Nel loro assalto fonico si trovava unicamente la prerogativa di essere il più veloci e pesanti possibile.

 Un disco che si lascia ascoltare, difficilmente appetibile da chi si sollazza con "Ride The Lightning".

La recensione analizza l'album di debutto dei Razor, un gruppo canadese di thrash metal anni '80 con sonorità semplici e aggressive. Sebbene non abbia raggiunto la fama delle grandi band nordamericane, l'album presenta momenti vivaci di speed metal grezzo e sincero. Criticato per un sound ancora in via di definizione e per una scrittura non sempre originale, il disco resta comunque un simbolo della scena underground dell'epoca e anticipa sviluppi futuri più convincenti. Scopri il thrash canadese anni '80 con Razor e il loro Executioner's Song!

 "Le radici dei Califone stanno nella musica folk dell’America profonda, un passato ingombrante eppure indispensabile."

 "'Roots & Crowns' è uno di quei dischi che non mettereste mai nelle vostre liste dei 'preferiti' e che vorrete condividere con meno persone possibili, perché sono troppo intimi e si portano dentro un pezzo dei vostri ricordi."

La recensione collega l'album 'Roots and Crowns' dei Califone con il romanzo 'Gli Angeli Ribelli' di Robert Davies, mettendo in luce l'intenso legame tra radici musicali folk e sperimentazione sonora. L'autore descrive un'esperienza d'ascolto intima e coinvolgente, evidenziando la ricchezza strumentale e l'atmosfera unica del disco. L'album è valutato come un'opera originale, che sfida i canoni tradizionali e si caratterizza per la profondità emotiva e la complessità artistica. Ascolta 'Roots and Crowns' e scopri un viaggio musicale unico tra folk e sperimentazione.

 Painkiller rappresenta il picco raggiunto dal heavy metal come genere purissimo.

 Halford raggiunge acuti altissimi, quasi da King Diamond.

Painkiller di Judas Priest è considerato il picco massimo del heavy metal puro. L'album è caratterizzato da grande violenza musicale e potenza, con performance di drumming impressionanti di Scott Travis e acuti vocali di Halford. Le tracce Metal Meltdown, Between Hammer and Anvil e A Touch of Evil evidenziano riff pesantissimi e assoli coinvolgenti. Un classico immortale per gli amanti del genere. Ascolta ora Painkiller e vivi il massimo dell'heavy metal puro!

 Svincolati dal pregiudizio per cui la musica andina è solo ed esclusivamente noiosa, si può finalmente ascoltare questo disco degli Inti Illimani: un ottimo disco.

 La mestizia si lega alla speranza in modo davvero suggestivo e in soccorso a questi due sentimenti viene la gran quantità di strumenti della tradizione cilena.

La recensione celebra l'album 'La Nueva Cancion Chilena' degli Inti Illimani come un'opera musicale significativa e profonda, che va oltre gli stereotipi sulla musica andina. Pubblicato nel 1974, il disco coniuga mestizia e speranza, riflettendo il contesto storico del golpe cileno. L'uso di strumenti tradizionali e le voci coinvolgenti rendono l'album unico, nonostante la sua fama sia spesso limitata al brano finale 'El pueblo unido'. Alla fine, il disco emerge come un grande classico con un valore artistico e politico che resiste nel tempo. Ascolta ora 'La Nueva Cancion Chilena' e scopri la forza della musica e della storia.

 La ricetta dei Little Feat è un miscuglio di blues, gospel, southern rock, cajun, jazz, country posta intellettualmente al centro del triangolo Los Angeles – New Orleans – Memphis.

 Una raccolta eccellente per avvicinarsi al gruppo, solo come viatico verso i più densi e significativi album dei grandi Little Feat di Lowell George.

Questa recensione racconta la scoperta e l'apprezzamento dell'antologia 'As Time Goes By' dei Little Feat, una band californiana unica nel panorama degli anni '70. Il disco rappresenta un mix raffinato di blues, southern rock, jazz e country, impreziosito da una copertina artistica di Neon Park. La raccolta è considerata un ottimo punto di partenza per chi voglia entrare nell'universo musicale di questa formazione leggendaria, capitanata da Lowell George. Ascolta l'antologia e immergiti nel sound unico dei Little Feat!

