E' l'istante catturato, contessa.

 E' il lato luminoso di Pink Moon. Dio sa quanto ne abbiam bisogno.

La recensione celebra l'album Pieces Of Driftwood di Maxine Funke per la sua dolcezza e la magia trasmessa da semplici accordi di chitarra. L'artista crea atmosfere intime e delicate che evocano ricordi di piccoli momenti musicali amati. L'album viene visto come una luce luminosa, capace di accompagnare e calmare, con riferimenti al famoso Pink Moon. È un invito a immergersi in un'esperienza musicale gentile e rassicurante. Ascolta Pieces Of Driftwood per un viaggio musicale intimo e dolce.

 "I Didn't Mean to Haunt You è una luminosa stella nel firmamento del moderno avant-pop."

 Danny Brown è "l'unica persona che potesse farlo", capace di interpretare con originalità 'house settling'.

Quadeca, ex YouTube creator, conferma con 'I Didn't Mean to Haunt You' la sua crescita artistica passando dall'emo-rap a un avant-pop ricercato. L'album è un concept che affronta temi delicati come il suicidio, equilibrando testi profondi e una produzione musicale variegata e sperimentale. Non manca qualche imperfezione giovanile ma nel complesso l'opera si distingue per originalità e maturità. Importante anche la collaborazione con Danny Brown che arricchisce il progetto. Scopri l'innovazione musicale di Quadeca e immergiti nel suo concept album unico.

 Una costruzione infinita di note musicali che non smette mai di salire, toccando ancora una volta vette elevatissime.

 Hanno ancora trionfato i Russian Circles! Uno dei miei vertici in Musica dell’anno.

Gnosis, l’ottavo album dei Russian Circles, conferma la band come pilastro del Post-Metal strumentale. Nato in lockdown e rifinito con Steve Albini e Kurt Ballou, l’album bilancia perfettamente basso, chitarra e batteria. Tra passaggi delicati e momenti di grande intensità sonora, tracce come Ó Braonáin e Betrayal evidenziano una forte potenza espressiva. Un lavoro compatto e di grande impatto, considerato uno dei vertici musicali dell’anno. Ascolta Gnosis per vivere un’esperienza sonora intensa e coinvolgente!

 «Un album di una bellezza disarmante, spartana e a volte pure commovente»

 «Se la prima cosa che mi fai venire in testa è 'Cazzo, ma è Hope?' un posto nel mio cuoricino te lo sei conquistato»

La recensione celebra l’album di King Hannah per la sua capacità di raccontare storie semplici e intime attraverso sonorità nostalgiche e autentiche. L’autrice paragona la voce di Hannah a quella di Hope Sandoval e apprezza la capacità del duo di recuperare emozioni e atmosfere di epoche passate. I brani sono descritti come intensi e coinvolgenti, ideali per chi ama la musica indie e psichedelica dai toni malinconici. Ascolta King Hannah e lasciati trasportare dalle sue atmosfere intime e nostalgiche.

 Four Tet inibisce tali sensazioni e ci fa (ri)vivere i giorni lunghi ed i colori decisi dell’Estate rendendola una stagione mentale.

 I migliori dischi sono quelli che funzionano anche quando lavi i piatti nel tuo bilocale e fuori non entra troppa luce perché lassù il cielo è parzialmente coperto.

La recensione riflette sul valore di Sixteen Oceans di Four Tet come colonna sonora del lockdown, capace di trasmettere calma e benessere psicologico attraverso paesaggi sonori liquidi e sperimentali. L'album si distingue per un tono meditativo e strumentale che invita alla riflessione e alla pace interiore. L'autore sottolinea l’importanza di avere una prospettiva diversa in tempi difficili, come quelli della pandemia, e come la musica di Kieran Hebden riesca a far vivere l’estate come uno stato mentale. Un lavoro che supera l'effetto malinconico per diventare un compagno di viaggio ideale nel quotidiano confinamento. Ascolta Sixteen Oceans per un’esperienza musicale rilassante e meditativa.

