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io vorrei sapere come cazzo si fa ad amare il cinema e poi vedersi i film di PRIMA VISIONE scaricandoli da internet. Non voglio mettere in mezzo il lato legale dalla faccenda ma quello della bellezza dello schermo gigante, il fascino del cinemae questo è fortunatamente in parecchi appassionati, come dice eletto 1987, rimanne ancora vivo, altrimenti vedremmo supermercati e banche al posto delle sale cinematografiche. Detto questo vedo che poletti ancora una volta ciarla a vuoto dicendo "Poi il discorso sull'America fatto dai Coen è sempre lo stesso da dieci film a questa parte" significa che o il film non l'ha visto (come per il 70% delle volte in cui mette il becco) oppure non ci ha capito una mazza, perchè questo è un film molto diverso dallo stile ( e dal discorso) eccessivo dei Coen che invece qua sono legati alla scrittura gelida e secca, quasi estranea e lontana ai fatti di Mc Carthy, riproducendo visivamente questa scrittura con uno stile che poletti ingenuamente (da polletto) definisce "realizzato più con il cervello che con il cuore". Caro polletti, i Coen hanno fatto un film che negli anni a venire, quando sarai un vecchietto a leggere le critiche dei nipoti di Morandini e Mereghetti sul seggione a dondolo, sarà indicato come un classico.
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vai tollani che c'è da scandagliare a manetta nei meandri dell'epoca dell'assalto alla cultura, questo qui di Peel mi piace di più perchè è garage di quello con la Apple dove si sente di più l'influenza Fugs (per me di una importanza incomparabile nella storia della musica)e di Country Joe Mc Donald.Approfitto se mi consenti per segnalare un altro gruppo importantissimo (più nella forma estetico- rivoluzionaria che nella musica) nella zona di S.Francisco: i Charlatans che qui latita al contrario dell'omonimo gruppettino brit pop britannico recensito più volte su debaser. Ancora bravo per la proposta.
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porca miseria che gruppo, oggi si parla di stoner etc etc ma ricordo che quando uscì questo disco l'intenzione di Wynford e co. era di essere i nuovi Black oak arkansas o i grand funk railroad!Per me un brano come "Phill shovel" è la summa dei miei idoli, riffone alla Blue Cheer, voce doom alla Sabbath I e finalone con chitarra psychedelica/spaziale alla Hawkwind. Ditemi che cazzo si può desiderare di più dalla musica.
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come il fest anche io conosco solo Corsario Negro che mi è parso di una pesantezza ai limiti del ridicolo (...planeta solitarioooo... lucea noche e diaaaaa). Questo non l'ho sentito ma dubito fortemente
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per me Live in Europe non è inferiore a questo, anzi ci sono più affezionato, brani come "In your Town" e "Going to my hometown" mi fanno ancora saltare dalla sedia. Lui e un altro come Jeff Beck meriterebbero di essere appesi come poster proprio sulla testata del letto.
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poletti curati
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quando muffin man ti prendeva a calci in culo era un coglione patetico, adesso che dici che ti ha capito allora è diventato un sant'uomo...questo è poletti, il ciarlatano descritto da bjorky. manco l'Alberto Sordi di "Un eroe dei nostri tempi"
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Beh dopo un pò che bazzichi sto sito cominci a conoscere i tuoi polli tipo quello del commento 5, anche villagevoice se ci rimane lo farà, come ho fatto io e credo tu prima di me capitano
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certo capitano, il dibattito è quello che rende interessanti recensioni poco interessanti, ma vedo che sono pochi i recensori ad accettarlo quando il 90% dei commenti stronca una recensione. Se una non piace non vedo perchè chi commenta dovrebbe indorare la pillola con vabbè dai però( sempre rimanendo nei limiti della decenza dei termini ed espressioni usate)
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@villagevoice il tuo commento è inutile come la tua recensione di Dylan. Su debaser io ho visto delle signore recensioni che hanno "affrontato " dischi senza scrivere cose già lette e rifritte, anche molto meglio dei cosiddetti giornalisti esperti.Il fatto è che qui per il 99% si recensiscono dischi vecchi che parecchi debaseriani ormai hanno nel loro DNA e pertanto gli devi dire qualcosa di nuovo per farti apprezzare e non la solita tiritera che descrive ogni pezzo, cosa che potrebbe pure essere valida per un disco uscito ieri o stamattina, ma non per disconi impressi a fuoco nel condotto uditivo di ogni appassionato.