Il disco fila via che è una meraviglia, si passa dalle tarantelle vere e proprie, a ballate più intimiste con testi molto efficaci che invitano alla riflessione.

 L'alchimia dei sette componenti raggiunge l'apice in un'atmosfera difficile da descrivere a parole su un mezzo così freddo come questo. Provare per credere!

Il secondo album dello Sabatum Quartet rappresenta un significativo passo avanti rispetto al debutto, con brani originali che uniscono sonorità popolari meridionali a una qualità sonora migliorata. La varietà di voci, i testi riflessivi e gli arrangiamenti raffinati rendono 'Esse Q' un lavoro coinvolgente. Da segnalare l'omaggio al poeta Vittorio Butera e la presenza di strumenti tradizionali che arricchiscono l'ascolto, consigliato anche nelle esibizioni live. Ascolta 'Esse Q' e vivi l'emozione unica dei Sabatum Quartet dal vivo!

 "Il secondo album è sempre il più difficile"

 "Questo è senz'altro un album più maturo e ragionato con il rischio però di perdere la freschezza e l'immediatezza che avevano fatto la fortuna del loro album di debutto."

Il secondo album dei The Vaccines, 'Come Of Age', mostra una maturità sonora con influenze rock più pesanti rispetto al debutto. La band si allontana dal punk iniziale, esplorando sonorità più varie e momenti più rilassati. Nonostante il coraggio, l’album rischia di perdere la freschezza e l’immediatezza che avevano caratterizzato il precedente disco. Ascolta Come Of Age e scopri l’evoluzione dei The Vaccines!

 Il sound di Jeff resta, comunque, sempre accattivante forse un po' più meditato del solito, con delle pause (che lui ama definire thinking me...) ed al contempo lirico, melodico e pastorale.

 Quello che per anni mi appariva come una sperimentazione di Jeff... è in realtà forse il vero spartiacque tra il Jeff Beck rock e quello rock-fusion di Blow by Blow e Wired.

La recensione esplora Rough and Ready, album del 1971 del secondo Jeff Beck Group, evidenziandone il cambiamento stilistico verso sonorità più jazzate e progressive rispetto ai lavori precedenti. L'autore apprezza la sperimentazione di Jeff Beck, la qualità del piano di Max Middleton e i contributi degli altri musicisti, definendo l'album un ponte fondamentale tra il rock tradizionale e il futuro fusion del chitarrista. La recensione è intrisa di un tono personale e nostalgico, suggerendo anche un senso di rimpianto per non aver visto il concerto live. Scopri l'evoluzione di Jeff Beck ascoltando Rough and Ready oggi stesso!

 Cesare, brutto bastardo, chi ti ha dato il permesso di sfondare la porta dei miei pensieri e delle mie paure che credevo ormai superate?

 Un cd che a mio parere offre qualche bello spunto, ma poi sempre la solita solfa.

La recensione offre un'analisi ironica e personale dell'album "La teoria dei colori" di Cesare Cremonini, riconoscendone pregi e limiti. Vengono commentate le canzoni con colori metaforici, evidenziando momenti di poesia e altre tracce meno riuscite. L'autore spera in una maturazione artistica dell'artista in futuro, pur riconoscendo la sua capacità narrativa e qualche spunto interessante nell'album. Scopri le sfumature emozionali del nuovo album di Cesare Cremonini, leggendo la recensione completa!

 La raccolta delle Mis-Teeq riesce ad addentrarsi perfettamente in quella che fu la brevissima produzione del trio, raccogliendone tutte le sfaccettature.

 È triste ascoltare compilations e greatest hits di artisti e gruppi già morti e defunti... resta comunque un mucchietto di belle canzoni.

La recensione offre uno sguardo nostalgico e appassionato sulla raccolta 'Mis-Teeq: Greatest Hits', che raccoglie i brani più significativi del trio britannico, in bilico tra R&B, hip-hop e pop britannico di inizio anni 2000. Nonostante la brevità della carriera, il gruppo ha lasciato tracce importanti nel panorama musicale europeo. L'album è una selezione efficace e variegata, capace di mostrare tutte le sfaccettature della band e i loro successi più celebri. Ascolta ora il meglio di Mis-Teeq e riscopri il pop britannico anni 2000!

