El Oso è il terzo disco della band e, lo dico senza paura di essere smentito, di gran lunga il loro migliore.

 I sample di Degli Antoni sono praticamente pazzeschi, ogni secondo tira fuori un suono diverso e mai sentito prima.

La recensione celebra El Oso come il miglior disco dei Soul Coughing, sottolineandone l'unicità stilistica e la raffinata produzione sonora. L'album combina funk, jazz e krautrock in modo originale, con testi surreali e atmosfere oscure. Viene evidenziata anche l'impossibilità di replicare dal vivo la magia registrata. Un disco amato dal recensore per la sua complessità e freschezza sonora. Scopri il capolavoro di Soul Coughing e immergiti nel loro suono unico!

 "Questa volta mi sbilancio, e non potrebbe essere altrimenti."

 "Chi cerca i Nomadi 'classici' resterà deluso da questi suoni: questo è un disco che scorre leggero, forte nel ritmo, eppure che fa riflettere."

Questa recensione celebra l'album 'La settima onda' dei Nomadi come un importante traguardo post-Augusto. L'album fonde influenze folk e rock con arrangiamenti intensi e testi profondi, caratterizzato da una formazione eccellente. Viene apprezzata la duplice voce e il contributo di talentuosi musicisti, conferendo all'album un ritmo leggero ma riflessivo. Un disco che rappresenta uno dei momenti più maturi e autentici della band. Ascolta 'La settima onda' e riscopri i Nomadi dell'era post-Augusto!

 Mai sentito cantare così bene, così espressivo, con il cuore in mano.

 Un racconto che non è un racconto, sono solo quattro minuti di puro e ritrovato incanto.

La recensione celebra l'album From Langley Park to Memphis come opera di grande talento e dedizione, sebbene meno magica del suo leggendario predecessore, Steve McQueen. Paddy McAloon si dimostra espressivo e capace di emozionare, con contributi di artisti come Stevie Wonder e Pete Townshend. Pur apprezzandone la cura e il valore artistico, l'album manca di spontaneità e sincerità rispetto alle opere precedenti, risultando più costruito e artificiale. Un disco imperfetto ma ancora meritevole di attenzione e ascolto. Scopri l'incanto malinconico di Prefab Sprout, ascolta l'album ora!

 Tomorrow the Green Grass è quantomai il loro album 'inglese', e ancor di più 'beatlesiano'.

 Solo basso, batteria, chitarre e piano, qualche volta Hammond e soprattutto tanto cuore.

La recensione celebra 'Tomorrow the Green Grass' dei Jayhawks come un capolavoro folk-rock della prima metà degli anni Novanta, caratterizzato da armonie impeccabili e forti influenze beatlesiane. L'album segna il massimo della maturità artistica del gruppo, con sonorità essenziali e sincere che si distaccano dal rock più aggressivo dell’epoca. È l'ultimo disco con la formazione originaria prima dell’abbandono di Mark Olson, un punto alto irripetibile nella carriera della band. Scopri ora il capolavoro folk-rock dei Jayhawks e lasciati emozionare dalle loro armonie storiche!

 È stupendo ascoltare Robyn Hitchcock e Kimberley Rew che si divertono come due ragazzi alle prime armi.

 Un album da riscoprire, lontano dai cliché delle reunion costruite a tavolino.

Nextdoorland, il terzo album dei Soft Boys uscito dopo una lunga carriera, conferma la freschezza e l'energia della band. Pur distante dai loro lavori anni '80, il disco mescola rock travolgente con testi giocosi e nonsense, curando un sound elettrico vivace. La collaborazione tra Robyn Hitchcock e Kimberley Rew regala un'esperienza sonora che ricorda le cavalcate dei Television di inizio carriera. Un album da riscoprire e valorizzare tra le reunion di qualità. Ascolta Nextdoorland e riscopri il rock vintage dei Soft Boys!

