La musica arrivava a volte a fondersi con l’animo di chi la faceva, diventandone la principale ragione di vita.

 I brani di 'I Spider' portano tutti la firma di Dave Lawson, che ha guidato la band verso sonorità progressive mai del tutto sperimentate prima.

La recensione celebra l'album "I Spider" dei Web come un capolavoro di jazz-rock progressive. Guidati da Dave Lawson, i Web esplorano nuove sonorità con fiati, tastiere e doppia batteria, creando atmosfere complesse e coinvolgenti. L'album riflette il fermento della scena underground inglese dei primi anni '70, esaltando la passione e l'innovazione musicale. La versione rimasterizzata include preziose registrazioni live, a testimonianza della qualità e del valore storico della band. Ascolta subito l’album I Spider e immergiti nelle atmosfere jazz-rock progressive dei Web!

 L'atmosfera del disco è piuttosto mutevole, ma la varietà che ne deriva non porta ad un ascolto frammentario o altalenante.

 Il sax di Heikki entra in scena con una potenza, ma allo stesso tempo con una grazia indescrivibile, creando arie maestose e affascinanti.

La recensione analizza l'album "Jargon" del 1979, attribuito alla band Finnforest o a un membro di essa, evidenziandone il raffinato mix di jazz fusion e prog rock. Viene valorizzata la capacità musicale e l'armonia strumentale, con particolare attenzione a basso, chitarra, tastiere, sax e batteria. L'album è descritto come accessibile ma complesso, con un'atmosfera varia ma coerente. La ristampa del 1996 ha permesso di riscoprire questo lavoro poco noto ma di grande valore. Ascolta ora "Jargon" e riscopri il jazz fusion prog finlandese!

 Fairyport è caratterizzato da un equilibrio tra le varie composizioni, di rara pregevolezza e armonia.

 Lost Without a Trace, in cui il piano e la chitarra acustica riescono ad emettere suoni così delicati da sembrare quasi carezze.

Fairyport dei Wigwam è un album doppio del 1972 che rappresenta un punto di equilibrio tra sperimentazione e melodie armoniose nel prog rock finlandese. L'album fonde tre distinti stili compositivi dei membri chiave, con arrangiamenti di spessore e una ricca orchestrazione di fiati. Nonostante una jam live di qualità audio inferiore, il disco resta una pietra miliare del genere. La recensione celebra l'abilità tecnica e la creatività della formazione originale. Ascolta Fairyport e immergiti nel prog rock finlandese d'autore!

 I Machine and the Synergetic Nuts sono una delle band più geniali dei nostri giorni.

 Questo disco è una prova eccelsa, sia dal punto di vista tecnico che compositivo, con pezzi articolati ed imprevedibili.

La recensione celebra il primo album omonimo di Machine and the Synergetic Nuts, band giapponese di jazz-rock e progressive. Apprezzata la tecnica superiore, l'originalità delle composizioni e l'armonia perfetta tra i musicisti. Nonostante la distribuzione limitata, il disco è definito un capolavoro da ascoltare per gli amanti del genere. L'autore spera in un terzo lavoro altrettanto valido. Ascolta ora questo capolavoro jazz-rock giapponese e scopri una nuova dimensione musicale!

 Quella presa in esame è una prova sconvolgente, di una bellezza ed un'originalità pazzesca...

 Solo (e sottolineo solo) la bonus track vale l'acquisto dell'album.

La recensione celebra 'Pictures', l'unico album del 1977 della band svizzera Island, definendolo un capolavoro prog rock ingiustamente ignorato. L'autore sottolinea la fusione di influenze art rock gotiche, barocche e jazz, e l'atmosfera oscura amplificata dalla copertina di Hans Giger. Viene evidenziata la straordinaria qualità musicale, in particolare la bonus track inclusa nella ristampa, che giustifica da sola l'acquisto del disco. Riscopri ora 'Pictures' di Island, un gioiello prog da non perdere!

