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 "Non sappiamo leggere la musica, ma siamo bravi a muovere il culo a tempo" (Poison Ivy).

 "Un concerto dei Cramps è il caos primordiale scatenato dal suono sovversivo e deforme del loro Psychobilly."

La recensione esplora approfonditamente "A Date with Elvis", l'album cult dei The Cramps, simbolo del psychobilly e del rock selvaggio anni 80. Attraverso una narrazione personale e dettagliata, riporta la nascita della band, i membri chiave e l'impatto musicale e culturale dell'opera. L'album viene valorizzato come un capolavoro che unisce sesso, provocazione e humour, sostenuto da performance indimenticabili di Lux Interior e Poison Ivy. Ascolta ora A Date with Elvis e vivi il rock più provocatorio di sempre!

 “Sembri un Elvis venuto dall’inferno”, ma forse parla di se stesso.

 “Mother Juno è un disco audace e potente, sinuoso e velenoso come un crotalo in agguato tra le rocce del deserto.”

Mother Juno, album del 1987 dei Gun Club, segna un cambio di rotta nel loro stile grazie alla produzione di Robin Guthrie. L’opera mantiene l’intensità lirica e musicale, con atmosfere oscure che riflettono la tormentata anima di Jeffrey Lee Pierce. Nonostante alcune critiche iniziali, l’album è oggi riconosciuto come una pietra miliare che fonde punk, blues e un tocco europeo. Pierce offre testi intensi e musiche potenti che raccontano temi di sofferenza, alienazione e autodistruzione, confermando il suo ruolo unico nel panorama rock. Ascolta Mother Juno per scoprire il lato più oscuro e potente del punk blues!

 "Red Sun, probabilmente il picco dell'album, è un brano straordinario per la sua struttura e per l'afflato cinematografico."

 "Le storie cantate-recitate da Guy Kyser rappresentano il giusto veicolo per la creazione di una mitologia che l'art cover lascia intuire."

La recensione esamina 'In the Spanish Cave', il terzo album dei Thin White Rope, pubblicato nel 1988. Il disco si distingue per la fusione di psychobilly melodico, jangle pop e sound heavy con influenze del desert rock californiano. Vengono evidenziati brani chiave come 'Red Sun' e 'Munich Eunich' e il complesso immaginario lirico-metaforico del frontman Guy Kyser. L'album viene apprezzato per la sua coesione stilistica e la ricchezza sonora, meritando un voto di 8,5 su 10. Scopri l'atmosfera unica di 'In the Spanish Cave' e lasciati coinvolgere dal sound dei Thin White Rope!

 Lo stile dei Bongwater è stato definito come psichedelico (denominazione alquanto riduttiva).

 "Power of Pussy" è un trattato sul sesso con le sue implicazioni sociali, dominato dal carisma della Magnuson.

L'album "The Power of Pussy" dei Bongwater si distingue per la fusione originale di psichedelia, folk e rock lo-fi, guidato dalla carismatica voce di Ann Magnuson. Mark Kramer, musicista e produttore, esprime una creatività fuori dagli schemi, mentre l'opera affronta temi sociali con ironia e surrealismo. La recensione analizza traccia per traccia il disco, sottolineando la varietà musicale e il carattere teatrale dei brani. Un disco che mescola satira, grottesco e sperimentazione in un'esperienza coinvolgente. Ascolta ora "The Power of Pussy" e scopri la psichedelia ironica dei Bongwater!

 Dennis Wilson è stato quell’uomo.

 Questo il suo primo e ultimo album in vita, gelido e meravigliosamente blu come l’abbraccio dell’oceano pacifico che, un giorno, non lo ha più lasciato andare.

