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@poletti: scusa.... ma grazie la minchia che il genere documentario con Flaherty e Dziga Vertov ha dato risultati superiori a questo........mica ci volevi tu a ricordarcelo
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se lo scopo della nostra esistenza futura sarà dare una risposta ai problemi di Corgan meglio staccare la spina
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Gillespie scrive Kill all hippies così come pure un disco intitolato Vanishing Point che è un film di richard sarafian (da me recensito) che è l'apoteosi dell'hippie, del diverso, del reietto, del doppio zero della società....e voi tutti a cascarci come dei cazzoni............
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John Huston si è sempre ritagliato una particina nei suoi film, lo ricordate ne "Il tesoro della sierra madre"? E' il turista che dà il dollaro a Bogart più di una volta...Nei film di altri lo ricordo nelle parte del capitano nel bel "Uomo bianco và col tuo dio" di Richard Sarafian. (nota pubblicitaria: del quale ho recensito Punto Zero)
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ma che volevi che per movimentare il filmetto il curculionide con la sigaretta ai lati della bocca sussurrasse allo stercorario-pianista "...play it again, Sam"? E' un documentario sulla micro natura fatto benissimo; la scena del temporale fa capire come in quel mondo ci sia uno tsunami al giorno
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ehm ...chiaramente è il contrario, colpirne cento per educarne uno.
magari proprio Stipe.
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cazzo bubi hai nominato Mink de Ville! te lo dico io cosa ha rappresentato dal punto di vista sociologico! Qualche settimana fa al Liri Blues festival il vecchio Willy ha tenuto in scacco il pubblico per oltre due ore con i migliori pezzi di sempre compresa una " Soul twist" invocata dal sottoscritto e perfino i ragazzi al chiosco delle birre alla spina alla fine del concerto erano in estasi. Molti di quelli che erano lì per caso (era gratis) hanno per forza notato la differenza con i pagliacci di quarta tabella di casa nostra...ecco cosa vuol dire Willy de Ville dal punto di vista sociologico...colpirne uno per educarne cento
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era il capitano Jacobi che dà a sam spade la statuetta del falcone. Affiderei il rifacimento del grande e dimenticato "Fat City" a Clint Eastwood
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di Walsh per me è notevole anche "Strada maestra" con Bogey e George Raft...Vuoi un consiglio su un noir recente strafatto di perdenti?"Cosa fare a Denver quando sei morto" il primo di Gary Fleder
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La morale di Huston è scomoda per i più giovani...questi vogliono tutti farsi re senza sapere che, come in tutti i film del grande vecchio, chi troppo vuole nulla stringe.
e poi che Huston sia sottovalutato lo dimostra il fatto che in una scala di valori da 1 a 10, poletti dà 10 a "una pallottola per Roy" e 9,5 a "Giungla d'asfalto", che secondo me resta il capostipite dei film incentrati NON sul grosso colpo ma sulla psicologia dei personaggi (perdenti e non vincenti alla Ocean's eleven, twelve, thirteen come vogliono i più giovani)