"Ladies and Gentlemen, Fella Americans, Lady Americans... This is James Brown, I wanna talk to You about one of our most deadly killers in the country today..."

 "Adoro talmente questo brano, che posso alzarmi dal divano e rimettere il 45 giri da capo anche una decina di volte di seguito."

La recensione celebra 'King Heroin' di James Brown come un brano funk-soul del 1972, un intenso atto di denuncia contro la diffusione dell'eroina e il suo impatto sulle fasce più povere della società. Il pezzo si distingue per la sua base musicale ipnotica e il sermone in rima di Brown, che rende il messaggio ancora più potente. Il brano è considerato un classico imperdibile, presente in raccolte e live storici. Ascolta 'King Heroin' e scopri il potente messaggio di James Brown.

 Spolpati e ridotti all'osso. Carne da cannone. Cani neri che si contendono gli ultimi brandelli.

 Di tutti i veri amori, non è meglio il ricordo?

La recensione analizza le Personal Mixes di Martin Hannett dei Joy Division, evidenziando il valore artistico e la complessità emotiva dietro le registrazioni imperfette. Sebbene l'autore riconosca la grandezza del lavoro di Hannett e della band, critica la commercializzazione postuma e la scarnezza di alcuni contenuti. L'opera viene vista come un ricordo affascinante ma freddo, destinato soprattutto agli appassionati più ossessivi. Scopri le sfumature nascoste dei Joy Division con le personal mix di Hannett!

 I ragazzi mi hanno regalato il miglior concerto a cui ho assistito quest’anno.

 Vittoria macina rullante e piatti e pone le fondamenta del giardino del suono.

La recensione racconta con entusiasmo il concerto dei Massimo Volume tenutosi a Verona nel 2008, sottolineando la straordinaria qualità musicale e il coinvolgimento emotivo. L'autore evidenzia gli assoli di chitarra di Egle Sommacal e il potente lavoro ritmico di Vittoria Burattini, oltre a una scaletta rappresentativa della loro produzione. Nonostante fosse una reunion, il gruppo dimostra ancora vitalità e una classicità musicale senza tempo. Scopri il fascino unico dei Massimo Volume nel loro live storico a Verona!

 Le prime quattro canzoni sono di una bellezza più che rara.

 Tra i primi a credere che per fare gli alternativi non è necessario anche fare un gran fracasso.

La recensione riscopre The Texas Instruments e il loro album 'Sun Tunnels', un gioiello alternative rock degli anni '80 spesso ignorato. Il disco unisce punk e folk con influenze di Dylan e Minutemen, esaltando la scrittura e la produzione di Spot. Un invito a valorizzare un gruppo quasi dimenticato che anticipò molte tendenze alternative. Riscopri 'Sun Tunnels' e lasciati trasportare dal vero alt-rock anni '80!

 Non si può non rimanere incantati, a tanti anni di distanza, davanti a codesta raccolta di piccole delizie.

 Mettete il disco sul piatto un sabato mattina, e tutto vi sembrerà più lieto.

La recensione esalta Wilder dei The Teardrop Explodes come una raccolta di melodie dolci e psichedeliche, figlie della scena pop londinese anni '80. Sebbene non sia il capolavoro di Julian Cope, l'album incanta con atmosfere brillanti e ballate ben calibrate, tra influssi Beatlesiani e sperimentazioni leggere. Un viaggio nostalgico che invita a riscoprire il fascino della musica di Liverpool e dei suoi protagonisti. Ascolta Wilder e lasciati avvolgere dalla dolcezza psichedelica degli anni '80!

 Gli angoli sono stati smussati, le paranoie bruciate. Rimane la voce, e non trovo nessun aggettivo che non sia scontato, bellissima.

 Dieci gioiellini pop, di quelli che la maggior parte dei gruppi commetterebbe un omicidio di massa per avere tutti sullo stesso album.

La recensione riflette con nostalgia e apprezzamento su Forever Now dei Psychedelic Furs, un album pop anni ’80 arricchito dalla produzione di Todd Rundgren. Pur distante dal sound più oscuro dei primi dischi, si apprezza la bellezza vocale e i 10 brani che ancora oggi risultano coinvolgenti. Viene sottolineato l’impatto duraturo della musica e la scelta produttiva che ha smussato gli angoli duri della band, senza perdere in qualità. Scopri il fascino intramontabile di Forever Now e lasciati conquistare dal pop anni ’80 dei Psychedelic Furs!

 La copertina mi sembra ben raffiguri il suono della band, che è in qualche modo sfuocato e destrutturato, un paesaggio visto in lontananza.

 Spesso mi è infatti capitato di rimettere, appena terminato, il disco dall'inizio.

Rein Sanction, trio di Jacksonville formato alla fine degli anni '80, ha realizzato con Broc's Cabin un album unico nella scena Seattle-Sub Pop, lontano dal tipico fuzz. La produzione di Mark Kramer e la chitarra ispirata a Hendrix creano un mix psichedelico e punk, con brani brevi ma intensi. L'album, pur sottovalutato, affascina per la sua atmosfera sfuggente che invita più ascolti. Da segnalare la traccia Sideways Down per il suo giro d'accordi coinvolgente. Scopri ora l'affascinante mondo sonoro di Rein Sanction con Broc's Cabin!

 "Batcat è un tour de force nei meandri dell'inconscio."

 "Il resto del disco gira ininterrottamente sul mio piatto da quando l'ho comprato."

La recensione esalta il sesto album di Mogwai, apprezzandone le atmosfere coinvolgenti e le chitarre sature. Pur criticando la copertina e una traccia poco riuscita, si riconosce al disco una forte coerenza e una carica emotiva intensa, ideale per gli amanti della band. Viene suggerito anche un percorso di ascolto per i nuovi fan. Scopri le atmosfere uniche di Mogwai con The Hawk Is Howling, un album imperdibile per gli amanti del post-rock.

 «Dall'iniziale 'Birdbrain', che ha uno dei migliori riff di alternative rock di tutti i '90.»

 «Musica onesta, sincera e con attitudine. E nei magri tempi odierni, un po' di nostalgia sovviene.»

La recensione riflette con nostalgia e rispetto su 'Birdbrain', il secondo album dei Buffalo Tom prodotto da J. Mascis. Un disco di alternative rock anni '90 con melodie intense e riff memorabili. Pur soffrendo qualche confronto con Dinosaur Jr., la scrittura di Bill Janowitz si distingue per talento e sincerità. Consigliato agli amanti del rock d'atmosfera e a chi vuole scoprire un gruppo sottovalutato. Scopri il sound autentico dei Buffalo Tom con 'Birdbrain', un classico imperdibile!

 LLDCE spazza via, in un colpo solo, due decadi di canzone d'autore italiana, morta e sepolta.

 Finalmente qualcuno riesce, anche in Italia, a fare il cantautore con lo spirito di un punk.

La recensione racconta il concerto di Vasco Brondi, alias Le Luci Della Centrale Elettrica, evidenziandone la capacità di unire la tradizione della canzone d'autore italiana con un approccio punk e diretto. Il live, pur breve, colpisce per autenticità e intensità, con un pubblico ammirato e coinvolto. L'autore lo definisce un erede degno di una grande tradizione italiana e una speranza per un nuovo inizio musicale. Scopri il nuovo volto del cantautorato italiano con Le Luci Della Centrale Elettrica!

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