Inindipendence è un ubriacone sgraziato che resta stabilmente in piedi lottando con la fisica.

 La produzione di Bob Weston ha reso la sezione ritmica figlia degli Shellac, mentre la chitarra si destreggia tra le ruvide increspature di Sonic Youth.

Inindependence di A Minor Forest è un album di post-rock atonale e ricco di sfumature sonore, caratterizzato da un equilibrio tra caos e controllo. La produzione di Bob Weston richiama influenze come Shellac e Sonic Youth e cerca di rievocare l'impronta unica di Slint. Nonostante alcune parti matematiche e aride, l'album mostra una forte personalità e complessità musicale. Scopri l'equilibrio unico di caos e controllo di Inindependence ora!

 Non esiste la musica per un'apocalisse, ma non me la immagino come un harsh noise... mi immagino una decadenza sonora ma che mantiene una propria solidità morale.

 Mi manca la verginità musicale, mi manca il 'Like A Virgin', posso sentire tonnellate di rumore bianco e pensare - nulla di speciale -.

La recensione esplora l'album 'Malenkost' di Cindy Lee come un viaggio sonoro autentico e decadente, che evoca nostalgia e riflessioni sull'apocalisse culturale contemporanea. Con riferimenti a Lou Reed e band storiche, il testo esprime un legame profondo con la musica noise e la perdita della 'verginità' musicale, sottolineando l'importanza di mantenere un'etica sonora anche in contesti ostili. Ascolta Malenkost di Cindy Lee e immergiti in un viaggio sonoro unico e profondamente umano.

 Perché questo disco non è stato hyppato? L’elettronica Hi-Tech ha già perso il suo slancio?

 Per chi ha un palato ricoperto di peluria glitterata ma scarta vetrata.

La recensione di Visionist - Value evidenzia un album di musica elettronica hi-tech, caratterizzato da un suono sperimentale e ritmi disfunzionali. L'opera si colloca vicino a sonorità di Arca, OPN, grime e DnB, proponendo un viaggio sonoro adatto a chi cerca novità e complessità ritmica. La critica mette in luce l'assenza di hype nonostante la qualità e la profondità del disco. Scopri il suono futuristico di Visionist - Value e lasciati sorprendere!

 E' caduto l'intonaco. La mia cucina ha un foro.

 Le chitarre si agitano senza percussione. Armonici artificiali. Alienazione da conferenza, film documentario, sonno garantito.

La recensione di Strange Peace di Metz è un'esperienza intensa e fisica che si fonde con la vita reale dell'autore, segnando dolore e distruzione. L'album, tanto potente quanto abrasivo, evoca sensazioni di alienazione e forza catartica. Un viaggio sonoro che rompe e scuote, rappresentando perfettamente lo spirito grezzo del noise rock. Scopri l'energia cruda di Strange Peace e lasciati travolgere dal suono dei Metz!

 Madonna, quella maledettissima chitarra; però affascina.

 Senti gli sgolamenti di Cobain sopra la versione del rock 'n roll di J Mascis.

Il secondo album dei Washer, All Aboard, presenta una chitarra crunchy che, seppur sottile, cattura l'ascoltatore. Il disco miscela garage rock, elementi dei Nirvana e post-hardcore in modo originale. La voce guida la traccia, con basso e batteria che rimangono calmi ma di supporto. L'atmosfera è affascinante, con influenze di band come Husker Du, Helmet e Slint filtrate da una produzione particolare. Scopri il fascino nascosto di Washer con All Aboard, ascoltalo ora!

 Prendete quella fedeltà, direttamente lanciata da un auto in corsa sui giardini della borghesia, e fateli diventare un impasto molare di post-hardcore, hardcore, core, shoegaze, lo-fi, noiserock, grunge.

 Forse è un dispiacere sentire quel basso stratificato sotto la polvere, lo vorremmo grasso come burro colato da un double cheese-bacon burger, carne degli anni '70 però.

La recensione di 'Is You Is' di Maneka evidenzia un affascinante mix di generi come post-hardcore, shoegaze e lo-fi. L'album si distingue per un sound stratificato e polveroso, con atmosfere intense e claustrofobiche. Non mancano spunti sul contrasto tra pulizia e distorsione sonora, e un apprezzamento per la scelta stilistica e la ricerca sonora dell'artista. Scopri l'intensità sonora di Maneka con Is You Is, ascoltalo ora!

 Ariel Pink non è retromane perché è tendenza, la gente vuole le citazioni da favole kitsch e tantissime volte non è più nemmeno kitsch ma è post-trash da far schifo.

 Un minestrone di pastiche, minuziosamente selezionati e cuciti tra loro da risultare freschi e genuini e certamente lo sono.

Ariel Pink evita la trappola della retromania con un album genuino e fresco che coniuga psichedelia, new romantic e un tocco di post-trash. "Dedicated To Bobby Jameson" è frutto di una sincera esplorazione personale e musicale, confermando Ariel come un artista di culto e innovatore. Il disco mostra compattezza e un'evoluzione stilistica pur mantenendo radici nostalgiche. Scopri l'universo sonoro unico di Ariel Pink con Dedicated To Bobby Jameson!

 Gli Holograms? Sono un passo indietro, non musicalmente, ma storicamente nel contesto musica.

 Una forma eutanistica del rapido spirare: una pacca sulla spalla, 'Grazie, ma eri troppo avanti per noi!'

La recensione presenta una critica pungente e ironica dell'album Surrender di Holograms, mettendone in discussione la rilevanza musicale e storica. L'autore riconosce influenze punk e new wave ma sottolinea un senso di anacronismo e distacco dal contemporaneo. Vengono citati riferimenti a figure e band come Robert Smith, Iceage e No Age per contestualizzare l'opera, nel quadro di una riflessione sul panorama critico musicale. Scopri la controversa musica degli Holograms e leggi la recensione completa!

 Le Girlpool sono diventate a tutti gli effetti una band: un power trio per la precisione.

 Per concludere, il disco scivola liscio come l'olio: dream-gaze, post-punk, jangle pop, noise pop.

Powerplant segna la nuova fase di Girlpool come power trio, amplificando le potenzialità sonore rispetto ai lavori precedenti. Il disco esplora vari generi come dream-gaze, post-punk e jangle pop, offrendo un mix fluido e coinvolgente. La recensione evidenzia la capacità della band di distinguersi nel panorama lo-fi e alt-rock, confrontandola con gruppi cult e sottogeneri interessanti. Un disco che racchiude la vera anima di Girlpool, più completa e riconoscibile. Scopri l'evoluzione sonora di Girlpool con Powerplant, ascolta ora!

 Le dinamiche dei pezzi e l’alterazione del tempo sono da masturbazione e non si disdegna un velo di grunge.

 Forse tutto è già sentito ma vi ricordate l’ultima band sicura di sé che si orientava in questi generi?

I Two Inch Astronaut mescolano abilmente post-hardcore, math-rock e emo-pop con influssi grunge, creando un disco energico e compatto di 35 minuti. La band, forte della scena della costa est americana, mostra facilità di scrittura e dinamiche complesse, mantenendo una forte identità ispirata a realtà come Fugazi e Pearl Jam. Un lavoro efficace che si distingue per sicurezza e originalità dentro generi già noti. Ascolta ora 'Can You Please Not Help' dei Two Inch Astronaut e immergiti nel loro sound unico!