A Fine Day to Exit è il capolavoro perduto degli Anathema.

 The Optimist resta un disco in gran parte mediocre, tiepido, le cui tinte “oscure” rappresentano solo un pretesto per riproporre le solite idee a vuoto.

La recensione analizza 'The Optimist' degli Anathema come un tentativo di seguito concettuale a 'A Fine Day To Exit' che non riesce a emergere. Pur con alcuni momenti positivi, l'album soffre di melodie deboli, testi evanescenti e un generale senso di ripetitività. La performance vocale è meno incisiva rispetto al passato e l'intero progetto appare mediocre e poco ispirato. L'autore nutre nostalgie verso l'opera precedente, lamentandosi di aspettative deluse. Scopri se 'The Optimist' degli Anathema merita il tuo ascolto e leggi la recensione completa!

 Prédatuers appare come il tipico album interlocutorio, affascinante per gli intenti ma con la messa a fuoco ancora tutta da aggiustare.

 I risultati sono interessanti ma alterni, si percepisce la timidezza di chi non ha ancora familiarizzato del tutto con la nuova forma.

Il terzo album dei Les Discrets, Prédatuers, rappresenta un lavoro affascinante ma ancora incerto. Il progetto si allontana dal post-black e shoegaze verso influenze trip-hop e darkwave, con un'interessante ma timida messa a fuoco sonora. Nonostante alcuni passaggi coinvolgenti, l'album si rivela alterno e interlocutorio, lasciando dubbi sul futuro del progetto guidato da Fursy Teyssier. Scopri le sfumature di Prédatuers e vivi l'evoluzione musicale di Les Discrets!

 La comunicazione stessa è per definizione uno strumento ambiguo, certo in grado di unire, ma troppo spesso causa di incomprensioni e muri invalicabili.

 Tarkovskij antepone la 'logica soggettiva' alla 'logica del soggetto': i suoi film sono più quadri in movimento o poesia che narrazioni tout court.

Nostalghia di Tarkovskij, pur oscurato da altri capolavori dell’autore, si distingue come un’opera intima e riflessiva. Il film esplora la nostalgia come sofferenza della lontananza e riflette sull'incapacità del linguaggio di unire completamente. Attraverso la figura del poeta Gorchakov e ambientazioni suggestive, Tarkovskij restituisce un racconto visivo sospeso tra sogno e realtà, celebrando l’imperfezione e la fragilità umana. Scopri Nostalghia e lasciati trasportare dalla poesia visiva di Tarkovskij.

 Il verbo degli Evangelisti corteggia l'abominio, sfida la logica senza indulgere né offrire appigli di sorta.

 Writhes in the Murk ribolle, striscia, si contorce; le sue forme si liquefano assumendo di volta in volta aspetti aberranti, indecifrabili.

La recensione descrive Writhes in the Murk degli Ævangelist come un'opera estrema e oscillante tra death metal corrotto, ambient oscuro e sperimentazioni sonore sorprendenti. La disumanità e l'atmosfera opprimente guidano l'ascoltatore in un viaggio che sfida ogni logica musicale. La produzione aggressiva e la presenza di elementi insoliti come il sax contribuiscono a creare un'esperienza unica e disturbante, finalizzata a evocare abissi interiori inquietanti. Un disco per chi cerca metal avanguardistico e ipnotico. Scopri l'abisso sonoro di Ævangelist e immergiti nelle sue atmosfere estreme.

 "Un'immersione totale che lascia in bilico estasi mistica e masochismo aurale."

 "Dolore e godimento, estasi e tormento, assoluta devozione e immane presa di culo."

La recensione analizza Enthrall to the Void of Bliss, l'album del duo Ævangelist, caratterizzato da un sound estremo e difficile da incasellare. Tra cacofonia, ipnotiche ripetizioni e momenti intensamente rituali, il disco rappresenta un'evoluzione dalla violenza classica verso una dose maggiore di visionarietà e dispersione sonora. Pur non convenzionale, l'opera cattura chi accetta la sfida di un ascolto immersivo e totale, confermando la personalità unica del gruppo nel panorama metal d'avanguardia. Scopri l'esperienza sonora unica degli Ævangelist, se sei pronto a superare i confini del metal tradizionale.

