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mah! qua c'è gente che non ha mosso un dito per deplorare recensioni o commenti che inneggiavano all'uccisione o al cancro per musicisti e utenti ed ora insorgono perchè ritengono una mancanza di rispetto postare una ricetta come commento... A me quello che dà fastidio è che ci sono diversi utenti che strillano per la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non si accorgono della trave che hanno nel loro. Non è il caso di sfasciacarrozze è uno di quelli che ha sempre "aizzato" il cazzeggio soprattutto nelle sue recensioni, è il caso di altri che invitano nelle proprie recensioni (vere e proprie perla regalate a noi beduini ignoranti) a postare solo commenti inerenti alla musica e poi sono i primi a scassare la minchia in quelle degli altri, belle o brutte che siano.
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Little Bastard dovrebbe far riflettere, dalla musica c'è chi prende e chi dà, Mellencamp è uno che ha sempre dato senza prendere a mani basse come ad esempio uno Springsteen assecondando a volte le mode e i capricci del momento. Qualcuno dirà che forse ha meno talento ma io mi tengo stretti dischi straordinari come Lonesome Jubilee. Lui è rimasto nella sua "Small Town" a fare i dischi solo quando voleva mentre gli altri hanno girato il mondo incassando miliardi infilandosi dappertutto , ma il sound di Mellencamp e della sua straordinaria band (Aronoff lo ha creato lui)è qualcosa che è riconoscibilissimo la di là delle mode. Quattro solo perchè il 5 va a Lonesome Jubilee e a Scarecrow (ma anche l'ultimo Life Death Love and Freedom è stupendo)
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per me è un disco deludente assai dopo il bellissimo "Blacklisted" che era una sorta di murder ballads caviane al femminile e l'ottimo "Fox confessor..." che era un alt country di gran classe. Qua secondo me anche con la copertina fuorviante ha voluto tentare l'assalto alla fama ma questo disco suona piatto alle mie orecchie rispetto agli oscuri precedenti . Peccato perchè in passato è stata bravissima.
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dimenticavo...discone
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No grazie non ci vado, mi è bastato sentirli qualche anno fa (in una rassegna a Pompei credo) e fecero pur il classico napoletano "Catarì"....lassamo perde.
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Beh ma qua c'erano sparsi per il disco fior fiore di musicisti a supporto, Tony Levin, Brian Eno, Phil Collins...E' un disco molto fuori dalla norma frippiana che è riconoscibile per le sue sperimentazioni in un paio di brani solamente e forse il brano che più incarna i King Crimson del nuovo corso è NYCNY. Per il resto domina il pop soul in cui è campione uno splendido cantante come Hall come dimostra nella sofisticata "Why Was It So Easy" con gli assoli frippertronici a stranirla appena appena.
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Lo stesso pop nervoso in quel periodo lo facevano i Polyrock (ma i maestri erano stati i primi Talking Heads), che avevano lo stesso approccio minimalista e reiterato di costruzione dei brani. L'immagine della secchiata raffredante è giusta considerando che questi erano canadesi e che le Marte avevano un modo un pò freddo di cantare. Ma quando entra il sax in Echo Beach riscalda allo stesso modo della glaciale "Hiroshima mon amour" degli Ultravox con John Foxx (quelli con il ridicolo Midge Ure per me si possono pure buttare nel cesso e tirare lo sciacquone)
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...e i Game Theory? Il pop rock più delizioso alla Big Star è il loro. Riguardo Chilton è imperdibile il disco fatto in collaborazione con quegli altri due sublimati di Alan Vega e Ben Vaughn
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beh bubi qui si rischia di far passare Alex Chilton (complice anche la foto della copertina) per un rockabilly revivalista, ma Chilton è molto più complesso come ben dici tu (dal soul al r&b, allo scarno r'n'r di Memphis, senza dimenticare il power pop),ha pagato con gli interessi alla sfortuna il successo discografico dei Box Tops quando era appena sedicenne. Riguardo al rockabilly revival direi di non scordare i prime movers del movimento caduti nel dimenticatoio, Levi and the Rockats. Roba sevaggia che veniva dalla fresca lezione punk
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Dire che il miglior rockabilly revival è quello degli Stray Cats è come dire che il miglior punk è quello dei Green Day...E' la migliore raccolta su Chilton anche se si dovrebbe dire che ci sono almeno una mezza dozzina di brani tratti dagli album dei Big Star , che tra l'altro non avevano niente a che fare con il rckabilly, basta ascoltare canzoni pop immortali come "Kangaroo" e "Holocaust" (rifatte anche dal progetto della 4AD di Ivo Watt Russell - This Mortal Coil). Ma nei Big Star c'era pure il grande Chris Bell, e questa è un'altra storia. Gli Stray Cats .... ahahahaha! Gli dovrebbero pulire le scarpe ad Alex Chilton proprio come Moriero faceva a Ronaldo qundo segnava nel'Inter.