 Questo non è un disco di soul, ma di pop d’annata a cui Ron Aniello ha aggiunto di tutto, di più e soprattutto di troppo.

 Do I love you (Indeed I do), il pezzo migliore pieno di gioia dove spunta l’anima e tutti battiamo felici il piedino.

La recensione valuta l'ultimo album di Bruce Springsteen, 'Only the strong survive', come un disco soul con forti influenze pop d'annata. Pur apprezzando alcune interpretazioni vocali e duetti, il recensore critica la produzione eccessivamente pesante e la mancanza di anima in molte tracce. Il disco riceve un punteggio onesto di 6,5/10 ma non è paragonabile alle Seeger sessions. In conclusione, un lavoro discreto ma non memorabile. Ascolta l'album e scopri la nuova anima soul di Springsteen!

 Questa è una di quelle volte che leggendo i nomi non ci si può sbagliare, nomi-leggenda della techno più underground e violenta.

 Father Loves Us è uno dei loro manifesti più annichilenti, un assalto techno industriale grigio canna di fucile da perderci i neuroni.

La recensione celebra il nuovo lavoro 'Father Loves Us' degli British Murder Boys, costituito da due tracce di techno industriale intensa e precisa. Regis e Surgeon confermano la loro leggenda musicale con un suono spietato e chirurgico, che evoca atmosfere cupe e urbane tipiche di Birmingham. L'EP è descritto come un manifesto potente e annichilente della scena underground, capace di catturare l'ascoltatore con la sua brutalità controllata e la sua eccellente produzione. Ascolta ora Father Loves Us: un tuffo nel cuore oscuro della techno industriale.

 I Do Make Say Think non sono solo quel tipo di post-rock, etichetta che gli starebbe stretta.

 Se dovessi esprimere le vibes dell’album con una sola parola sarebbe 'leggerezza'.

La recensione di Stubborn Persistent Illusions di Do Make Say Think mette in luce un post-rock che va oltre i clichè del genere, con tracce dinamiche e avvolgenti. Le composizioni alternano momenti accesi e riflessivi, mantenendo viva l'attenzione. L'album del 2017 si distingue per un groove inaspettato e una leggerezza melodica che fa fluttuare l'ascoltatore. Un lavoro che valorizza la scena musicale canadese e la forte coesione tra i musicisti. Scopri il groove e la leggerezza del post-rock di Do Make Say Think!

 La cantina dei rospi è uno dei libri più significativi dello scrittore belga Thomas Owen.

 Siamo di fronte ad uno scrittore da recuperare assolutamente per chi ama un certo tipo di fantastico non anglosassone.

La cantina dei rospi di Thomas Owen è un'antologia fondamentale del fantastico belga, ricca di racconti che esplorano paura, esoterismo e ossessioni. Il libro si distingue per atmosfere cupe e storie cariche di simbolismi, come in "Polvere eri" e "15-12-38". Importante anche il legame con Jean Ray, 'Lovecraft europeo'. Un testo da riscoprire per gli amanti del fantastico non anglosassone. Scopri ora le inquietanti storie di Thomas Owen, un viaggio nel fantastico europeo da non perdere.

 Troviamo qui coinvolti anche alcuni personaggi carismatici della scena italiana rock e metal.

 Ottima e molto intensa la voce del cantante David Krieg, autore anche delle liriche a tinte oscure.

Shadows è il primo album ufficiale dei veterani doom metal ExpiatoriA, pubblicato dalla storica etichetta Black Widow. Il disco, ricco di atmosfere oscure e liriche intense, coinvolge ospiti di spicco come Diego Banchero e Freddy Delirio. I brani originali spaziano dal doom al dark-prog, conquistando gli appassionati del genere. La voce di David Krieg si impone potente e gotica, rendendo l'album un gioiello per gli amanti di sonorità cupe. Ascolta Shadows su Bandcamp e immergiti nell'oscurità sonora di ExpiatoriA!

