Nessuna musa ha mai fatto visita a Piero, carezzandolo con versi sublimi.

Non è un poeta, Piero, ma un uomo soltanto.

Eppure, la sua voce ti entra dentro. Scacciarla, col tempo, diviene impossibile.

Non adorna con immagini le proprie parole, Piero Ciampi.

Il suo è un parlare scarno e colloquiale. Forse proprio per questo ti entra dentro, scavando il proprio posto, senza chiedere niente. Senza chiedere permesso.

Eppure, un’immagine —una soltanto— si fa simbolo delle sue canzoni:

“Io e te abbiamo perso la bussola”. Un vortice, un nero gorgo.

Un imminente naufragio. Una Cariddi dei sentimenti.

È pur sempre nato a Livorno, Piero l’italiano.

E Livorno, anche quando vivi una vita da bohémien d’oltralpe, è lì dentro che soffia e sciaborda, come il libeccio sulla Terrazza Mascagni.

È pur sempre un poeta, Piero Ciampi, lo ammetto.

Se per poeta s’intende un artigiano della parola.

Ma Piero non lima le sue parole, bensì le soppesa, lasciandole però così come sono.

Le soppesa col proprio ruvido cuore, in un precario equilibrio.

Le carica su di sé, come un pescatore tira in barca le reti.

Che sia un poeta, lo prova il gorgo marino della sua voce, che inghiotte ogni fallimento.

Lo prova il suo dar voce ai quotidiani naufragi dell’amore.

Lo prova l’amarezza del suo rimpianto.

Lo prova, più di tutto, l’acredine della sua morte.

Elenco tracce samples e video

01   Ha tutte le carte in regola (04:20)

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02   Te lo faccio vedere chi sono io (03:42)

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03   Il lavoro (06:19)

04   Mia moglie (06:59)

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05   In un palazzo di giustizia (04:49)

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06   Bambino mio (05:40)

07   Tu con la testa, io con il cuore ()

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08   Io e te, Maria (04:38)

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  • 123asterisco
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Note a margine:
    1) Per una volta ho voluto infrangere il mio tabù del non-voto.
    2) Ringrazio la bella pagina di @[Zimmy], che mi ha fornito la base per questa mia paginetta
    • Zimmy
      13 lug 20
      Arrivo tardi, ma arrivo. Questa "paginetta" ha "tutte le carte in regola" per essere una gran bella pagina, e ricordare un gigante come Ciampi è sempre lodevole. Onorato di aver contribuito in qualche modo, per quanto inatteso. Ho dato cinque a te e cinque a Piero, che te lo dico affà. E sarei corso a DeAmarti se non l'avessi già fatto a suo tempo
    • 123asterisco
      13 lug 20
      Grazie!
  • 123asterisco
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Modifica alla recensione: «...». Vedi la vecchia versione Io e te abbiamo perso la bussola - Piero Ciampi - recensione Versione 1
  • Ditta
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Grande asterisco e grande Ciampi!
  • JOHNDOE
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Piero Ciampi, non mi vengono parole adatte, così vero da disorientare. Piero Ciampi ti resetta.
  • odradek
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Mah, non so come dirlo...
    Mi sovviene, però, che le parole adatte le ho forse già scritte, quasi 15 anni fa, parlando di tutt'altra musicista.
    Ma penso descrivano abbastanza fedelmente quel che m'accade con Ciampi.
    Tanto vale riportarle tal quali

    IMBARAZZO.
    Quando sono al cospetto di un esercizio tanto crudo di esposizione di sè, quando la distanza tra la rappresentazione e la materia viva della quale sono stratificate le esistenze è sottile sino a divenire una membrana deflorata e sanguinante, provo un senso di imbarazzo simile a quello che ci pervade divenendo testimoni involontari di un’intimità assoluta e dolorosa.
    Poco importa che non si tratti di un esercizio di deliberato voyeurismo.
    Non basta ricordare che, in fondo, a questa invasione del suo territorio emozionale siamo stati invitati proprio da lei.
    Che la sua è una scelta determinata ed esplicita, una esibizione volontaria delle pieghe più scarnificate di una vicenda tormentata.

