Se già nel primo disco pezzi il livello è assolutamente alto, ben al di sopra della media con svariate autentiche perle che fanno a tratti venire i brividi, è nelle tracce strumentali del secondo che la magia si fa definitiva, totale, reale. Where the railroad meets the sea, Camp fire: coyote country, Home, e la conclusiva, bellissima Upon this earth definiscono la portata di un capolavoro. Anticipando di molto tempo l'epoca delle grandi band che portarono le suggestioni e le sperimentazioni strumentali a nuovi livelli nel (post) rock. L'opera più ambiziosa e complessa del primo Sylvian, e, secondo me, una delle più affascinanti di quel periodo.
Un doppio disco da ascoltare e riascoltare per gustarne ogni aspetto, suonato in modo celestiale (con la chitarra di Fripp che si fa sentire nei pezzi più belli), e, chiaramente, cantato da una delle voci più belle del novecento.
- Bèl (02)
- Brü (00)
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