La recensione celebra 'Pacific Ocean Blue', unico album in vita di Dennis Wilson, per la sua intensa emotività e sensibilità. L'album è descritto come un abbraccio gelido e blu dell'oceano Pacifico, metafora delle lotte interiori dell'artista. Viene narrata la complessità della sua figura, tra genialità e tormenti, inserito nel contesto dei Beach Boys e della sua personale ricerca dell'infinito. Scopri l'emozione unica di 'Pacific Ocean Blue', il capolavoro perduto di Dennis Wilson.

 Un album che insieme al precedente non cattura come quelli 'facili' dal 2002 in giù.

 I'm Outta Time, il miglior brano scritto da Liam in tutta la sua carriera nel gruppo, pure con una melodia, un arrangiamento e un'interpretazione sentita non ha colpito sufficientemente al cuore.

Dig Out Your Soul rappresenta un salto di qualità nel percorso degli Oasis, con brani più complessi e una miscela di rock, blues e psichedelia. Sebbene manchino canzoni facilmente memorabili come in passato, alcuni pezzi spiccano per arrangiamenti e interpretazione emotiva. L'album è accompagnato da un libretto e video curati, mentre la rottura tra i fratelli Gallagher appare inevitabile. È auspicato un futuro ritorno degli Oasis, a patto di una riconciliazione. Scopri la maturità musicale di Oasis con Dig Out Your Soul, ascolta ora l'album!

 Non c'è una canzone etichettabile come "brutta", ed i punti bassi del disco sono veramente pochi.

 Con quest'album, il pop ed il rock sono cambiati del tutto, sia per quanto riguarda la musica, sia i testi, sia il modo di pensare e produrre un disco.

L'ottavo album in studio dei Beatles, pubblicato nel 1967, è considerato un capolavoro che ha rivoluzionato il pop e il rock. Il disco mescola psichedelia e pop britannico, con canzoni iconiche e momenti complessi. Non presenta punti veramente bassi e propone sia successi noti che tracce sottovalutate, segnando un'evoluzione musicale e culturale epocale. Scopri l'incredibile evoluzione musicale dei Beatles con Sgt. Pepper’s!

 Non c'è una canzone etichettabile come "brutta", ed i punti bassi del disco sono veramente pochi.

 Con quest'album, il pop ed il rock sono cambiati del tutto, sia per quanto riguarda la musica, sia per i testi, sia per il modo di pensare, produrre e fare un disco.

L'ottavo album dei Beatles, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, è considerato un capolavoro che ha rivoluzionato pop e rock nel 1967. Con una miscela variegata di psichedelia, rock e musica indiana, offre tracce storiche e momenti innovativi. Il disco combina leggerezza e complessità, ottenendo un grandissimo successo commerciale e influenzando fortemente la musica futura. Ascolta ora Sgt. Pepper’s e immergiti nell'album che ha cambiato la musica per sempre!

 “Lonesome town è una esperienza trascendentale... Merda, eravamo ammutoliti.”

 “Essere mostruosi è il modo migliore per essere felici.”

La recensione celebra 'Gravest Hits' dei The Cramps come un mix ipnotico di caos e trance, capace di evocare emozioni profonde tramite un sound voodoo e rockabilly. In particolare, brani come 'Lonesome Town' e 'Surfin Bird' emergono come momenti di pura estasi musicale. L'atmosfera evocata è quella di un'esperienza intensa e psicotica che trascende il semplice ascolto per diventare quasi una medicina per il corpo e la mente. Scopri l’energia selvaggia di The Cramps con Gravest Hits, un viaggio rockabilly fuori dal comune!

 Il rock’n’roll è un fuoco che arde veloce e dopo due minuti del fuoco non rimane che la cenere.

 Un concentrato di bassa fedeltà per stomaci forti, gambette sgambettanti veloci e culetti sculettanti senza pausa.

Don Baky celebra ottant'anni con un album che omaggia le radici del rock'n'roll. Dieci brani veloci e vibranti che catturano la rapidità e l'energia del genere. Le influenze spaziano da Link Wray ai Cramps, offrendo un concentrato di ritmo e divertimento senza pause. Un ritorno al passato con spirito fresco e coinvolgente. Ascolta Don Baky e lasciati travolgere dal vero rock'n'roll!

