoscenza musicale.

 La convivenza di tragedia e comicità pone la band sullo stesso piano dei Butthole Surfers.

Il debutto del 1987 dei Lubricated Goat si distingue nel panorama rock australiano per la sua miscela di punk trasandato e raffinata avanguardia. Stu Spasm e la sua band creano atmosfere oscure, claustrofobiche e grottesche, richiamando influenze da Birthday Party a Frank Zappa. L'album evidenzia alternanze tra momenti di profonda disperazione e surreale ironia, con una produzione che sorprende per la sua originalità e complessità sonora. Ascolta ora il debutto rivoluzionario dei Lubricated Goat e scopri un nuovo volto del rock australiano!

 "Guccini, che tutti additano come simpatico emiliano bonaccione, è in realtà persona sleale e rancorosa."

 "Se fosse stato meno ampolloso, pretenzioso, un pò più vivace a livello musicale, meno deprimente, sarebbe stato un ottimo esempio di cantautorato italiano."

Questa recensione analizza con severità l'album "Stanze di vita quotidiana" di Francesco Guccini, evidenziando testi spesso pretenziosi e musiche monotone. L'artista appare troppo costruito e poco ispirato, con alcune eccezioni. Le critiche ricevute all'epoca furono dure, e persino Guccini stesso ha in seguito rinnegato l'album, riconoscendone i limiti. Rimane comunque una testimonianza importante della fase creativa dell'autore nel contesto della canzone italiana degli anni '70. Scopri la controversa analisi di Guccini e approfondisci la storia del cantautorato italiano.