 "Einstein On The Beach, nella versione "rape mix" suona come un perfetto electro-beat molto "intellettualizzato" impreziosito dalla mescolanza con campionamenti dalla musica classica."

 "Il mini-cd 'Wargasm' proietta virtualmente le sonorità hard-beat ed electro made in Italy sul fronte internazionale, con talento già da ora trasparente."

Wargasm è il secondo lavoro di Templebeat, un mini-cd prodotto da Paolo Favati che unisce electro-beat e sperimentazione ispirata a Philip Glass. Il duo trevigiano si sviluppa nel contesto nord-est italiano con una proposta musicale densa di riferimenti culturali e innovazioni sonore. La traccia 'I Wanna Be An Erotic Cult Hero' mostra l’influenza synth pop e l’auto-ironia del progetto. Una produzione italiana di qualità, capace di proiettarsi a livello internazionale. Ascolta Wargasm e scopri l’electro-beat innovativo made in Italy!

 Painkiller rappresenta il picco raggiunto dal heavy metal come genere purissimo.

 Il miglior disco heavy 'puro' mai concepito.

Painkiller rappresenta il massimo livello mai raggiunto dall'heavy metal puro. L'album si distingue per la potenza del drumming di Scott Travis, la voce acutissima di Rob Halford e riff taglienti. Considerato un capolavoro del metal, ha segnato una pietra miliare del genere, con brani memorabili come la title track e Metal Meltdown. Dopo questo lavoro, Judas Priest ha perso la sua essenza originaria, sottolineando l'importanza storica di Painkiller. Ascolta Painkiller e scopri l'apice dell'heavy metal puro!

 "Come Dorian Gray, dalla musica alla vita: una primavera di eccessi!"

 "Il futuro Duca Bianco dà grandissima prova di maturazione nell’unire falsetti, bassi e recitazione."

La recensione celebra Aladdin Sane come un capolavoro essenziale nella discografia di David Bowie e nella storia del pop-rock. Caratterizzato da sonorità più dure e testi maturi, l'album riflette l'influenza dell'America e nuove sperimentazioni artistiche. È lodato il lavoro del pianista Mike Garson e la capacità di Bowie di fondere falsetti e recitazione. La copertina con il fulmine è un simbolo memorabile, mentre brani come "Time" e "The Jean Genie" rappresentano la maturità sonora e tematica dell'artista. Immergiti nell'universo di Bowie con Aladdin Sane e scopri la sua rivoluzione sonora!

 Disco di atmosfere rarefatte e delicate, superbamente orchestrate nella minimale semplicità della coppia chitarra/basso.

 EP ben fatto, mezz'ora ben trascorsa. Un gruppo interessante, che interessantemente mostra un interessante modo di porsi innovativamente di fronte al post-rock.

L'EP di East Of The Wall rappresenta un'interessante evoluzione dal progetto Postman Syndrome, con un sound post-rock raffinato e atmosfere rarefatte. Pur non raggiungendo l'impatto di capolavori precedenti, il disco dimostra tecnica e originalità, con ottime influenze e sonorità melodiche delicate. Particolarmente apprezzate le tracce finali, che fondono contaminazioni acustiche e distorsioni in un mix coinvolgente. Un progetto consigliato a chi cerca un post-rock innovativo e curato. Ascolta l'EP degli East Of The Wall e scopri il loro sound unico.

 Musica malconcia, stonatina e cagionevole come la voce del cantante che sembra uscire, dignitosamente effeminata, dal dietro le quinte del rocky horror picture eccetera.

 Puro e sano entertainment ironico-batcave, molto più godibile in un localino uso a certe “carnevalate darche” che tra le mura domestiche.