 Durante il primo ascolto di questo disco ho pianto. Non so perché.

 Sfido ogni fan dei Genesis dedito all'ascolto a non cantare...

La recensione esprime profonda emozione per 'Genesis for Two Grand Pianos', un progetto che riarrangia i brani dei Genesis per due pianoforti a coda. L'autore descrive momenti di commozione intensa derivanti dall'ascolto, sottolineando l'efficacia degli arrangiamenti di Yngve Guddal e Roger T. Matte. Il disco è consigliato sia agli amanti della musica classica sia ai fan del gruppo progressive rock. Scopri ora questo emozionante tributo pianoforte ai Genesis!

 Veramente arduo cercare di intercettare possibili punti deboli in un album dalle sonorità così fresche e originali.

 Maurice è il padrone incontrastato di queste terre fertili, spesso bagnate da piogge jazzate.

La recensione celebra il debutto omonimo dei Moving Gelatine Plates, una band francese di prog rock con forti influenze jazz e Canterbury. L'album è lodato per la freschezza, l'originalità e l'affiatamento musicale, con particolare rilievo alle performance dei fiati di Maurice Hemlinger. La critica evidenzia purtroppo la scarsa promozione che penalizzò la band nonostante il loro talento. Scopri l'unicità del prog francese con Moving Gelatine Plates, un viaggio musicale da non perdere!

 La musica che ne esce è un soft jazz fusion, magari a volte fin troppo accessibile e poco innovativo, ma di sicuro raffinato, elegante ed estremamente piacevole da ascoltare.

 I fiati sono i veri protagonisti della scena e se il sassofono di Dick apre il sipario con i toni morbidi di "Over'n'Above", il flauto di Ray risponde subito con le atmosfere etniche di "Lotus Groves".

Land of Cockayne segna l'ultima fatica dei Soft Machine, un album raffinato e piacevole di jazz fusion dominato dal progetto personale di Karl Jenkins. Con il ritorno di ospiti come Allan Holdsworth e la presenza di nuovi artisti, il disco fonde morbidi fiati e assoli eleganti. Pur dividendo i fan tra tradizionalisti e amanti del jazz, l'opera merita un ascolto senza pregiudizi per la qualità musicale espressa. Ascolta Land of Cockayne per scoprire il raffinato jazz fusion di Soft Machine.

 Essere l'unico membro fondatore rimasto è orribile: probabilmente è questa la principale ragione che ti spinge ad abbandonare e perdere interesse.

 Quando siede davanti alla sua batteria, probabilmente lui stesso diventa una macchina... ma di certo tutt'altro che soffice.

La recensione analizza l'album Softs dei Soft Machine, evidenziando il passaggio verso un jazz-rock più strutturato e bilanciato rispetto al passato sperimentale. L'ingresso di nuovi musicisti come John Etheridge e Alan Wakeman ha arricchito il sound, mettendo in risalto chitarra, sax e tastiere. Il lavoro è considerato uno tra i migliori della band, con momenti di intensa espressività e originalità musicale. Scopri l'evoluzione jazz-rock dei Soft Machine con Softs, un capolavoro imprescindibile!

 Il genere proposto si sposta verso un jazz-rock poderoso ed elegante, dai tratti antesignani della fusion.

 Le tastiere di Karl abbracciano languidamente le eteree armonie del flauto, trasportandoci in volo nella parte più blu del cielo.

La recensione analizza l’album 'Bundles' dei Soft Machine, evidenziandone il cambio di line-up con l’ingresso di Allan Holdsworth e Karl Jenkins. Il disco, pubblicato nel 1975, segna un’evoluzione verso un jazz-rock di alta qualità con forti influenze fusion. Viene descritta la varietà stilistica dell’album e l’equilibrio tra virtuosismi strumentali e atmosfere evocative. La conclusione sottolinea la bellezza e l’armonia della traccia finale. Ascolta 'Bundles' e immergiti nell'evoluzione jazz-rock dei Soft Machine.

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