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DeRango : 9,32 • DeEtà™ : 2793 giorni

 Questa strana musica: spedisce, in direttissima, verso un grigio satellite a due facce.

 Un viaggio da fermi. Impossibile, ma immaginabile. Basta avere la testa fra le giuste nuvole.

La recensione descrive l'album di Tom Dissevelt come un viaggio immaginario in un mondo sonoro sospeso tra silenzio e rumore, evocando atmosfere magiche e industriali ispirate a Méliès. L'elettronica anni passati viene vissuta come una fuga tranquilla verso un 'grigio satellite' dove regna il silenzio assordante. Il disco non è direttamente accessibile ma stimola l'immaginazione e l'evasione mentale. Scopri l'elettronica vintage di Tom Dissevelt e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Troverete una cadenzatura impalpabile ed implacabile. Nelle mani di Jaki Liebezeit qualunque percussione diviene un organismo vivente.

 La voce di Damo Suzuki sa trasformare ogni cosa in carezzevole disparità ed abissale malìa.

La recensione esamina 'Ege Bamyasi' dei Can evidenziandone la profondità ritmica e l'atmosfera unica. L'album, paragonato a un alimento esotico, sprigiona un viaggio sonoro ipnotico grazie alla batteria di Jaki Liebezeit e alla voce di Damo Suzuki. La complessità e la particolarità di questo storico lavoro krautrock restano sorprendenti e affascinanti, ancora oggi. Ascolta Ege Bamyasi e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 Satie, prima d’essere un uomo, è, per sua stessa ammissione, un mammifero.

 Di lasciare che il silenzio si faccia musica.

La recensione esplora l'atmosfera unica e intimista delle composizioni di Erik Satie interpretate da Aldo Ciccolini, descrivendole come un perfetto connubio tra silenzio e musica. Il testo evidenzia la delicatezza e la profondità emotiva dell'opera, che trasmette sogni, malinconia e giochi infantili senza artifici appariscenti. La musica di Satie è vista come espressione pura di una mente complessa e ironica, capace di trasformare il silenzio in esperienza sonora coinvolgente. Ascolta l'incanto di Satie nelle mani di Ciccolini e lasciati trasportare dal silenzio sonoro.

 Abies firma è un mellifluo gioco di percussioni, un cristallino risuonar d’allumini.

 È verticale e orizzontale insieme, Abies firma.

Abies firma di Daniel Schmidt è un album caratterizzato da suoni percussivi delicati e cristallini, ispirati all'abete da cui prende il nome. L'opera combina una verticalità radicata con un respiro orizzontale, creando atmosfere celestiali e un gioco sonoro raffinato. La recensione evidenzia la maestria dell'artista nel dare vita a un ensemble di suoni unici e suggestivi. Scopri il raffinato mondo sonoro di Daniel Schmidt con Abies firma.

 La mia cura contro l’insonnia non è la musica soporifera, ma la musica insonne.

 Questo ammaliante incastro di registrazioni è un territorio straniero, la cui mappatura richiederebbe una vita intera.

La recensione descrive l'ascolto di Get Up With It di Miles Davis come un viaggio insonne e denso di emozioni, caratterizzato da atmosfere avvolgenti e sperimentali. Il disco emerge come un'opera complessa e labirintica che sfida chi ascolta a perdersi e ritrovarsi nel ritmo e nel suono. Più che un disco consolatorio, è una mappatura sonora che apre molteplici direzioni, offrendo un'esperienza unica per gli amanti del jazz e della musica sperimentale. Ascolta Get Up With It e perdi te stesso nell'universo di Miles Davis.

 La sua voce ti entra dentro. Scacciarla, col tempo, diviene impossibile.

 Le parole di Piero le soppesa col proprio ruvido cuore, in un precario equilibrio.

La recensione mette in luce la forza della voce e dei testi scarni ma profondi di Piero Ciampi nell’album 'Io e te abbiamo perso la bussola'. L’artista, pur non definendosi poeta, riesce a trasmettere emozioni intense legate a sentimenti di amore, rimpianto e naufragio interiore. La sua origine livornese influisce profondamente sulla sua espressività, rendendo ogni brano un’esperienza sincera e autentica. Ascolta quest’album per immergerti nei naufragi emotivi di Piero Ciampi.

 Attingere all’inattingibile: questo da sempre cerca di fare Herzog.

 L’unico modo per arrivare dove il “cinema verità” non può arrivare — il mago bavarese lo sa bene — è girare un documentario come fosse un film di finzione.

Il documentario di Werner Herzog indaga il mondo di chi vive con pochi sensi, creando un ponte tra realtà e finzione. Attraverso un approccio unico, Herzog rende accessibile un'esperienza altrimenti inafferrabile. Il film sfida lo spettatore a comprendere una realtà difficile, aprendo una finestra su un universo ignoto con intensità e delicatezza. Scopri l'intensità visiva e ideologica del nuovo documentario di Werner Herzog.

 Il milanese Roberto Musci può dire di averla trovata, la sorgente del suono — fonte inesaurita di delizie.

 Specchiatevi in essa, stanchi anelatori di melodie primordiali. Troverete la fonte che placherà la vostra sete.

Tower of Silence di Roberto Musci è un doppio album vinilico che porta l'ascoltatore in un viaggio attraverso suoni ancestrali e sperimentali. Il musicista milanese unisce elettronica e strumenti acustici per ridare vita a melodie primordiali e atmosfere intense. È un'opera che invita alla riflessione e alla lentezza, perfetta per chi cerca una profonda esperienza sonora. L'elettronica amplifica le sfumature, rendendo ogni traccia simile a un frammento di un mondo perduto. Ascolta Tower of Silence e scopri un viaggio sonoro unico e coinvolgente.

 La brillantezza di quelle melodie, la loro vita, come trasformarle in risultati statici, forme ormai condannate al silenzio? Impossibile, senza tradirne la natura.

 Un pinguino magicamente in equilibrio, tra la gaia malinconia e la malinconica gaiezza.

La recensione celebra Union Cafe dei Penguin Cafe Orchestra come un affascinante viaggio in cinque universi sonori, caratterizzati da un equilibrio sottile tra malinconia e gioia leggera. Le melodie risultano vive e vibranti, difficili da descrivere a parole, ma capaci di incantare e rimanere impresse nel ricordo. L’autore esprime un forte coinvolgimento personale, sottolineando la natura unica e la sorpresa continua che questo album regala ad ogni ascolto. Ascolta Union Cafe e lasciati avvolgere dalla sua magia sonora.

 Uno sguardo dimesso, che sa attendere il sedimentarsi della vita.

 Quell’amaro candore che la patina del tempo e l’alterità del contesto non riescono, nonostante tutto, a renderci indifferente.

La recensione evidenzia la poetica di Yasujiro Ozu in Tokyo Monogatari, un film che abbraccia la vita con uno sguardo silenzioso e attento. La trama semplice e modesta si rivela universale, raccontando con delicatezza l'imprevedibilità della vita e il vuoto della morte. La narrazione minimalista e quieta permette allo spettatore di immergersi nell'intimità dei silenzi e delle piccole cose. Un'opera che colpisce per la sua tenerezza amara e l'estetica misurata. Scopri l'intensità silenziosa di Tokyo Monogatari, un capolavoro senza tempo.