La recensione definisce la colonna sonora di Cinema Strange come un lavoro ironico e sperimentale, ma segnato da un dilettantismo evidente e una voce poco convincente. L'album sembra più adatto a un pubblico di nicchia e a contesti di intrattenimento underground, risultando però difficile da apprezzare in ambito domestico. I riferimenti vanno dalla new wave a icone teatrali, però l'esecuzione non riesce a reggere il confronto. Scopri la colonna sonora più irriverente e sperimentale della scena batcave!

 Stanare i fantasmi dalla mente umana, costringerli a lasciare i loro nascondigli più oscuri per uscire allo scoperto.

 Con Leonard Cohen ne vale sempre la pena.

La recensione esplora con profondità l'album 'Songs Of Love And Hate' di Leonard Cohen, considerato un viaggio oscuro e intimo nella mente umana. Con testi intensi e musica essenziale, Cohen scava nella disperazione e nelle complicazioni dell'amore, offrendo un capolavoro poetico unico. L'autore sottolinea la capacità di Cohen di rappresentare i fantasmi interiori con sincerità e realismo. Un disco altamente consigliato a chi apprezza testi densi e musica di grande introspezione. Scopri il lato oscuro e poetico di Leonard Cohen, ascolta subito l'album!

 Cazzo che disco!

 Quanno manno fatto senti sto disco che è stato l'amico mio... scoppia er palazzo!

La recensione traduce un grande entusiasmo per l'album Fear of the Dark di Iron Maiden, evidenziandone la potente energia, le tracce indimenticabili e la tecnica degli artisti. L'autore racconta il proprio legame personale con il disco, sottolineando la sua importanza musicale e l'impatto emotivo. Il tono è caloroso e spontaneo, con apprezzamenti per la band e brani specifici come "Be Quick or Be Dead" e "Wasting Love". Ascolta Fear of the Dark e scopri tutta la potenza di Iron Maiden!

 Lovett è un cantautore che sembra di un altro tempo.

 'Pontiac' è un calcio in culo a tutti gli stereotipi clowneschi sui cowboy.

La recensione celebra 'Pontiac' di Lyle Lovett come un capolavoro della musica popolare americana, definendolo un album sofisticato e lontano dagli stereotipi del country commerciale. Il disco fonde country, jazz, gospel e folk con testi profondi e coinvolgenti. Brani come 'Simple Song' e 'Pontiac' mostrano maturità emotiva e una voce calda e distintiva. Lyle Lovett emerge come un cantautore autentico, affascinante e fuori dal tempo. Ascolta 'Pontiac' e lasciati emozionare dalla raffinata voce di Lyle Lovett.

 "L'aggettivo più idoneo a descrivere il sound della band è 'orchestrale'."

 "'Sunday Tongue' è semplicemente deliziosa, un perfetto esempio di pop song malinconica ma non troppo."

Joined Up Talking rappresenta il tentativo dei My Life Story di superare l'ombra del britpop dominato da Oasis e Blur con un sound orchestrale raffinato ma distante dagli stereotipi dell'epoca. Il disco fonde arrangiamenti sinfonici anni '60 e melodie pop anni '80, con alcuni brani di spicco come 'If You Can't Live Without Me Then Why Aren't You Dead Yet'. Nonostante qualche episodio meno ispirato, l'album offre diverse tracce apprezzabili per un ascolto disimpegnato. Scopri il sound orchestrale unico dei My Life Story con l’ascolto di Joined Up Talking!

 "I momenti migliori per ascoltare i Tilly And The Wall sono feste rustiche e selvagge o quando si ha voglia di far casino senza una ragione."

 "Nella parte finale di 'Nights Of The Living Dead' la base è data da scalci animaleschi sui tavoli e da bottiglie di vetro spaccate addosso a non-si-sa-bene-cosa."

La recensione celebra l'album Wild Like Children dei Tilly And The Wall come una colonna sonora perfetta per feste improvvisate e momenti di spensieratezza, grazie a un mix unico di folk elettronicamente arricchito e l'uso originale del tip-tap come percussione. Le tracce principali come Reckless e Nights Of The Living Dead mostrano lo spirito selvaggio e gioioso della band, capace di creare atmosfere nostalgiche e scatenate. L'album viene descritto come un viaggio musicale energico e coinvolgente, con un tono divertente e spontaneo. Ascolta Wild Like Children per una scarica di folk selvaggio e divertente!

