Questo piccolo portento musicale, una vera summa in meno di quattro minuti di quell’inimitabile miscela di generi creata dalla ditta Becker-Fagen, stilla saudade da tutti i pori.

 Ciò che desta meraviglia ogniqualvolta ti rivolgi fiducioso alla taumaturgica musica dei nostri è il suo essere senza tempo, la sua classicità dovuta al fatto di essere del tutto aliena dalle mode del momento storico in cui è stata composta.

La recensione riflette un’analisi personale e profonda di "Katy Lied", album del 1975 degli Steely Dan. Il testo evidenzia la ricchezza musicale dell’opera, tra blues, jazz e R&B, e l'eccezionale produzione artistica di Becker e Fagen. Elementi come l’assolo di Walter Becker e il sax di Phil Woods sono valorizzati, mentre i temi malinconici e introspettivi vengono ricordati con affetto. L’album è lodato per la sua classicità e per il suo impatto duraturo, consigliato a chi cerca musica densa e senza tempo. Ascolta Katy Lied e lasciati avvolgere dalla magia senza tempo degli Steely Dan.

 La conoscenza enciclopedica della storia del rock della band finalmente emerge in questo album.

 Ancora non ho capito se questo sia un disco geniale o un brusco passo falso.

La recensione analizza The Life Pursuit, album di Belle & Sebastian, evidenziandone l'evoluzione verso il pop radiofonico e una maggiore sperimentazione sonora. Pur inizialmente controverso, l'autore rivaluta l'opera apprezzando alcune tracce di spicco e la qualità produttiva. Tuttavia persiste un senso di schizofrenia artistica, tra pezzi riusciti e altri meno convincenti. L'album si presenta come un potenziale best seller, ma lascia dubbi sul suo valore artistico complessivo. Ascolta The Life Pursuit e scopri il lato più variegato di Belle & Sebastian!

 Dieci anni fa potevi VIVERE una band come gli Oceansize, assaporare ogni loro fraseggio, carpire ogni minima variazione, dilatandoti nel loro mondo.

 Questo album rischia di passare inosservato, scartato a priori per i suoi sette minuti di media, ma è una delle produzioni più interessanti e personali del momento.

La recensione pone l'accento su come l'album 'Everyone Into Position' degli Oceansize sia un'opera di grande valore, ma difficile da apprezzare nell'epoca attuale della fruizione veloce. Con influenze da Radiohead, Muse e Porcupine Tree, la band di Manchester offre un sound ricco, intenso e in continua crescita, che richiede un ascolto attento e paziente. L'album è descritto come un viaggio in un'altra dimensione musicale, ben lontano dalle mode del momento. Prenditi il tempo per ascoltare Oceansize e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 "Menestrello, fatto e finito, molto fuori dagli schemi."

 "Forse è questo ritorno al passato il suo punto di forza: nell'epoca in cui tutti si aspettano la geniale innovazione, lui propone, rivisto e corretto, il vecchio."

Coles Corner di Richard Hawley è un album che fonde nostalgia e autenticità, con sonorità country e riferimenti alla musica americana degli anni '50 e '60. Il cantautore inglese, noto per la sua timidezza e carriera da session man, propone canzoni d'amore intense e uno stile difficile da etichettare. La produzione evidenzia chitarre e arrangiamenti ricercati, creando un'atmosfera malinconica ma sincera. Un ritorno al passato che risulta fresco e coinvolgente. Ascolta Coles Corner per un viaggio intenso nel passato musicale.

 «La musica di Arvo Pärt è una musica bianca, immersa nel silenzio.»

 «Resto qui da solo… con il silenzio.»

La recensione celebra l’affascinante album Alina di Arvo Pärt, dove il compositore estone impiega il suo stile tintinnabuli, fondato su pochi elementi musicali e lunghe pause. L’album alterna due brani, Für Alina e Spiegel im Spiegel, presentati come un'ipnotica danza di note e silenzi che cullano l’ascoltatore. L’interpretazione dei musicisti esalta la delicatezza e la magia dell’opera, ideale per chi ama la musica pura e meditativa. Ascolta Alina e lasciati avvolgere dalla magia del silenzio e del suono.

