Negrita sono ancora inconfondibilmente ROCK e i pezzi dell’ultimo album, riarrangiati in stile “Reset” acquistano un’altra luce.

 Fare musica GRATIS e farla BENE si deve e si può, anche senza sponsor altisonanti e alla fin fine inutili.

La recensione racconta il concerto gratuito dei Negrita all'Idroscalo in Festa, dove la band ha offerto una performance energica e coinvolgente, mescolando rock italiano a influenze brasiliane. Nonostante un lieve ritardo, il pubblico ha apprezzato i nuovi riarrangiamenti e le sonorità percussive. L'atmosfera è stata resa magica anche dal momento acustico e dall'interazione con la folla. L'autrice sottolinea la riuscita dell'evento e la qualità musicale offerta senza costi elevati. Scopri l’energia live di Negrita: un mix unico di rock e ritmi brasiliani!

 Troppe cover, punto e basta.

 Per una volta, i Verdena hanno suonato per sé, si sono fatti i cazzi loro.

La recensione evidenzia la difficoltà di parlare male del live dei Verdena, una delle band italiane più amate. Nonostante la potenza e la tecnica impeccabile della band, la scelta di suonare troppe cover ha lasciato il pubblico freddo e poco coinvolto. Il concerto, a Cascina Monluè, ha visto anche la presenza eccezionale di Bugo. Il risultato complessivo è una performance da rivedere. Scopri le emozioni dietro il live unico dei Verdena a Cascina Monluè!

 La loro musica è un ghigno sardonico stampato in faccia, colmo dell'ironia senza peso di chi vuole prendere (e prendersi) in giro.

 Quando fai qualcosa di grande, allora puoi permetterti il lusso di sparire.

L'album "The Sound of the Union of a Man and a Woman" è un lavoro unico nel post-punk, caratterizzato da un'irriverenza giocosa e una struttura compositiva disgregata. La band di Staunton ha prodotto un disco caustico e imprevedibile, con influenze hardcore e noise. Dopo questo lavoro, il gruppo si è sciolto senza lasciare tracce successivamente. L'album resta un esempio audace e originale di musica oltre i confini tradizionali. Scopri l’album cult che ha segnato il post-punk più irriverente e sperimentale!

 Se per voi un brano musicale è qualcosa di più che un tintinnare di suoni piacevoli, insomma una esperienza intensa, allora questo disco deve far parte della vostra collezione di emozioni.

 L'iniziale 'Goin’ Against Your Mind' dà la cifra di tutto il lavoro: quasi 9 minuti di chitarre che urlano e vi portano lontani senza muovervi dal posto.

La recensione celebra l'album 'You In Reverse' di Built To Spill come un'esperienza musicale intensa e coinvolgente. Con brani lunghi e articolati, il disco offre un mix di chitarre intrecciate, ritmi dinamici e sonorità indie rock americane che conquistano l'ascoltatore. Non è un album dai ritornelli facili, ma un viaggio ricco di avventure sonore e profondità emotiva. Ascolta You In Reverse e lasciati trasportare da un’avventura sonora unica!

 Immaginate le note provenienti dal piano che intarsiano quelle provenienti dalla tromba di Fresu e gli altri strumenti che, quasi in silenzio, seguono questo bellissimo dialogo, magico e innamorato.

 Avishai Cohen, oltre ad essere un leggendario bassista, è anche un personaggio da tenere d’occhio nel circuito del jazz, da salvaguardare, in modo da non farlo diventare un fenomeno da baraccone!

La recensione racconta un'indimenticabile serata al Pomigliano Jazz Festival con tre set imperdibili: Paolo Fresu e il suo quintetto, la performance scioccante di Avishai Cohen con il suo trio e il tocco raffinato di Enrico Pieranunzi accompagnato da Ada Montellanico. Il pubblico vive un'immersione totale nel jazz, tra virtuosismo, passione e atmosfere suggestive. Il racconto associa musica e arte visiva, sottolineando l'eccellenza musicale e l'emozione suscitata dagli artisti. Non perdere l'occasione di vivere dal vivo la magia di Fresu, Cohen e Pieranunzi!