 Ascoltare Triadic Memories, per me, è come alzare lo sguardo al cielo notturno, e scrutare una volta celeste priva di stelle che mi dicano chi sono o chi potrei essere.

 Il tocco delicato e asettico della pianista, con l’aiuto del pedale di risonanza e soprattutto di una devozione ritualistica, ci cala lentamente in questo oceano buio, piatto, fantasmatico.

La recensione esplora l'opera Triadic Memories di Morton Feldman attraverso una lente personale e meditativa, evidenziando la sua complessità e la capacità di evocare emozioni indirette. La performance di Aki Takahashi è apprezzata per il suo tocco delicato e la resa della risonanza. Il brano, caratterizzato dall'assenza di strutture tradizionali e dal prolungato tempo di esecuzione, sfida la percezione del tempo e dell'emotività, offrendo un'esperienza sonora unica. Scopri il mistero di Triadic Memories e lasciati trasportare oltre il tempo.

 «Codex Obscura Nomina suona già come un nuovo appetitosissimo gourmet dedicato a chi si pasce di oscurità e virulenza.»

 «Siamo alle prese con un black metal zanzaroso e sfilacciato... una chicca per soli aficionados che non temono di rimanere disorientati (o annoiati, o irritati) ai primi ascolti.»

La recensione analizza lo split album 'Codex Obscura Nomina' di Blut Aus Nord e Ævangelist, evidenziando l'alto livello di sperimentazione sonora e le atmosfere oscure, ma anche alcune criticità nella struttura e nella coesione complessiva. La proposta risulta qualitativamente valida ma non pienamente soddisfacente, con Ævangelist meno ispirati rispetto a lavori precedenti. L'opera è consigliata agli appassionati di metal sperimentale e sonorità estreme. Entrambi i progetti sono attesi con nuovi lavori in arrivo. Scopri l'oscurità di Blut Aus Nord e Ævangelist con questo album imperdibile.

 Triangle, un album che avrebbe tutte le carte in regola per provocare priapismi imponenti e polluzioni notturne agli estimatori del post-black più sofisticato.

 Il terzo disco, più degli altri, merita di essere ascoltato come se fosse un brano unico, abbandonandosi del tutto allo scorrere di suoni, silenzi, battiti e respiri.

Triangle è il terzo album degli svizzeri Schammasch, un ambizioso triplo concept album che esplora la trasformazione dello spirito dopo la morte tramite un viaggio musicale e sonoro. Dal post-black metal più tradizionale del primo disco alle scelte sperimentali e rarefatte del terzo, l’album dimostra tecnica, coerenza e una forte carica emotiva. Un lavoro complesso, coraggioso e di alta qualità, tra le migliori uscite del 2016 nel metal contemporaneo. Scopri il viaggio musicale e spirituale di Schammasch con Triangle, un capolavoro del post-black metal.

 Ogni cosa è tornata al suo posto come per magia: è chiaro che Renkse e Nyström stavano solo guadagnando tempo per riordinare le idee.

 I Katatonia si sono appena avventurati nel reame prog-metal, e suonano molto meglio dei vari Opeth o Dream Theater.

The Fall of Hearts rappresenta il riscatto artistico dei Katatonia dopo anni di incertezze e defezioni. L'album si distingue per una scrittura matura e versatile, capace di spaziare tra ballate acustiche, riff potenti e influenze progressive. L'interpretazione di Jonas Renkse rimane il fulcro emotivo, mentre la nuova formazione regala una freschezza tecnica apprezzata. Un disco completo e robusto che conferma la band svedese come un riferimento nel metal. Ascolta The Fall of Hearts, il ritorno trionfale dei Katatonia!

 Questo film sta guardando proprio te, spettatore.

 Non è una parabola ecologista, ma un percorso di rinascita.

Syndromes and a Century di Apichatpong Weerasethakul è un film onirico che intreccia memoria e modernità in due metà contrastanti. La pellicola richiede attenzione e partecipazione attiva dello spettatore, offrendo un'esperienza soggettiva e metacinematografica. Tra natura, spiritualità e asettica modernità emergono riflessioni sul potere curativo del cinema. Il finale celebra la rinascita, invitando a una nuova visione del mondo e di sé. Scopri un cinema che cura l'anima: guarda Syndromes and a Century!

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