 Nero come i deliri visionari dei Joy Division. O come l'inchiostro (mai simpatico) del fu Nick Cave.

 Outlaw Song, Alone and Forsaken, Hutterite Mile splendono di una luce nera e dolorosa, segnando il passo per i 16 Horse che da qui non torneranno più indietro.

La recensione celebra Folklore dei 16 Horsepower come un viaggio sonoro oscuro e intenso, ricco di riferimenti alla tradizione folk e country americana. L'album, senza brani singoli predominanti, si presenta come un concept album con arrangiamenti ricchi e atmosfere cupe. La voce di David Eugene Edwards è descritta come luciferina e tormentata, mentre i testi narrano storie di fatica, speranza e peccato. Un disco non immediato ma profondamente evocativo, destinato a un pubblico di appassionati. Ascolta Folklore per un'esperienza folk intensa e immersiva.

 Cultura da ballare quello che si proponeva all’epoca, una lunga pista da ballo su cui i nostri piedi sudaticci si asciugavano sui versi di The Word Girl.

 Possono andare insieme commerciale e raffinato? Ma sì che possono. Provate a non scuotere le chiappe su Perfect Way o Don’t Work That Hard.

La recensione celebra 'Cupid & Psyche 85' degli Scritti Politti come un capolavoro pop degli anni '80, raffinato e innovativo. Green Gartside unisce impegno politico e cultura con arrangiamenti futuristici e falsetto unico. Brani come 'Perfect Way' e 'The Word Girl' sono citati per il loro ritmo trascinante e significato profondo. Un'opera che sfida il tempo e rimane una pietra miliare del pop commerciale di qualità. Ascolta oggi stesso questo capolavoro pop intramontabile!

 Qui dentro c'è probabilmente il meglio del chitarrista angloscozzese.

 La chitarra maltrattata in un vulcano che ribolle sotto i colpi - ora schiaffi ora tiepide carezze - di Martyn.

Live At Leeds è un album dal vivo di John Martyn registrato nel 1975 che sintetizza al meglio il suo talento di chitarrista e cantante. L'album si distingue per l'intensità delle esecuzioni, l'interplay con il contrabbasso di Danny Thompson e il contributo speciale di Paul Kossoff. Un vero e proprio compendio del periodo più ispirato dell'artista, ricco di versioni intense e vocalità particolare. La riedizione del 2006 offre materiale aggiuntivo meno brillante, motivo per cui il focus rimane sull'album originale. Ascolta ora Live At Leeds per scoprire un classico nascosto di John Martyn!

 Ogni canzone sfocia in un'altra e poi in un'altra ancora, e si rimane sempre sullo stesso pezzo.

 Una corsa a perdifiato alla ricerca della spiritualità più pura e combattiva.

La recensione celebra Puta's Fever dei Mano Negra come un capolavoro di patchanka, fusion di punk, reggae e influenze latinoamericane. L'album è un mix dinamico e perfetto, ricco di canzoni memorabili e straordinaria energia. L'urgenza espressiva e le variazioni ritmiche lo rendono un lavoro coinvolgente e senza tempi morti, vero punto alto della carriera della band. Ascolta ora Puta's Fever e immergiti nel suono unico dei Mano Negra!

 "O ce l’hai o non ce l’hai" – il sentimento autentico del rock and roll.

 Roy Orbison, con una voce che sembra quella di un angelo bambino capitato lì per caso.

Class of '55 è un album celebrativo che riunisce quattro leggende del rock and roll: Carl Perkins, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison e Johnny Cash. Con una produzione raffinata di Chips Moman, riesce a modernizzare il suono degli anni ’50 con classe e vitalità. La voce angelica di Roy Orbison si distingue, mentre gli altri artisti dimostrano ancora la loro energia e talento. Un disco che trasmette un senso autentico di nostalgia e passione per la musica. Ascolta l’album e lasciati trasportare dalla magia delle leggende del rock!

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