 Les Paul lo definì il miglior chitarrista del mondo, forse a ragione.

 Il suono sta nella testa, non nelle dita...

La recensione presenta 'Djangology' come una preziosa raccolta delle ultime registrazioni congiunte di Django Reinhardt e Stephane Grappelli del 1949, veri protagonisti del jazz europeo. Il disco è un'ottima introduzione al jazz manouche e allo stile unico di Reinhardt, evidenziando sia pezzi celebri che interessanti influenze bebop emerse nel periodo. Nonostante una qualità di registrazione discreta, il valore storico e musicale della raccolta è notevole, e viene consigliata a chi vuole avvicinarsi a Django. Ascolta ora 'Djangology' e lasciati trasportare dal mito di Django Reinhardt.

 Semmai si scoprisse questo soffio suggerisco di chiamarlo Vrioon.

 Se per un caso qualunque incontrassi il mio angelo custode, questo è il disco che gli regalerei.

La recensione esalta Vrioon, album di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, come un capolavoro di elettronica astratta e concreta insieme. Il disco emerge per il dialogo sonoro tra piano e glitch, creato a distanza e ricco di atmosfere rarefatte e trascendentali. Considerato disco dell'anno 2003 da The Wire, Vrioon è descritto come un'esperienza quasi spirituale, un suono che evoca l'anima e un ultimo regalo da fare a un angelo custode. Ascolta Vrioon e lasciati avvolgere da un viaggio sonoro unico.

 "Take You Home è un intenso e sanguinante brano rock dove la chitarra esprime meglio di qualsiasi testo il dolore e la passione."

 "Un'opera che difficilmente toglierete dal lettore e, incredibile a dirsi, quasi senza cadute di tono."

Coal, il secondo album dei The Devastations, presenta sonorità intense e oscure che richiamano artisti come Tindersticks e Nick Cave. Il trio australiano crea atmosfere noir e rock intenso senza cadute di tono, regalando brani emozionanti e di grande pregio. Un disco che cattura fin dal primo ascolto e che potrebbe risultare superiore ai lavori dei loro contemporanei. Ascolta Coal dei The Devastations e immergiti nelle loro emozioni intense!

 «Nessuna istigazione al suicidio, ma solo al pensiero e alla riflessione, che non mi risulta abbiano mai ucciso nessuno.»

 «Songs From A Room, un titolo che suggerisce profonde riflessioni nate nel chiuso di una stanza.»

La recensione valorizza Songs From A Room come un capolavoro di Leonard Cohen, caratterizzato da arrangiamenti essenziali e testi profondamente poetici ed esistenziali. Cohen emerge come un artista autentico, più vicino alla tradizione europea e francese che allo show-business americano, capace di evocare immagini e riflessioni simboliche. Brani come 'Bird On The Wire' e 'Story Of Isaac' sono esempi di introspezione e attualità senza retorica. Un disco imperdibile per gli amanti della musica d'autore e della poesia. Scopri il profondo universo poetico di Leonard Cohen con Songs From A Room.

 Con questo disco è proprio il caso di dire che... la musica cambia!!!

 Bravo Brad: era tempo che desideravo tornare a potertelo dire di cuore.

La recensione esprime un apprezzamento marcato per il cambio di direzione musicale del Brad Mehldau Trio nell'album "Day Is Done", evidenziando il contributo decisivo del nuovo batterista Jeff Ballard. Il disco è definito ricco di tecnica, emozione e dialogo coinvolgente, con brani che spaziano dal jazz più dinamico a cover raffinate. L'autore sottolinea come questo lavoro riporti entusiasmo e freschezza dopo una fase percepita di stagnazione. Ascolta 'Day Is Done' e vivi la rinascita del jazz di Brad Mehldau!