 La tematica dell’omosessualità femminile non era molto frequentata all’epoca.

 Un pizzico di disincanto e di ironia distaccata, ma anche con forte empatia nel raccontare storie struggenti di donne.

Il secondo album di Grazia Di Michele, Ragiona col cuore, si distingue per originalità e ironia. Racconta storie di donne con sensibilità, affrontando temi delicati come l’omosessualità con naturalezza. Musicalmente elegante, spazia tra jazz, folk e rock con collaborazioni di rilievo. Un lavoro che esalta l’empatia e la vena poetica dell’artista anni ’80. Scopri l’ironia e la profondità di Grazia Di Michele in Ragiona col cuore!

 "'American Pie' è un tributo a Buddy Holly e una riflessione nostalgica sul declino del rock 'n' roll originario."

 "Fin qui, 'Tutto mooolto bello', come direbbe un noto telecronista sportivo. Il problema è che nessuna delle altre tracce può reggere il confronto con la opening."

La recensione analizza l'album American Pie di Don McLean, evidenziando il brano omonimo come un tributo emozionale a Buddy Holly e una meditazione nostalgica sul declino del rock 'n' roll originario. La musica segue uno stile country morbido e tradizionale, ma non tutte le tracce reggono il confronto con la title track. L'album risulta piacevole ma complessivamente poco vario, con alcune tracce degne di nota come 'Vincent' e 'Babylon'. Scopri l’emozione di un grande classico del rock e ascolta American Pie di Don McLean ora!

 La sensazione è quella di tornare indietro di almeno venticinque anni e allo stesso tempo di trovarsi avanti nel tempo di un secolo.

 Se gli Scissor volevano farsi notare ci sono riusciti alla grande, ma potrebbe essere un fuoco di paglia.

La recensione esplora l'album di debutto dei Scissor Sisters, che mescola glam, pop ed elettronica con risultati altalenanti. Brani come "Laura" e "Take Your Mama" spiccano per energia e originalità, mentre altri momenti risultano meno convincenti. La cover di "Comfortably Numb" offre un'interpretazione audace e fuori dagli schemi. L'album mostra potenziale ma manca di omogeneità per essere un capolavoro completo. Scopri il glam irriverente dei Scissor Sisters e ascolta l'album che divide!

 "Ligabue dimostra di essere comunque un buon autore: dalle impennate rock di 'Balliamo sul mondo' alle dolcezze agrodolci di 'Piccola stella senza cielo'."

 "‘Ligabue’ è un salutare scossone per la musica rock italiana del periodo: chitarre in primissimo piano, riff subito riconoscibili, testi divertenti e mai banali."

La recensione celebra il debutto di Ligabue nel 1990 come una pietra miliare del rock italiano, con canzoni energiche e testi profondi che uniscono folk-rock americano e storie di provincia. Pur riconoscendo una successiva ripetitività, si sottolinea la forza e la creatività iniziale, considerandolo uno dei migliori album italiani degli anni Novanta. Il contributo di Pierangelo Bertoli è evidenziato come chiave di successo. L’album è descritto come un salutare scossone per la scena musicale italiana. Scopri il primo disco di Ligabue, un classico intramontabile del rock italiano!

 "My Life in Rooms è costruito per aria, diafano. Commuove come solo ciò che è fragile."

 Credetemi, volevo dire tanto, narrare di come Barzin sia ormai autore di culto... ma ascolto il disco, e mi tremano le ginocchia.

La recensione celebra 'My Life In Rooms' di Barzin come un album intimo e poetico, immerso nelle atmosfere naturali e rarefatte del Canada. Michael Findlay fonde musica e poesia con grande sensibilità, creando un lavoro capace di commuovere per la sua fragilità e profondità. Il disco si accosta a influenze come Nick Drake e i Red House Painters, ma mantiene una propria identità delicata e soffusa. Un ascolto che provoca un impatto emotivo profondo e sincero. Ascolta 'My Life In Rooms' di Barzin e lasciati avvolgere dalla sua poesia sonora.

 Il sax di Brown è quindi un tenue speaker che accompagna le danze moribonde di Reininger.

 'Vulcanic Combustible' crea un'intensa apnea di sentimenti che attanaglia l'ascoltatore sino all'ultimo minuto.