 Un’esperienza mentale / musicale allucinante, come un tonfo dentro millenni di storia, in bilico fra magia e occultismo, smania e ricerca.

 Mundus Subterraneus is definitely music from the dark and the deep side of the Earth.

La recensione descrive l'album 'Mundus Subterraneus' dei Lightwave come un viaggio profondo e misterioso tra mito, scienza e musica. L'opera fonde ambient e kosmische musik in un'esperienza sonora complessa che conduce l'ascoltatore nell'abisso interiore. L'ascolto è descritto come coinvolgente, impegnativo e da vivere in solitudine per una completa immersione mentale e emotiva. Immergiti nell'abisso sonoro di Lightwave e vivi un'esperienza unica!

 Nessuna colonna sonora può essere migliore di questi Antimatter.

 È un album che fa male, specie se ascoltato tante volte, che ti penetra nelle viscere fin dal primo ascolto come solo i grandi capolavori sanno fare.

Lights Out di Antimatter è un album che esplora i recessi più profondi dell'anima attraverso atmosfere dark e trip-hop, tra malinconia e riflessioni esistenziali. Con melodie struggenti e arrangiamenti originali, l'album si presenta come un viaggio introspettivo, non facile ma emotivamente coinvolgente. Perfetto per chi ama l'ascolto profondo e notturno, è un capolavoro sottovalutato che merita attenzione intensa. Ascolta Lights Out e lasciati trasportare in un viaggio emozionante nell'anima.

 Il risultato finale conferisce alla band un'attutudine "heavy" che spiazza e sorprende piacevolmente.

 Un lavoro coerente e professionale che non mancherà di emozionare fans di vecchia data e newcomers interessati a proposte originali.

Dopo 13 anni di silenzio, gli Europe tornano con un sound molto più duro e moderno rispetto al passato. L'album 'Start From The Dark' sorprende per l'attitudine heavy e le atmosfere che bilanciano potenza e melodia. Joey Tempest dimostra una crescita vocale notevole, mentre la band miscela abilmente stili diversi. Un ritorno convincente che emoziona sia i fan storici che i nuovi ascoltatori. Scopri il nuovo album degli Europe e lasciati sorprendere dal loro ritorno moderno e potente!

 Entrambi emiliani, entrambi con un certo fatalismo scazzato di fondo, che piaceva così tanto e sembrava controcorrente e “figo”.

 Questo disco è una prova della magia degli anni ottanta, di come il cantautorato avesse allora ancora qualche strada da esplorare.

La recensione esplora il debutto di Luca Carboni con l'album 'Intanto Dustin Hoffman Non Sbaglia Un Film', un disco che celebra la magia degli anni Ottanta nel cantautorato italiano. Nonostante un'evoluzione artistica successiva meno convincente, questo lavoro si distingue per testi intensi, arrangiamenti raffinati e un mood unico. La produzione di Gaetano Curreri e la presenza di musicisti di alto livello contribuiscono a creare un sound familiare e coinvolgente. Un disco che ha lasciato un segno indelebile negli anni '80 e che ancora risuona con forza. Ascolta ora l'album che ha fatto la storia del cantautorato italiano anni '80!

 È il cyber thrash, la visione malata e distorta di un futuro apocalittico di alienazione tecnologica.

 È il seme della sperimentazione che si fa spazio tra le distorsioni… timidamente… prima di prendere il sopravvento.

Killing Technology segna una nuova fase per i Voivod, con un thrash metal contaminato da sperimentazioni e atmosfere futuristiche. Il disco del 1987 evidenzia maturità nel songwriting e introduce una complessità che apre la strada ai successivi capolavori della band. Malgrado il paragone con i lavori successivi, si riconosce il coraggio di osare e innovare un genere ormai maturo. La recensione esalta la capacità del gruppo di prevedere e modellare il futuro della musica metal attraverso un sound originale e inquietante. Scopri come Voivod ha rivoluzionato il thrash con Killing Technology!