Questa è una foto che tocca il cuore. Almeno a chi è particolarmente sensibile.

 Capa scatta e trova l’anima.

La recensione analizza la fotografia di Robert Capa scattata nel 1948 a Sha’ar Ha’alilayah, che documenta l’esodo degli arabi palestinesi durante la guerra d’indipendenza israeliana. Il testo evidenzia il forte impatto emotivo dell’immagine, descrivendo i dettagli di una madre e del suo bambino in fuga. L’autore sottolinea l’umanità e la sofferenza racchiuse nello scatto, permettendo di percepire la tensione storica e personale di quel momento. Scopri la potenza emotiva e storica del reportage di Robert Capa su DeBaser.

 In questa foto tracima una splendida tenerezza.

 Un padre che si appoggia a un figlio sconosciuto che sembra amare come se fosse suo.

La recensione analizza la celebre fotografia di Robert Capa scattata durante lo sbarco americano in Sicilia nel 1943, in un contesto di guerra e resistenza. L'immagine cattura la tenerezza e la solidarietà tra un giovane soldato e un vecchio pastore, avvolta nel mistero dell'identità del protagonista contadino. Viene raccontato il dramma civile che si consumò a Troina, focalizzandosi sul valore storico e umano dello scatto. Scopri la storia dietro l'icona fotografica di Robert Capa, un viaggio nella memoria della guerra in Sicilia.

 No! Tu non passi. È inutile che ti sposti, cazzo! Ho detto che non passi!

 La potenza di due occhi a mandorla inermi, rabbiosi, ingenui, che filtrano la feritoia di un bestione blindato per fulminare il cuore di un carrista.

La recensione racconta la storia dietro la celebre fotografia di Jeff Widener, ritraente il Tank Man, il giovane ribelle che si frappose ai carri armati durante le proteste di Tiananmen nel 1989. Viene descritto il contesto politico, la vicenda del fotografo e l'impatto simbolico di quell'immagine, ancora oggi potente e carica di significato. La recensione evidenzia il coraggio e la determinazione del ribelle sconosciuto in un evento drammatico e storico. Scopri la storia dietro l'immagine simbolo della libertà a Tiananmen!

 Il Dio secondo Gaber è insicuro, distratto, impreciso, ma integerrimo e intransigente con l'ipocrisia e l'arrivismo.

 Può bastare adesso. Le corde sono sudate e il diaframma si distende. Un respiro affannoso spegne l'ultimo urlo di rabbia.

La recensione esplora il concept album 'Io se fossi Dio' di Giorgio Gaber, un'opera intensa e arrabbiata che riflette la complessità politico-sociale dell'Italia degli anni '80. Gaber interpreta Dio come un giudice spietato ma giusto, attaccando l'ipocrisia, il terrorismo, e la politica corrotta del tempo. Il disco, inizialmente censurato, rimane un atto di coraggio e critica sociale di grande impatto. Viene riproposto oggi nel box 'Anni affollati' senza perdere la sua forza originaria. Ascolta 'Io se fossi Dio' per scoprire la potente critica sociale di Gaber.

 Un allegro campionario di calciatori stranieri... che appena approdati in Italia si trasformavano in pippe da antologia.

 Se Del Piero è Pinturicchio io sono Michelangelo! – la presunzione più beffarda di Ma Ming Yu.

La recensione celebra il libro "Calciobidoni - Non comprate quello straniero" di Cristian Vitali come una lettura divertente e irriverente sui calciatori stranieri che hanno deluso in Italia. Tra schede dettagliate e aneddoti goliardici, l'autore ricostruisce i maggiori flop stranieri della serie A con un pizzico di nostalgia e molta ironia. La lettura è adatta sia agli appassionati di calcio sia a chi cerca un intrattenimento leggero ma coinvolgente. Scopri le storie più esilaranti dei flop stranieri nel calcio italiano, leggi Calciobidoni!