La recensione celebra 'Bardo Hotel Soundtrack' dei Tuxedomoon come uno dei lavori più belli del 2006. Il disco emerge per la sua fusione tra minimalismo, jazz e sperimentazioni sonore, evocando atmosfere urbane e oniriche. Le melodie di violini e sax intrecciano emozioni intense, mentre i monologhi recitati aggiungono profondità. Consigliato agli appassionati della band e della musica d'arte alternativa. Ascolta ora Bardo Hotel e immergiti nell'universo sonoro unico dei Tuxedomoon.

 "Nel caso vi fosse chiesti chi è il tipo a cui i Led Zeppelin dedicano 'Hats of to Roy Harper' nel loro terzo album."

 "Il gallo tempestoso ci elargisce di sole quattro traccie belle lunghe, ciascuna di circa dieci minuti."

Stormcock di Roy Harper è un album del 1971 che merita maggiore riconoscimento per la sua raffinata fusione di folk e rock. Poche tracce, ma lunghe e dettagliate, con arrangiamenti acustici splendidi e la presenza di un leggendario assolo di Jimmy Page. Un disco che affascina chi ama atmosfere autunnali e testi profondi, consacrando Harper come figura indiretta di riferimento per icone come Led Zeppelin e Pink Floyd. Ascolta Stormcock per un viaggio musicale indimenticabile nel folk-rock d'autore.

 Questo "Nothing" si pone come terzo capitolo di una fortunata trilogia iniziata dagli svedesi nel lontano 1995.

 I Meshuggah abbandonano il metal propriamente detto, evolvendosi in qualcosa di più folle, più malato, più inumano.

Il terzo capitolo della trilogia dei Meshuggah, 'Nothing', rappresenta un salto radicale nel loro sound: abbandona le melodie jazz di 'Destroy Erase Improve' per abbracciare tempi lenti e pesanti, assoli schizofrenici e vocals più ragionate e oppressive. Un album gelido e ostile, dove la follia e la violenza sonora raggiungono nuovi livelli, confermando la band svedese come pionieri del metal sperimentale estremo. Ascolta 'Nothing' per un'esperienza metal ai confini della follia sonora!

 Capita raramente, ma quando capita sa di epifania mistica.

 Questo disco rappresenta tanto il qui e l’ora quanto tutte le cose accadutemi negli ultimi 6 mesi, belle e brutte che siano state.

La recensione descrive l'album 'The Kings Of Frog Island' come un'esperienza musicale intensa e coinvolgente, capace di fondere istinto ed emozione. Nonostante la derivazione stoner, il disco si distingue per la sua capacità di evocare ricordi e sentimenti profondi, con riferimenti espliciti a band come Kyuss, Monster Magnet e Black Sabbath. Un viaggio che unisce momenti di intime riflessioni a suggestioni psichedeliche e tribali. Una dedica personale chiude la recensione con un tocco emozionale. Ascolta ora 'The Kings Of Frog Island' e vivi un viaggio sonoro indimenticabile.

 Raramente un gruppo al primo album raggiunge tali vette di sincretismo e sintesi musicale senza fornire troppi riferimenti espliciti alle fonti.

 Ad oggi disco psichedelico dell'anno. "Guaranteed to blow your mind".

Il debutto dei Psychic Ills con 'Dins' è un viaggio ipnotico nella psichedelia vintage, con influenze anni '60 reinterpretate in modo originale e coinvolgente. L'album, poco più di 40 minuti in 8 tracce, si distingue per la sua atmosfera evocativa, la sintesi musicale raffinata e l'omogeneità sonora. Molto apprezzato per la sua capacità di fondere riferimenti artistici senza risultare imitativo, è stato definito disco psichedelico dell'anno. Scopri il fascino vintage di 'Dins' e lasciati trasportare dalla psichedelia dei Psychic Ills!

 Quello che rende un’esperienza intima ed emozionante l’ascolto di Transient è la fortissima sensazione di assistere all’espressione di un’anima autenticamente nuda.

 Una donna talentoosa e dalle idee chiare che subisce le regole del music business, le svela ed esce dal gioco.

