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 Quel che proprio non capisco è come mai i Catherine Wheel, band fin lì fondamentalmente shoegaze, avessero a quel tempo compiuto anch’essi questo passo deciso verso sonorità tanto radiofoniche.

 Probabilmente, forse uscito nel '92, sarebbe stato un lavoro all’altezza delle pietre miliari del (sotto-)genere, ma nel 1995 era già perso nella centrifuga del grunge.

La recensione analizza l'album 'Happy Days' dei Catherine Wheel, evidenziando il passaggio della band dal shoegaze al grunge radiofonico nel 1995. Pur riconoscendo la perizia e l'ispirazione, si sottolinea la scelta discutibile di abbandonare uno stile originale in favore di sonorità più commerciali e derivativi. L'album risente del contesto musicale dell'epoca, dominato da grunge e britpop, ma manca di un'identità forte rispetto ai concorrenti più noti. Scopri la storia dietro Happy Days e l'evoluzione dei Catherine Wheel!

 Questo live, ultimo capitolo della breve storia degli Arid, è semplicemente uno dei migliori unplugged della musica recente.

 Quando i ritornelli sono epici, in assenza di chitarroni elettrici e tastiere orchestrali, l’epicità la fornisce lui e lui soltanto.

Il live degli Arid è un eccellente esempio di unplugged che valorizza il loro rock romantico e melodico. Jasper Steverlinck offre una performance vocale intensa e coinvolgente, accompagnata da arrangiamenti acustici raffinati. La recensione evidenzia la varietà stilistica e l’originalità dei brani, rendendo questo album dal vivo imperdibile per gli appassionati di musica autentica e sentimentale. Un’esperienza sonora che lascia il segno. Non perdere questo capolavoro unplugged: ascolta Arid Live ora!

 La gente voleva Keanu, voleva vedere il tormentato surfista Johnny Utah sul palco, voleva fotografare il piccolo Buddha mentre suonava il basso.

 Oggi che Reeves ha quarant’anni suonati, chi, ammesso che vi sia, volesse ascoltare dell’autentico rock alternativo prodotto dopo il grunge, può mettere le mani e gustarsi questi “Quattro Formaggi” e questa band, chiamata Dogstar. Un gruppo credibile.

La recensione esamina il Quattro Formaggi EP dei Dogstar, band post-grunge guidata da Keanu Reeves e Bret Domrose. Nonostante la sovraesposizione mediatica legata all’attore, la musica si rivela autentico rock alternativo di qualità, meritevole di attenzione. La band rappresenta una gemma nascosta della scena musicale anni ’90, tra grunge e post-grunge, con sonorità sincere e credibili. Ascolta il Quattro Formaggi EP dei Dogstar e riscopri il vero rock post-grunge anni '90!

 "Fosse stato un disco di jazz rock come per la titletrack, '2nd Wind' sarebbe stato un altro capolavoro... Ma così non fu."

 "Visto che ormai il vento è cambiato, e vuoi o non vuoi sei divenuto un artista di culto (nel senso che vendi poco?), perché non provare ad osare un po' di più?"

La recensione analizza 2nd Wind di Todd Rundgren come un album di qualità superiore alle ultime prove ma privo di innovazioni. Il disco spazia tra soul pop, musical e rock opera, con brani validi ma anche momenti noiosi e poco ispirati. Si nota una certa nostalgia per gli anni Settanta e una ricerca artistica ancora non pienamente realizzata. Il recensore invita Rundgren a osare maggiormente nei lavori futuri. Scopri le sfumature di Todd Rundgren e immergiti in 2nd Wind oggi stesso!

 Un'etichetta, quella di band di rock celtico, che a mio parere sta stretta ad una band come questa che ha prodotto tanta new wave delicatissima.

 Questi pseudo-rockers celtici servono ancora la tipica 'Belfast Child song' 'Wild Mountain Thyme'... ma consiglio di riscoprire il gruppo per la bravura del suo dues ex machina.