 Che Iosif Vissarionovic Dzugasvili, per gli amici Stalin, sia stato un essere spregevole, ormai purtroppo lo sappiamo tutti e tanto.

 Questa biografia risulta assolutamente scevra di ogni dettaglio, citazione, collegamento, riferimento e ricchissima di grossi dubbi e/o ipotesi soggettive.

La recensione critica la biografia di Robert Conquest dedicata a Stalin, evidenziandone una narrazione superficiale, partigiana e ricca di dubbi. L'autore viene accusato di trascurare fonti più approfondite e di mostrare un certo antisovietismo nella descrizione degli avvenimenti. Nonostante la chiarezza di Condanna verso le atrocità staliniane, manca obiettività e dettaglio, consigliando di cercare altre letture per comprendere appieno il complesso personaggio di Stalin. Scopri di più sulla complessa figura di Stalin con fonti più approfondite.

 Peter Pan è stato più scaltro della sua ombra fuggente e gli Ifsounds, confezionando Apeirophobia, cucendosela indosso possono imporre il proprio stile.

 Apeirophobia è un cammino, un difficoltoso tentativo di sfuggire al terrore di ritrovarsi soli e di essere fissati da tanti occhi.

Gli Ifsounds tornano con Apeirophobia, un album che fonde prog rock e metal con una nuova identità musicale. Cambi di formazione e sonorità curate creano un lavoro intenso e originale. Spiccano la voce di Elena Ricci e le performance di tutti i musicisti, in particolare nelle tracce 'Summer Breeze' e la title track. Un disco da scoprire, pronto a conquistare un pubblico internazionale. Ascolta Apeirophobia e scopri il nuovo volto del prog rock italiano!

 Gorbaciof è una merda d’uomo. Uno che vive soltanto perché in qualche modo è stato gettato sulla terra come un rifiuto.

 Anche le pietre si sciolgono con il tempo e in quell’amore anomalo, privo di baci e prevedibili effusioni, c’è veramente tutto.

Gorbaciof di Stefano Incerti è un dramma intenso ambientato a Napoli, che racconta la vita oscura e tormentata di Marino Pacileo, un cassiere di carcere coinvolto in attività criminali. Toni Servillo offre una performance poderosa e intensa, rivelando la complessità di un antieroe privo di sentimenti apparenti ma con un cuore nascosto. La relazione con Lila, la figlia del ristoratore cinese, aggiunge una nota di speranza e tenerezza. Il film è una riflessione cruda sulla redenzione e le difficoltà di un uomo ai margini della società. Scopri il lato oscuro di Napoli con Gorbaciof, un film imperdibile con Toni Servillo!

 La farsa macabra ha inizio.

 La macchina continua a circolare a velocità moderata, tranquillamente. La pioggia continua a picchiare sulla carrozzeria smaltata.

Il documentario 'Radio Moro' di Andrea Salerno e Igor Skofic ricostruisce con intensità il rapimento di Aldo Moro, usando l'ambiente circoscritto di una Renault 4 come finestra sul dramma. La narrazione attraverso le notizie radiofoniche e l'atmosfera pesante evocano l'angoscia di quei giorni, offrendo uno sguardo originale e toccante su uno dei momenti più bui della storia italiana. Il lavoro coadiuvato da materiali d'archivio televisivi arricchisce l'esperienza. Guarda il documentario e rivivi il dramma storico di Aldo Moro.

 Il giorno sta nascendo e il sole continua a salire. Si sposa con il mio viso e mi riempie di vita.

 Perché anch’io, oggi, mi illumino d’immenso.

La recensione esplora con intensità emotiva il dipinto Morning Sun di Edward Hopper, soffermandosi sul contrasto tra la quiete della notte e la dolcezza del sole mattutino. L’autore ammira la luce che illumina la stanza e risveglia la figura, percependo nel quadro una forte carica di vita e speranza. L’esperienza della vigilanza notturna si trasforma in una celebrazione del risveglio e della luce progressiva del giorno. Scopri la magia del risveglio nella pittura di Edward Hopper!