 Butterfly, in particolar modo, è considerato dalla stessa autrice il personalissimo "magnum opus" della sua carriera.

 Eccovi, dunque, un buon lavoro soft-romantico-leggero-rilassante quanto basta, da sentire magari nelle ultime malinconiche giornate estive di vacanze finite.

La recensione analizza Butterfly, album simbolo di Mariah Carey, evidenziando la sua svolta verso un R&B più moderno e influenze hip hop, con una forte ispirazione agli anni '90. L'autore, pur mostrando riserve sulla personalità dell'artista, riconosce la qualità e l'importanza della produzione musicale. Butterfly emerge come un ponte che separa il passato pop orchestrale da un futuro più sofisticato, vibrante e personale. Scopri la svolta musicale di Mariah Carey con Butterfly, un classico anni '90 da ascoltare subito!

 Leave Your Sleep non è solo un album, ma un fitto lavoro di ricerca.

 Un disco gradevole, studiato dal punto di vista tematico e dell’esecuzione strumentale.

Leave Your Sleep è un album ambizioso di Natalie Merchant che raccoglie poesie e racconti per bambini di due secoli tra Inghilterra e America. Con influenze folk e jazz, l'opera coinvolge circa 130 musicisti e invita l'ascoltatore a un'esperienza completa e ricercata. Nonostante la certa difficoltà nel trovare le versioni, il disco si distingue per originalità e cura esecutiva. Scopri l'affascinante viaggio musicale di Natalie Merchant in Leave Your Sleep.

 Maxwell ci regala un debutto di gran classe con arrangiamenti complessi e immediati al tempo stesso e testi per nulla banali.

 Troviamo pezzi funkissimi come Sumthin’ Sumthin’ e Dancewitme, che ricordano in maniera originale, il miglior Prince.

La recensione esalta il debutto di Maxwell, 'Urban Hang Suite', come un capolavoro neo-soul degli anni '90, raffinato e ricco di groove. Vengono apprezzati gli arrangiamenti, la vocalità e l'originalità dell'album, sottolineando la sua posizione di rilievo nel panorama soul contemporaneo, soprattutto in un periodo dominato da sonorità differenti. Inoltre, si evidenziano i contributi di musicisti storici e l'influenza di artisti come Prince e Sade. Ascolta ora Urban Hang Suite e scopri il fascino senza tempo del neo-soul!

 Ogni canzone sfocia in un'altra e poi in un'altra ancora, e si rimane sempre sullo stesso pezzo.

 Una corsa a perdifiato alla ricerca della spiritualità più pura e combattiva.

La recensione celebra Puta's Fever dei Mano Negra come un capolavoro di patchanka, fusion di punk, reggae e influenze latinoamericane. L'album è un mix dinamico e perfetto, ricco di canzoni memorabili e straordinaria energia. L'urgenza espressiva e le variazioni ritmiche lo rendono un lavoro coinvolgente e senza tempi morti, vero punto alto della carriera della band. Ascolta ora Puta's Fever e immergiti nel suono unico dei Mano Negra!

 È un'ora di disgusto totale.

 Le urla, mai così sgraziate, di uno dei peggiori vocalist del genere.

La recensione giudica Ballbreaker come uno degli album peggiori degli AC/DC, evidenziando riff monotoni, una voce sgraziata e canzoni tutte simili. L'autore ritiene che la band abbia perso qualità da Back In Black in poi, puntando solo al guadagno economico. Vengono criticati brani come Hard As A Rock e Boogie Man, e l'album è definito noioso e poco ispirato fino all'ultimo minuto. Scopri perché Ballbreaker è considerato l'album più deludente di AC/DC.