La recensione analizza l'album del 1995 'So Be It' dei The Silencers, una band che si muove nel filone del rock celtico anni '90 arricchito da influenze new wave e pop. Jimme O'Neill, leader del gruppo, dimostra una capacità compositiva raffinata, combinando riff di chitarra distintivi con atmosfere folk e melodie delicate. Nonostante la band non abbia avuto un grande successo commerciale, il disco merita di essere riscoperto per la sua originalità e qualità sonora. Riscopri So Be It e lasciati trasportare dal fascino del rock celtico anni '90.

 "Seconds Of Pleasure non è il miglior disco dei Silencers, ma è senza dubbio il più facile."

 "Piegare le 'radici' e smussare le influenze più marcate, per un listening più agevole e una maggiore attinenza ai tempi."

Seconds Of Pleasure segna una lieve evoluzione stilistica per i Silencers, che ammorbidiscono le influenze celtiche e si aprono a sonorità più accessibili. Tra suggestioni folk, blues e new wave, il disco propone brani melodici e piacevoli, anche se non raggiunge le vette dei precedenti lavori. È un album di ottimo livello adatto a chi cerca un ascolto più immediato e godibile. Scopri il sound unico e melodico dei Silencers con Seconds Of Pleasure!

 Un autore che sembra capace di ogni ben di Dio, e che sceglie di lavorare pressoché esclusivamente di cuore (ballads) e testa (esperimenti).

 For The Beauty Of Wynona è un disco tutt’altro che infelice, e che sale di ascolto in ascolto, seducendo lentamente.

For The Beauty Of Wynona mostra Daniel Lanois come un cantautore sofisticato che bilancia ballate emotive e innovazioni sonore. L'album, pur non superando completamente il debutto Arcadie, evidenzia una crescita e maturità che si apprezzano a ogni ascolto. Lanois si conferma abile compositore pop-root, offrendo un equilibrio tra tradizione e sperimentazione. Un lavoro che seduce lentamente e che valorizza la sua poliedricità artistica. Scopri l'equilibrio tra tradizione e innovazione di Lanois in questo album unico!

 "The Silencers, più che una band, è un marchio appartenente all'enigmatica faccia di Jimme O'Neill."

 "Un bel disco davvero, ricco di momenti di alta ispirazione, degno d'esser posizionato tra gli imperdibili."

Dance To The Holy Man dei The Silencers è un album del 1991 che miscela new wave, rock celtico e blues con atmosfere profonde e suggestive. Jimme O'Neill guida la band con un sound distintivo che richiama epoche passate ma resta originale. Il disco offre brani di grande ispirazione e una forte identità musicale, perfetto per chi ama la musica anni '80 e sonorità celtiche. Alcune tracce spiccano per l'intensità emotiva e l’eleganza del songwriting. Scopri il fascino unico di The Silencers con Dance To The Holy Man.

 Non c'è niente da capire di Baccini Francesco, e questo è il suo bello.

 In fondo, tutti i pagliacci hanno, dipinta sotto l’occhio, una lacrima.

La recensione analizza l'album 'Nudo' di Francesco Baccini, evidenziando il passaggio da un ironico chansonnier a un artista più introspettivo e malinconico. Alcuni brani mostrano la sua maturazione, con atmosfere genuine e riflessioni personali. Pur con difetti e scelte discutibili, l’album contiene momenti di grande intensità e autenticità. Il pubblico, abituato all’ironia, ha faticato a comprendere appieno questa nuova veste. Ascolta 'Nudo' e scopri l’intensa poesia di Francesco Baccini.

 Il produttore, per essere incisivo, secondo me dovrebbe già aver dimostrato... di potersi permettere "sul campo" di dire e fare ciò che dice e fa.

 Il tutto ha un effetto molto accattivante, molto "saggio di bravura"; ha un ritmo blando come una partita di tennis per "esibizione", ed è privo d’anima.

Shine segna il ritorno solista di Daniel Lanois dopo un lungo silenzio, mostrando una raffinata miscela di country e pop-rock. Pur evidenziando grande maestria e collaborazioni di rilievo, l'album risulta distante e privo di anima. La recensione mette in discussione il valore intuitivo dell'artista come solista rispetto al suo storico ruolo di produttore di successo. Scopri Shine di Daniel Lanois e immergiti in un country-rock raffinato e riflessivo.

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