 "Ovunque Proteggi è un disco epico ed epocale, rinnovato in veste e spirito."

 "Un Capossela totalmente rinnovato, versatile, eccentrico e più elettr(on)ico."

Lazzaroblu analizza l'album 'Ovunque Proteggi' di Vinicio Capossela, evidenziando la sua evoluzione verso un suono più elettrico, mistico e sperimentale. L'album si distingue per la fusione tra temi biblici, atmosfere malinconiche e una nuova veste sonora. Pur non convincendo subito, cresce con gli ascolti rivelando un artista capace di innovare restando fedele alla sua identità poetica. Ascolta 'Ovunque Proteggi' e scopri il nuovo volto di Vinicio Capossela.

 Pezzi che non decollano, canzoni che non si aprono mai e che rimangano chiuse nell'intimità di chi le ha scritte.

 I cattivi pensieri del titolo in realtà non vengono, al limite vengono fuori dolci ricordi e sensazioni piacevoli.

La recensione evidenzia la maturazione artistica dei Montgolfier Brothers nel loro album 'All My Bad Thoughts'. Le tracce sono delicate e rilassanti, caratterizzate da un uso soave di pianoforte e chitarra senza ritornelli marcati. L'opera evita effetti commerciali per immergere l'ascoltatore in sensazioni piacevoli e intime, con pezzi lunghi e senza chiusure convenzionali. Consigliato agli amanti di musica raffinata e atmosferica. Scopri l’eleganza sonora di All My Bad Thoughts, un viaggio musicale delicato e avvolgente.

 Vi piace il rock selvaggio? Ascoltate questo disco.

 La batteria diventa un tutt’uno col pulsare del vostro sangue e per un attimo scorgete la vostra vera natura tribale.

La recensione descrive l'album 'Non Posso Stare Senza Di Te' degli Appaloosa come un'esperienza sonora intensa e originale, capace di fondere rock grezzo, punk e elettronica in un sound unico. L'autore ne apprezza la carica selvaggia e l'energia pulsante, invitando gli ascoltatori a immergersi in una musica che sfida le convenzioni. Il disco è presentato come una colonna sonora ideale per chi cerca qualcosa di autentico e ribelle. Ascolta ora l’album e immergiti nel rock più autentico e ribelle!

 Una batteria che non ha più come scopo il ritmo, ma la melodia nella sua purezza e nudità.

 Un disco universale, senza spazio e senza tempo, dove si volteggia senza peso dalla prima all’ultima traccia.

I Have the Room Above Her è un album di jazz essenziale e poetico firmato da Motian, Frisell e Lovano. Il disco si caratterizza per un dialogo intimo e ipnotico, con una batteria melodica e una chitarra dalle sonorità mistiche. Le tracce evocano atmosfere oniriche e un mood malinconico, proponendo un viaggio musicale senza tempo e senza peso. L'opera si distingue per la sua capacità di toccare emozioni profonde attraverso un'estetica della sottrazione. Immergiti in questo viaggio musicale essenziale e lasciati trasportare dal jazz più poetico.

 Questo disco contiene acufeni, ipotesi di suoni, ipotesi di canzoni che ti si imprimono nella corteccia cerebrale come sogni al risveglio.

 Sa di un piccolo cuore nero che pulsa, e quando lo guardi ti chiedi come cavolo faccia a rimanere integro.

Acufeni, il debutto di Sig.Sapio, è un album intenso che trasmette fragilità e dolore attraverso sette tracce cariche di improvvisazioni e suoni emotivi. La musica risulta instabile ma affascinante, quasi come un respiro di un giovane artista che ancora cerca la propria forma. L'ascolto di brani come "Bianca" evidenzia una voce incerta che graffia i pensieri. Il progetto è curato nei minimi dettagli, dall'artwork all'autoproduzione, espressione di un mondo intimo e personale. Ascolta Acufeni e immergiti in un viaggio sonoro unico, dove emozione e imperfezione si incontrano.

 "Un Fascio di Nervi è una ballata carica di tensione che rimpiazza la versione precedente."

