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scusa Contemplazione ma tra i miei (pochissimi in confronto a quelli rock) dischi jazz c'è pure un Chick Corea "Now he sings, Now he sobs" che si è offeso perchè non l'hai messo tra i pianistici "avvincenti"
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@bjorky! questa copertina sbiadisce al confronto di quella dello studio Hipgnosis fatta per Lovedrive...ricordi la coppia in auto con lui che ritrae la mano dal seno di lei con i fili di roba appiccicosa?
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al n.7 si intende la "mancanza" di una compattezza ideologica...sorry
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manco un mese fa abbiamo discusso dell' obelisco nero, che vogliamo fare... come Bill Murray in "Ricomincio daccapo"?
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Che non sarebbe cambiato niente era chiaro, l'avevo pure detto a Bartleboom ieri. Basti vedere che in prima pagina ci sono cinque recensioni di velluto grigio tra cui l'ennesima di Presence dei Led zeppelin dopo nemmeno un mese dall'ultima pubblicata proprio di quel disco...
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Questa recensione rappresenta quello che intendo per saper "maneggiare" la materia, cosa che purtroppo non avviene spesso su debaser. Forse il miglior disco di Ely che mi riporta ai libri di frontiera di Cormac McCarthy, qui è vero che è troppo rock per essere country e troppo country per essere rock. "Letter to Laredo" è splendido e gli sta alla pari ma forse troppo patinato ( e assolutamente non rock) nel suono, con una chitarra spagnola troppo presente ma bellissima. Grande personaggio, puro e appassionato.
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Forse il limite ( o il successo) del bel film che doveva essere del più rigoroso Germi è proprio l'abbondanza delle chiavi di lettura e di una compattezza ideologica che invece caratterizza "La Grande Abbuffata", film che gli è più vicino di quanto si possa pensare.
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Rivoli te possino... questo penso sia il primo film con un extraterrestre buono, il Messia venuto dallo spazio a salvarci e tu lo metti in mezzo ai politici cattivoni. Stavolta non la scampa come nel film.
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E la tua recensione fatta di corsa per non prendere il treno certamente non contribuirà a farli considerare di più. Affermare come fai tu " Musica sostanzialmente semplice e lineare dunque, salvata dal mestiere" significa aver completamente sbagliato band da recensire.Figurati che la prima facciata del disco è accostabile alla complessità jazz di Miles Davis per le progressioni sonore, i cambi improvvisi di ritmo e di accordi. E la parte "peggiore" del disco è la suite della title track, che in questo grande album (che per inciso mai restituirà la grandezza dal vivo dei Dead) sembra più un riempitivo nei confronti di pezzi straordinri come "Help on the way", "Franklin's Tower", la liquida "Crazy fingers", "King salomon Marbles". Imperdibili.
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e sì,stavolta stipe ci ha azzeccato.I quattro DEVONO essere antipatici perchè rappresentano i modelli dell'intellettuale o dell'uomo di successo e il punto cardine non è tanto la bulimia intesa metaforicamente come troppo volere(mangiare) porta al collasso (della società capitlistica). Ferreri sottintende, anni e anni prima delle odierne "invasioni barbariche", al collasso della cultura intesa come contrapposizione al dilagare del mondo cosidetto "civilizzato" che invade come un liquido blob.Alla assoluta vacuità delle loro esistenze e comportamenti borghesi i quattro sostituiscono la pienezza di comportamenti amimaleschi riassunti nel mangiare, cagare e copulare. Il messaggio come dice aje è quantomai attuale.