 «Una piccola esplosione di entropia pura sul pianoforte da cui ogni cosa trae linfa e fondamento»

 «È semplicemente il saluto timido e sornione di un gigante che ha lasciato un segno indelebile sull’arte del piano solo»

L'album 'About Time' rappresenta l'ultimo lavoro di Paul Bley, tra i più grandi pianisti jazz, caratterizzato da un'improvvisazione pura e sincera. Il disco solo piano offre un viaggio introspettivo e lirico, senza compromessi, tra momenti di intensa bellezza e ironia. Il secondo brano è una libera rilettura malinconica di 'Pent Up House' di Sonny Rollins. Non è il punto migliore per iniziare con Bley, ma un saluto toccante di un gigante del jazz. Scopri l'improvvisazione pura di Paul Bley in About Time, un viaggio indimenticabile nel jazz.

 Per la band di Las Vegas, questo è a tutti gli effetti il nuovo punto zero, il lavoro dal quale riparte tutto.

 Quella musica che nelle sue mille sfaccettature aiuta a crescere, rialzarsi dopo essere caduti, diventare chi abbiamo sempre voluto essere.

La recensione esplora il valore profondo dell'album F8 dei Five Finger Death Punch, simbolo di rinascita e forza dopo difficoltà personali del vocalist Ivan Moody. Il disco unisce potenza e riflessione, svelando il lato umano dietro l'aggressività musicale. L'autore condanna stereotipi e pregiudizi verso il metal e celebra l'intensità emotiva di questo lavoro. Scopri il potere emotivo di F8, un album che parla di rinascita e forza interiore.

 Sabba può finalmente risplendere in tutto il suo fascino oscuro ed esoterico.

 Siamo di fronte ad un disco imperdibile per i collezionisti di prog italiano, una sorta di anello mancante che riscrive la storia.

Sabba di Fiamma Dallo Spirito è finalmente disponibile grazie alla Black Widow, a quasi 50 anni dalla registrazione originale del 1975. L'album rappresenta un seguito ideale di Tardo Pede in Magiam Versus degli Jacula, con atmosfere oscure, esoteriche e un forte richiamo alla cultura horror italiana anni '70. Ricco di momenti mistici e sonorità misteriose, è un disco imperdibile per gli appassionati di prog italiano e amanti delle sonorità occulte. La qualità audio è garantita dalle bobine originali, rendendo questa uscita un vero gioiello storico. Scopri ora Sabba, il capolavoro occulto del prog italiano!

 Per l’amor di Dio! No!

 Non giocavo da venticinque anni.

La novella degli Scacchi di Stefan Zweig è una potente metafora dello sfacelo europeo durante l'ascesa dei nazionalismi. Racconta l'incontro tra l'autore e il campione del mondo rozzo e monomaniaco Czentovič, e rivela la storia di un giocatore misterioso, prigioniero che sviluppa un'ossessione totale per il gioco. La narrazione intensa esplora passioni, follie e autodisciplina in modo vivido e coinvolgente. Scopri la novella che unisce passione e storia: leggila ora!

 Quattro pezzi spalmati su tredici malinconici minuti.

 Non so se abbia un valore artistico reale, ma son tredici minuti che funzionano.

La recensione descrive l'album 'Non è Nulla' come un breve viaggio sonoro di 13 minuti, caratterizzato da chitarre post rock e influenze elettroniche. L'autore apprezza l'atmosfera malinconica e l'efficacia emotiva del disco, pur riconoscendo la sua modestia e brevità. Un ascolto che funziona e lascia un'impressione intensa. Scopri l'atmosfera unica di 'Non è Nulla' e lasciati coinvolgere dal suo sound intenso.

 'L’ultima festa' è qualcosa di terribilmente permeato con il mio bisogno di musica.

 Un’atmosfera cupa, un suono che mi entra dentro esplode, riecheggia, sento fragore tremendo.