 "I 5 brani si potrebbero definire 'completamente campati in aria', ma non è difficile abbandonarsi tra le note."

Giovanni A.Sechi torna dopo due anni con l'EP 'Canzoni in Distruzione', dove il passaggio dalla chitarra al pianoforte dona tensione e profondità ai brani. Le influenze di Tori Amos e Marco Parente si mescolano con uno stile vocale instabile e delicato. L'esecuzione è volutamente disordinata e improvvisata, creando un’atmosfera intensa e poetica. Il brano 'Milano' si distingue per la sua forza emotiva. Ascolta ora l'EP di Giovanni A.Sechi e lasciati trasportare dalle sue ballate improvvisate.

 Folle creare le canzoni a partire da arrangiamenti orchestrali maestosi che sono la sostanza stessa dei brani, il loro corpo e la loro anima nello stesso tempo.

 John Wayne Gacy Jr, una tenera, struggente, inquietante, ballata folk dove dolcezza e cupa introspezione si fondono alla perfezione.

Come on Feel the Illinoise di Sufjan Stevens è un album ambizioso e straordinario, che spicca per arrangiamenti orchestrali maestosi e testi profondi. Il progetto, dedicato a uno stato americano, combina talento e innovazione, con brani memorabili come "John Wayne Gacy Jr.". L'equilibrio tra complessità e leggerezza rende l'opera un capolavoro destinato a durare nel tempo. Scopri ora il capolavoro orchestrale di Sufjan Stevens e lasciati emozionare!

 Dischi rappezzati.

 Neu!2, dischi meravigliosamente malriusciti.

Neu!2 è un album doppio di grande sperimentazione dei Neu!, prodotto in condizioni economiche difficili che hanno portato a soluzioni creative uniche. Il disco mescola tracce registrate a diverse velocità, creando un effetto innovativo e originale. Le composizioni atonali e ritmicamente ossessive segnano un'evoluzione rispetto al primo album. La copertina minimalista riflette la freschezza di un lavoro imperfetto ma stimolante, destinato a influenzare la musica rock e sperimentale. Scopri il capolavoro sperimentale Neu!2 e lasciati sorprendere dal suo caos creativo!

 “Animals parla della violenza, nei confronti di se stessi e degli altri, costrizioni e mancanza di auto-controllo.”

 “Ho messo su ‘Fires In Distant Buildings’ e mi sono sbronzato come una bestia.”

L'intervista a Nick Talbot di Gravenhurst esplora il profondo e malinconico album 'Fires In Distant Buildings', con riflessioni sulle influenze musicali, temi di autodistruzione e la scena intorno a Warp Records. Talbot parla dell'emozione dietro canzoni come 'Animals' e delle ispirazioni da Joy Division e Sonic Youth. L'intervista mescola ironia e sincerità, offrendo uno sguardo intimo sull'artista e le sue esperienze live. Ascolta 'Fires In Distant Buildings' per scoprire la malinconia intensa di Gravenhurst!

 Questo lavoro viene partorito dopo più di sei mesi di completo isolamento dell’artista marchigiano.

 Palazzo non ha nessuna intenzione di essere intransigente con l’ascoltatore, nei momenti più difficili della nostra vita si riesce ad entrare in sintonia con lui, ma mai avremo una parola di conforto o di comprensione da questo disco.

La recensione celebra l'album 'La vita è facile' di Umberto Palazzo e il Santo Niente come un capolavoro sottovalutato della scena underground italiana anni '90. Nato da un periodo di isolamento e difficoltà personali, il disco si distingue per la sua atmosfera claustrofobica e testi intensi. Le sonorità richiamano influenze hardcore e alternative, arricchite da una sensibilità mediterranea e un umorismo nero. Un'opera profonda che riflette momenti difficili senza offrire consolazione, ma capace di entrare in sintonia con l'ascoltatore. Ascolta 'La vita è facile' e scopri un capolavoro intenso e unico dell'underground italiano.