 Che taglia di netto tutte le elettronicherie usate fino a quel momento, per tornare ad un grezzo Post-Punk-Garage con sporadiche venature Morriconiane.

 La grandezza dell’Artista si staglia anche attraverso prove minori dettate dalla necessità come questa.

Are You Are Missing Winner è considerato un album debole dai fan dei Fall, uscito in un periodo difficile per la band e Mark E. Smith. Con un ritorno a sonorità post-punk grezze e sporadici tocchi rockabilly, il disco mostra alcuni difetti produttivi e tensioni interne. Tuttavia, nonostante la confusione e i limiti tecnici, la recensione ne sottolinea il valore come prova autentica e crudele del genio artistico di Smith. Scopri il lato più crudo dei Fall con questo album unico e controverso!

 Dalla prima all'ultima traccia è tutto un pentolone macabro e non fatico molto ad elevarli come i migliori sul genere.

 Se volete musica divertente ma fascinosa‑mente lugubre è quello che fa per voi.

La recensione esalta l'album 'Curse of the Coffin' dei Nekromantix, sottolineandone l'atmosfera cupa e seria tipica del psychobilly horror. Viene apprezzata la strumentazione originale, come l'uso dell'archetto sul contrabbasso, e la capacità della band danese di creare un’esperienza musicale affascinante e unica nel genere. L'album viene considerato uno dei migliori nel suo ambito. Ascolta Nekromantix e immergiti nel loro oscuro psychobilly!

 Primo album per i tedeschi Mad Sin, dove i diversi fiori velenosi... ancora devono fiorire!

 Ancora acerbi, come nei prossimi 2 album, dove il terzetto smetterà di far suonare il cantante Koefte anche la batteria, composta da ossi invece di bacchette.

Il primo album dei Mad Sin mostra una band ancora in via di maturazione, fortemente ispirata ai connazionali The POX e al punk hardcore con un tocco rockabilly. L'energia e l'estetica sono evidenti, ma la performance rimane acerba, specialmente nella parte strumentale e vocale. L'album appare come una fase iniziale prima del consolidamento del loro stile nei successivi lavori. Scopri l’energia grezza e l’esordio unico dei Mad Sin: ascolta ora l’album!

 «Un torrente di schizofrenia, quasi quanto gli inglesi Skitzo.»

 «Una band ed un album da conoscere, non certo il suo massimo valore, ma per la netta differenza dallo Psychobilly di fine anni 90 a oggi.»

L'album 'Round the World' dei Torment è un esempio genuino e credibile di Psychobilly tedesco degli anni '80, con tracce che spaziano dal punk rock horror rockabilly a momenti più ritmici e divertenti. Pur non essendo il loro disco migliore o più versatile, l'opera si distingue nettamente rispetto alla scena Psychobilly odierna, offrendo un viaggio musicale autentico. Alcune tracce risultano ripetitive, ma la qualità generale è solida, con momenti memorabili come 'A Psycho' e 'Good to be true'. Scopri l'autenticità dello Psychobilly anni '80 con i Torment!

 ‘In This Perfect Hell’ è una vera e propria botta di adrenalina per gli amanti del garage acido e psichedelia.

 Le combinazioni trovate da Chris Jack sono semplici quanto efficaci, ricordando i Kinks mescolati a una lavatrice Strokes.

L'album 'In This Perfect Hell' dei Routes, creatura di Christopher Jack, miscela sonorità garage e psichedeliche anni '60-'70 con influenze moderne. Nonostante la line-up variabile, il progetto mantiene un'identità solida e coinvolgente. Le tracce evocano band come Black Angels e Ty Segall, offrendo un'esperienza sonora energica e ben riuscita per gli appassionati del genere. Ascolta ora 'In This Perfect Hell' e lasciati travolgere dal garage psichedelico dei Routes!

