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....e hai ascoltato la stupenda cover che fanno di "Cortez the Killer" di Neil Young? Attento che questi ti fanno venire la voglia di farti crescere barba e capelli....
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Solo per aggiungere un paio di cose all'ottima recensione. A differenza di band come X e Gun Club, come del resto gia si evince dalla rece, i Blasters sono tesi ad un recupero della roots music tradizionale USA e quindi attenzione per chi non li conosce e pensa a qualcosa di simile ai gruppi di John Doe e Jeffrey Lee Pierce.Tra i migliori brani purtroppo non hai segnalato la splendida "Coloured Lights" scritta da John Mellencamp apposta per loro.Nei Blasters suonò per una paio di dischi anche il sassofonista Steve Berlin che poi passò ai Los Lobos.
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...aritanga!!! (espressione usata da Manfredi/stregone della tribù africana sulla portantina quando il cognato Sordi/industrialotto romano insiste a chiamarlo nello splendido "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare ....)
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beh poletti abbiamo due visioni opposte di cinema, a me ha fatto ragionare più la rappresentazione della natura "scioccante" fatta da Boorman in Deliverance piuttosto che quella intimista fatta da Milius in Un Mercoledì da leoni. Riguardo a Die Hard tieniti pure la sapienza registica e il serrato ritmo forsennato, ne ho visto abbastanza di film in cui il superuomo di turno spara con la destra e con la sinistra parla al telefono...In Deliverance tutto ha i crismi della perfezione unica : la regia, la fotografia, il montaggio, la prova degli attori, la musica, la storia, la tensione che ci attanaglia come potesse succedere a noi e non a Bruce Willis. Qualcuno cercherà di avvicinarsi a Deliverance ed è il bravo John Milius con il suo "I guerrieri della palude silenziosa". Ma Milius in tutti i suoi film arriva sempre secondo e con anni di ritardo.
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OPPPS..... intendevo dire il bravo Walter Hill, chiaramente....
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beh poletti abbiamo due visioni opposte di cinema, a me ha fatto ragionare più la rappresentazione della natura "scioccante" fatta da Boorman in Deliverance piuttosto che quella intimista fatta da Milius in Un Mercoledì da leoni. Riguardo a Die Hard tieniti pure la sapienza registica e il serrato ritmo forsennato, ne ho visto abbastanza di film in cui il superuomo di turno spara con la destra e con la sinistra parla al telefono...In Deliverance tutto ha i crismi della perfezione unica : la regia, la fotografia, il montaggio, la prova degli attori, la musica, la storia, la tensione che ci attanaglia come potesse succedere a noi e non a Bruce Willis. Qualcuno cercherà di avvicinarsi a Deliverance ed è il bravo John Milius con il suo "I guerrieri della palude silenziosa". Ma Milius in tutti i suoi film arriva sempre secondo e con anni di ritardo.
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Bella recensione. I Pentangle, come i bravissimi Fairport Convention coniugavano l'acid rock della california con la tradizione inglese, fecero una operazione analoga rivisitandola invece alla luce del blues e del jazz. Per me i Pentangle si fermano qui, dopo diventano di maniera.
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Poletti forse non ha capito che in questo come del resto Cane di Paglia è la violenza proveniente dall'UOMO COMUNE che disturba e per forza scandalizza, non dai supereroi come Bruce Willis... basti considerare che ha messo 4 a Trappola di cristallo e 3 a Deliverance. Ora: tutte le opinioni e i gusti sono rispettabili...ma cazzo, da uno che si reputa cinefilo questo significa agire alla Bertarelli o alla Cammarota, non è vero poletti? paragonarlo poi a "Un mercoledì da leoni" sotto il punto di vista della grandezza delle forze della natura è davvero di una puerilità cinematografica sconcertante, non era questo lo scopo di Boorman e nè del racconto di Dickey, credo che chiunque abbia visto il film l'abbia capito, tranne Poletti.
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allarga a 3 : è un delitto lasciare fuori "Fifth Dimension"
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non puoi romperci le ganasce in questo modo...Matt, avvisalo subito!