 “Che suono ha una fiaba? ... Puntano dritto al cuore del pathos narrativo, t’incantano come dei vecchi carillon cigolanti.”

 “Tutto questo trasuda dai 31 brani... il suono di una fiaba.”

L'album 'It's Spooky' nasce dall'incontro di due artisti eterni Peter Pan, Jad Fair e Daniel Johnston, che danno vita a un'opera che mescola l'innocenza infantile con atmosfere cupe. I brani sono semplici e naïf, ma nascondono storie di dolore e inquietudine. È una celebrazione della creatività primordiale e dell'arte musicale fuori dalle convenzioni tecniche e intellettuali. Un lavoro che suona come una fiaba mai raccontata del tutto, dove luce e oscurità si intrecciano. Ascolta 'It's Spooky' e lasciati avvolgere da un universo sonoro unico e misterioso.

 "La voce ti tocca nel profondo, e la chitarra acustica crea una spirale di melodia malinconica e autunnale che incanta, fa sognare."

 "'There’s No Leaving Now' è il vero capolavoro, che ti culla con il suo pianoforte mentre abbracci il tuo amore, lasciando da parte tutti i problemi."

La recensione valorizza l'album 'There's No Leaving Now' di The Tallest Man On Earth per la sua capacità di trasmettere emozioni autentiche attraverso un folk puro e semplice. Brani come 'To Just Grow Away' e 'There's No Leaving Now' creano un’atmosfera di pace e malinconia, ideale per momenti di relax profondo. La voce di Kristian Matsson e la chitarra acustica sono gli elementi chiave che rendono questo disco un’esperienza sonora intensa e coinvolgente. Ascolta ora l’album 'There’s No Leaving Now' e lasciati trasportare dalle emozioni pure del folk.

 "I Muse hanno capito che la chitarra non ha futuro, vogliono fare cose diverse per dare un senso a un lavoro che non può essere solo al servizio degli ascoltatori."

 "Il finale ha quella epicità che dà finalmente senso a una canzone che sembra non decollare mai; tra acuti, seconde e terze voci, la canzone diventa di classe."

La recensione analizza il singolo Madness dei Muse, presentato come un equilibrio tra innovazione elettronica e la tradizione rock. Pur non convincendo del tutto, il brano rappresenta una svolta e uno sforzo coraggioso in un panorama musicale in evoluzione. Vengono sottolineati aspetti positivi come la performance vocale di Bellamy, e critiche verso elementi robotici e la parte della batteria. Nel complesso, un lavoro di qualità che stimola una riflessione sul futuro del rock. Ascolta Madness dei Muse e scopri la nuova frontiera del rock!

 È stato una sorpresa folgorante.

 Boo Radleys hanno classe, scrivono pezzi splendidi e questo album è un capolavoro dello shoegaze.

La recensione esalta 'Everything's Alright Forever' dei Boo Radleys come un capolavoro dello shoegaze anni '90. L'autore descrive le atmosfere eteree, i dettagli sonori unici e l'originalità delle tracce. Viene sottolineata la forte influenza di My Bloody Valentine ma anche la personalità distinta del gruppo. L'ascolto è descritto come un’esperienza immersiva e avvolgente. Ascolta subito 'Everything's Alright Forever' e immergiti nel miglior shoegaze anni ’90!

 Il buongiorno si vede dal mattino.

 Cantare la rappresentazione del DNA non è certo per tutti, ma qui non si sta parlando di uno qualsiasi.

Fetus è l'album d'esordio di Franco Battiato, un concept innovativo del 1972 che esplora la vita dalla nascita con arrangiamenti originali e generi fusi. La recensione celebra la creatività e il valore artistico dell'opera, sottolineando l'uso unico di suoni e testi, come la rappresentazione del DNA in Fenomenologia. Un capolavoro di sperimentazione e qualità, simbolo dell'avanguardia italiana. Scopri il capolavoro sperimentale di Battiato e immergiti nell'ascolto di Fetus!

 Folgorante! Ecco il termine più adatto a questa compilation.