 "Sporco, scarno e rude è bello. Let's make it lo-fi!"

 "'Lack Of Communication' è una amara considerazione sull'alienazione del genere umano."

L'album 'Lack of Communication' dei The Von Bondies rappresenta una vigorosa rivisitazione del garage rock old school, con sonorità sporche e cariche di energia. Prodotto da Jack White, il disco affronta temi di alienazione e relazioni complicate, alternando brani energici a momenti blues noir intensi. La recensione evidenzia l'autenticità della band e la sua sfida alle mode contemporanee, celebrando un sound vintage ma ancora attuale. Ascolta ora 'Lack of Communication' e rivivi il vero spirito del garage rock!

 Ricordo la sensazione di straniamento, di trovarmi a qualcosa di simile ad un party horror anni 60.

 La loro musica perde un bel po’ di suggestività tolta da un contesto live vissuto in prima persona e senza l’aspetto visivo dell’esibizione.

La recensione ripercorre l’esperienza live di Los Straitjackets, descrivendo un sound surf rock strumentale arricchito da atmosfere psichedeliche e un’estetica particolare. L’album "Damas y Caballeros!" è apprezzato per la sua energia dal vivo e la fedeltà ai brani di studio, sebbene senza l’impatto visivo la musica possa risultare meno suggestiva. La band, originaria di Nashville, miscela generi come rockabilly e garage con forte caratterizzazione strumentale dal sapore vintage e horror. Ascolta 'Damas y Caballeros!' e vivi l’energia unica del surf rock dal vivo!

 Un disco che piacerà ai nostalgici del glorioso Garage e della psichedelia e che dimostra come questi generi non siano in realtà mai morti.

 Tracce come 'Conflict Resolution', 'About A Clown' e 'Brain Machine' ci fanno fare letteralmente un viaggio a ritroso nel tempo riportandoci a un’epoca mitica.

Il disco live 'Anachronicle' dei Big Mountain County è una vivida celebrazione del garage-punk e della psichedelia, ispirata alle sonorità anni '60 e '80. Con brani energici e autentici, la band italiana conferma che questo genere non è mai davvero morto. Pubblicato dall'etichetta Area Pirata, il lavoro si presta come una appassionata esperienza nostalgica e fresca allo stesso tempo. Scopri il sound revival più autentico del garage-punk italiano con Anachronicle!

 Questa band è semplicemente WOW, e riesce ad alzare la testa sul resto del coro.

 Ascoltatela, diamine. Ha un testo esilarante, è orecchiabile e ci canta Patton.

La recensione celebra l'album Transylvania di The Tango Saloon come un'opera originale che fonde tango e musica sperimentale. Particolare rilievo viene dato alla partecipazione di Mike Patton nel brano Dracula Cha Cha, una cover in italiano energica e divertente. L'autore esprime entusiasmo per la varietà e la qualità musicale dell'album, elogiandone l'innovazione e l'imprevedibilità. Ascolta Transylvania e scopri il fascino unico di The Tango Saloon!

 Il livello sale vertiginosamente: batteria al fulmicotone, contrabbasso potente e Renè "D La Muerte" Garcia impeccabile.

 Un Brian Setzer che tenta, con successo, di controllare gli attacchi di adrenalina della sua band.

Drunk Not Dead dei The Brains dimostra che il rockabilly ha ancora molto da offrire. Il gruppo canadese si esprime con energia e tecnica sopraffina, soprattutto grazie a Renè D La Muerte e una ritmica potente. L'album è registrato ottimamente e spinge dall'inizio alla fine con canzoni melodiche e coinvolgenti. Consigliato agli amanti del rock n roll anni ‘70 reinterpretato con modernità. Ascolta Drunk Not Dead e riscopri il vero rockabilly con i The Brains!