La recensione racconta un percorso personale nell'ascolto musicale, passando dalla radio all'era digitale dello streaming. L'autore esprime una forte nostalgia per la musica degli anni 80 e 90, criticando il panorama attuale. 'L'ultima festa' di Cosmo emerge come un brano capace di riaccendere emozioni e soddisfare il suo bisogno di musica, non solo i suoi gusti. Una traccia intensa che cattura e accompagna l'autore. Ascolta 'L'ultima festa' di Cosmo e lasciati catturare dall'emozione.

 Ogni tanto c’è qualcosa di inaspettato che succede, un’informazione che viene rivelata, o uno scambio di battute interessante che tengono alta l’attenzione sul mistero.

 La serie si fa desiderare, pretende la tua curiosità, cresce gradualmente, ma alla fine lo spettatore viene ripagato.

1899 è una serie TV creata dai registi di Dark che mescola mistero e suspense su una nave diretta in America. Nonostante un ritmo inizialmente lento, la trama si infittisce con continui colpi di scena e personaggi internazionali. La qualità tecnica è elevata, con scenografie e fotografia curate. La serie stimola la curiosità e il desiderio di discutere le sue enigmatiche tematiche. Scopri il mistero di 1899: immergiti nella serie e lasciati sorprendere!

 Il tema del cannibalismo è solo un pretesto per raccontare la fatica di crescere e trovare un posto nel mondo.

 I due protagonisti restano meno orribili di quanto si potrebbe immaginare, più pericolosi sono molti altri "normali" umani.

Bones and All di Luca Guadagnino utilizza il cannibalismo come pretesto per esplorare i travagli interiori di due giovani emarginati negli anni '80. Il film intreccia suspense psicologica e un road movie coinvolgente, puntando sull'intensità dei protagonisti Taylor Russell e Timothée Chalamet. Il regista evita l'horror eccessivo, privilegiando la dimensione drammatica e riflessiva di una difficile crescita. Un'opera che invita alla contemplazione e all'empatia con personaggi inquietanti ma profondamente umani. Scopri il viaggio drammatico e unico di Bones and All, un film capace di toccare temi profondi con grande intensità.

 Questo è, come pure i precedenti, un disco acerbo, ma sicuramente più curato nella struttura delle canzoni e negli arrangiamenti.

 Soccer Mommy oltre a cantare è anche una brava chitarrista, infatti gli arrangiamenti si basano quasi sempre su accordi di chitarra elettrica con overdrive.

Il terzo album di Soccer Mommy, Sometimes, Forever, mostra una crescita nell'organizzazione delle canzoni e negli arrangiamenti, pur mantenendo un tocco di giovinezza e di inesperienza. Tra sonorità lo-fi e chamber pop, l’album evoca forti sensazioni di nostalgia adolescenziale, grazie anche a testi personali e a un'atmosfera intima enfatizzata dalle chitarre elettriche e leggere sperimentazioni shoegaze. Ideale per chi cerca un ascolto genuino e malinconico. Ascolta Sometimes, Forever di Soccer Mommy e lasciati trasportare dalla nostalgia.

 Mike è tornato, con la sua poliedrica voce, con i proverbiali cambi di registro vocale nell'ambito del medesimo brano.

 Dave Lombardo è sempre una macchina infernale, con quella doppia cassa che regna incontrastata per buona parte del minutaggio.

La recensione elogia la nuova uscita di Dead Cross, sottolineando il ritorno in forma di Mike Patton e la prestazione impeccabile alla batteria di Dave Lombardo. Il disco viene definito un mix esplosivo di hardcore, punk, thrash e grind, caratterizzato da un suono massiccio e travolgente. Le tematiche e lo spirito critico rimangono forti e coerenti rispetto al primo album. Un lavoro apprezzato sia per tecnica che energia, con sottolineature di pezzi memorabili come 'Reign of Error'. Ascolta Dead Cross II e scopri il ritorno esplosivo di Patton e Lombardo!