 La ciliegina sulla torta è servita: il brano 'Tokai' di AntiAnti ft Samuel & Veronika, perfetto mix acustico ed elettronico.

La compilation 'INRI - La Nascita Vol.1' propone un viaggio musicale ricercato e originale grazie ai vari artisti coinvolti. Il disco si distingue per la qualità delle produzioni, la varietà sonora e testi profondi e ironici. Spiccano i contributi di Caparezza, Samuel Romano e altri protagonisti della scena indipendente italiana. Un album gratuito che dimostra come creatività e contenuti autentici possano convivere efficacemente. Ascolta ora 'INRI - La Nascita Vol.1' e lasciati sorprendere dalla scena indipendente italiana!

 Le campane suonano per voi, e suonano a morto e a battesimo allo stesso tempo.

 "Avatar", vera valanga di emozioni, vero pezzo spaccarotule, vero capolavoro, con finale da nocche bianche.

The Seer degli Swans è il culmine di trenta anni di evoluzione artistica di Michael Gira. L'album fonde atmosfere rituali, intensità emotiva e composizioni monumentali. Le tracce come "Avatar" e "The Apostate" definiscono uno standard altissimo nel post-rock contemporaneo. Un'esperienza sonora unica che combina catarsi e perdizione, lasciando un segno profondo nell'ascoltatore. Scopri l'epicità sonora di The Seer e immergiti nell'universo unico degli Swans!

 Per molta critica la fine artistica dei Rolling Stones coincide con l’uscita dal gruppo della chitarra sapiente di Mick Taylor.

 "Spanish/A Minor" nella sua lunga escursione sonora riprende il lato meno spontaneo del disco con un magistrale e fluido assolo di chitarra.

Il primo album solista di Mick Taylor, pubblicato nel 1979, mescola blues rock e influenze di rock progressivo. Diviso in due parti, il disco mostra sia la sua abilità chitarristica che la sperimentazione sonora con sintetizzatori. Nonostante il successo limitato, l’album è un lavoro valido, apprezzato da amanti di diversi generi musicali. La chitarra di Taylor si distingue in tracce come "Spanish/A Minor" e "Leather Jacket". Un gioiello da riscoprire per i fan e per gli appassionati di musica d’autore. Ascolta ora il debutto solista di Mick Taylor e riscopri un classico dimenticato.

 Questa quarta fatica di Jake Shears, Ana Matronic, Babydaddy & co. regala un po’ di sano e spensierato pop-dance venato di elettronica: equilibrato, frizzante, di buon gusto, senza eccessi.

 Se dovessi indicare ad un ipotetico extraterrestre una realtà del terzo millennio che si è posivamente distinta in ambito pop-dance non avrei dubbi a scegliere gli Scissor Sisters.

Magic Hour, quarto album degli Scissor Sisters, segna un ritorno positivo dopo una pausa meno apprezzata. L'album propone un pop-dance equilibrato, vario e di buon gusto, con brani che spaziano dalla dance all'intenso pop rock e ballate emozionanti. Il frontman Jake Shears dimostra classe e versatilità, mentre la band evita eccessi mantenendo un livello di qualità superiore alle proposte mainstream. Ascolta Magic Hour e scopri il pop-dance raffinato degli Scissor Sisters!

 "Un film sci-fi interiorizzato che ricorda il teorema della scimmie infinite."

 "Decide d'innamorarsi del ticchettio trasformandolo in musica, una metafora affascinante narrata dalla protagonista."

Another Earth di Mike Cahill è un film sci-fi low budget che esplora tematiche intime e metaforiche legate alla doppia Terra. Pur poco originale nell'idea di base, risulta efficace nella narrazione e nello sviluppo dei personaggi principali, con una colonna sonora degna di nota. Il film propone riflessioni sull'identità e il confronto con una realtà alternativa, con toni cupi e riflessivi. Tuttavia, non manca di ricordare pellicole simili più fortunati come Melancholia. Scopri un altro lato della fantascienza con Another Earth di Mike Cahill.