Voto:
Grazie ancora a tutti. Mi fa piacere notare come questo lavoro continui ad essere degnamente considerato dalla maggioranza di chi ha avuto la fortuna di assaporarne le prelibatissime note.
Voto:
Approfitto dei ringraziamenti ai commentatori per ribadire il cospicuo valore dell'opera in oggetto, spesso oscurata dall'ombra maestosa del debutto omonimo, ma per nulla inferiore a lui, nonostante un'identità ibrida e ben più ardua da inquadrare e comprendere a dovere. Nella mia classifica personale stanno spalla a spalla.
Voto:
Grazie Hetzer e Mr. Money. Non credo, in tutta sincerità, di meritare molti dei complimenti che vedo indirizzati al mio stile, ma appoggio totalmente quelli rivolti all'album, una delle vette assolute del jazz canterburyano.
Voto:
Grazie mille Peachtree e Hetzer. Il disco è indubbiamente avvolgente, il problema magari risiede sul fatto che tale varietà e fascino formale non penetra davvero nell’animo, ma si limita, appunto, ad abbracciarlo (senza neppure troppa convinzione aggiungerei). Il mio giudizio sui Soft Machine di Jenkins si è molto ridimensionato in questi anni poiché non riesco più ad ignorare una certa carenza di sostanza, che non sempre la perizia tecnica riesce adeguatamente ad occultare.
Voto:
Grazie a tutti. Molti, all’epoca dello scritto, sono stati capaci di vedere più lontano di me, che ancora mi dibattevo tra diverse metodologie di valutazione, in cerca di un’incongrua mediazione tra obiettività stilistica e soggettivismo emotivo. Solo da poco sono arrivato a comprendere che elevare questi tipo di dischi, rapportandoli alla vacuità della musica leggera popolare, non fa altro che svalutare i veri capolavori, i quali, come giustamente sottolineato dagli altri utenti, sono ben altri.
Voto:
Un lavoro italiano che, ancora una volta, esemplifica in maniera paradigmatica la scena dalla quale scaturisce. Fantasia e notevoli capacità compositive, trovate ingegnose, un cantato singolare ma (secondo me) tutt'altro che incisivo e dei testi visionari e piuttosto ampollosi. Valida e sentita la recensione.
Voto:
Quell'infausto giorno di Novembre credo mi si sia disconnesso il cervello dalla scatola cranica, altrimenti non si spiega il 4 riservato a cotanto concept. Non ho ancora ristabilito i collegamenti, poiché temo siano ormai del tutto bruciati, ma spero sia recuperabile almeno il buon senso necessario a rettificare tale vituperabile eresia.
Voto:
Grazie Jargon, accolgo con sollievo la tua opinione discordante, poiché essere sempre d'accordo con te rischiava di portarmi, a poco a poco, ad una massiccia crisi d'identità. Ammetto di aver assunto dei toni piuttosto caustici nella disamina, pur non arrivando a negare la sufficienza all’album, ma un'ora e un quarto di nostalgiche (quando non sterili) rimembranze è davvero troppo per me e finisce col logorarmi il sistema nervoso. Per quanto riguarda gli Spock's Beard chiedo anch'io ulteriori delucidazioni, poiché temo di non aver afferrato.
Voto:
Grazie ProgRock, ci troviamo d'accordo sul relativo valore del disco, anche se un gruppo dal nome così squallido (sottolineato da Iside), si meriterebbe quasi la stroncatura sistematica di ogni lavoro (di poco evitabile in riguardo alle ultime due uscite, ma necessaria per il misero debutto del '95). Canzoncine e filastrocche come quella in questione, non riesco proprio a digerirle, neppure quando Jimi Hendrix è addetto a sferzare la chitarra, perciò non posso fare altro che arrendermi su questo fronte...
Voto:
"Il Super-Concerto"... e non devo aggiungere altro (citando la tua pagina personale Deep-Frenk).
Utenti simili
starless1969

DeEtà: 6445

Dr.Adder

DeRango: 8,74

paloz

DeRango: 6,07

pier_paolo_farina

DeRango: 8,87

rajaz976

DeRango: 0,00

squonk

DeRango: 0,14

Jackline

DeRango: 0,00

DaveJonGilmour

DeRango: 1,09

OleEinar

DeRango: 11,30