La recensione racconta la carriera di Gaelle Addisson e il suo album Transient, un'opera raffinata che mescola neo soul, jazz e influenze dance. L'artista emerge per la sua voce calda e intensa e per un'espressione musicale autentica e poetica. Il disco sorprende per l'eleganza e la sensibilità dei testi, capaci di emozionare profondamente. Gaelle si distingue inoltre per l'intraprendenza nel promuovere una distribuzione musicale più equa e indipendente. Ascolta ora Transient di Gaelle e lasciati avvolgere dalla sua anima musicale.

 È un vero spettacolo ascoltare l'interplay tra questi tre musicisti, sembra davvero che vi sia una sorta di telepatia.

 La bellezza del jazz sta nell'infinità di soluzioni, nella libertà dell'improvvisazione, nel divertimento che nasce tra i musicisti quando si suona sapendosi ascoltare.

La recensione celebra Doctor 3 come un trio che rinnova il concetto di standards jazz reinterpretando brani pop e rock con grande creatività e virtuosismo. L'interplay tra i musicisti, la libertà improvvisativa e l'intensità comunicativa rendono l'album un'opera di grande valore artistico. Viene sottolineata anche l'importanza storica del jazz afroamericano e la funzione sociale della musica, confermando il jazz come linguaggio ancora oggi rivoluzionario e liberatorio. Scopri l'innovazione jazz di Doctor 3 e lasciati conquistare dall'improvvisazione!

 Il ragazzotto in questione, invece, riesce a padroneggiare: sax tenore, soprano, tromba, cornetta, flauto di legno, “peckhorn” con risultati invidiabili.

 Indubbiamente un’opera di notevole classe, che merita un modesto investimento; per molte ripetizioni di ascolto, in relax totale e pace dell’anima.

La recensione celebra 'Short Stories' di Peck Allmond, un giovane polistrumentista di grande maturità tecnica ed espressiva. L'album, caratterizzato da composizioni originali e influenze che spaziano dal jazz tardo Mingus all'ECM, mette in luce la capacità dell'artista di dominare strumenti diversi con intensità e classe. Accompagnato da validi musicisti e ospiti, il disco si distingue per qualità e freschezza, consigliato a appassionati di jazz contemporaneo. Scopri il talento versatile di Peck Allmond, ascolta 'Short Stories' adesso!

 La musica dei balcani è diventata... la più famosa e amata, specie dal pubblico giovane.

 I nostri eroi scendono dal palco e incominciano a suonare tra le persone, che li seguono ballando, come i topi con il pifferaio magico.

La recensione celebra l'esibizione energica e coinvolgente dei Kocani Orkestar a Milano, mettendo in luce la ricchezza della musica balcanica e klezmer. Nonostante un pubblico inizialmente freddo, la band conquista tutti con ritmi travolgenti e improvvisazioni di grande spessore. La performance include momenti di grande intimità e partecipazione, con il gruppo che suona anche tra gli spettatori, regalando un'esperienza unica e liberatoria. La recensione sottolinea la mescolanza culturale che rende irresistibile questo genere musicale. Scopri l'energia unica della musica balcanica con Kocani Orkestar, vivi il loro live!

 Back to Earth suona eminentemente come un congedo, le rassegnate dimissioni del cantautore e della sua fervente voglia di interrogare la vita tramite le note.

 Senza il carisma e l'interpretazione irripetibile di Stevens, tali note sarebbero state ampiamente trascurate e riposte ordinatamente in un cassetto.

L'album 'Back To Earth' di Cat Stevens segna un momento di congedo artistico, lontano dalle sonorità mediterranee e dalla profondità psicologica delle sue opere precedenti. L'opera si presenta con melodie delicate ma spoglie di quell'intensità interiore che ha contraddistinto il cantautore nei suoi anni migliori. Nonostante alcuni brani maintengano un tono intimo ed elegante, l'uso di suoni sintetici e arrangiamenti artificiali indebolisce la forza emotiva complessiva. Il disco riflette una fase di resa e riflessione, con la fede e la natura come elementi centrali del messaggio. Scopri l’evoluzione artistica di Cat Stevens con Back To Earth!