    Evangelista - Carla Bozulich - recensione
    • 123asterisco
      6 lug 20
      Messere, leggiucchiando vetuste paginette sul suddetto livornese, non ho potuto far a meno di notare un suo parimenti vetusto commento in cui esternava la sua tiepida accoglienza nei rispetti del suddetto canzoniere. Me ne son assai meravigliato! Restò, di grazia, del medesimo avviso?
    • odradek
      6 lug 20
      Vetusto, appunto. Se non mi linka il commento in oggetto, temo non potrei ricordare neppure sotto ipnosi...
    • odradek
      6 lug 20
      Si, 2005, appunto.
      Credo valga quel che dicevo nel commento rivolto ad Hal (ottimo DeUtente ormai inattivo da anni)
      Ho poi ascoltato, una decina d'anni fa, alcuni dischi. Ma non è mai scattata la scintilla, anche se ho potuto comprendere meglio le ragioni dell'entusiasmo di molti nei suoi confronti.
      Non che la tua pagina non sia ragione sufficiente per un'ulteriore esplorazione, è che il mio attuale umore temo sia troppo affine al suo, e non è proprio il caso, ora.
    • nix
      6 lug 20
      beh, odra, però quello che hai scritto è effettivamente perfetto per Ciampi.
      Neanche la pagina di 123asterisco è poi male. Anzi. Bravi tutti e due.
      Io invece non provo nessun imbarazzo davanti alla rappresentazione di sè, cruda e spietata, data dall'opera Ciampi.
      Anzi, tutto il contrario, aderisco totalmente. Individuo similitudini di vicende, emozioni e pensieri, e compatisco.
      Trovo l'accoppiata Ciampi-Marchetti tra le cose più straordinarie della musica d'autore italiana.
      All'inizio prese moltissimo dagli chansonnier francesi. A Parigi, per quanto ho letto di lui, fece la fame, come molti artisti andati lì in cerca di stimoli e finiti in una boheme spietata (penso al pittore Lorenzo Viani, venti o trent'anni prima, io sono viareggino d'adozione e conosco bene quella storia).
  • ALFAMA
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    invidio l'emozioni provate da Tenco, mi sento piccolo piccolo
  • IlConte
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Madoooooooo i due capisch di fila
    Dopo vedo se ce la posso fare...
  • imasoulman
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    ecco una recensione che non recensisce pur recensendo mille volte più di qualsivoglia track-by-track
    Si, lo so, siamo degli egoisti
  • IlConte
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Bella, anzi emotivamente molto bella e questo basta e avanza Se avessi voglia di approfondire qualche Cantautore per istinto e indole il Piero sarebbe tra i primi insieme a Lolli.
    • nix
      6 lug 20
      chissà perchè, caro Conte, ma sospetto che le piacerebbe non poco
  • Eneathedevil
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Molto bene, caro Asteriscato: ha voluto approfittare di uno spazio incredibilmente lasciato libero qui sul Deb a proposito di Piero Litaliano per recensire questo piccolo gioiello. Chiaramente la massima soddisfazione è averla vista scendere a compromessi giudicando l'opera con le stellette, motivo per me di orgoglio e vanagloria.

    Su Piero si è detto tanto: mi limito qui a giudicare il disco, che a mio modo di vedere parte alla grande col terzetto iniziale per poi sfilacciarsi e piangersi addosso un po' troppo. Comunque quattro stellette meritate.
  • imasoulman
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Mi fa ridere pensare che certi personaggi del rock siano ritenuti dei 'maledetti'.
    Ciampi era il più pazzo dei pazzi, chi condivideva tutto con lui - persino il domicilio, vedasi il Gino Paoli che per un bel po' lo ospitò e a raccontare di quei giorni ancor si commuove, riconoscendone l'inarrivabile grandezza - racconta di un personaggio davvero fuori di testa, personificazione da baccanale - vino, donne, vino, senza mai un soldo in tasca - della ottocentesca scapigliatura, della 'vie de boheme' più realista del re
    Chiunque al suo fianco non poteva che essere travolto da questa sua inarrestabile volontà autodistruttiva, quasi come se il vortice della dissolutezza in quanto condizione dello spirito fosse l'unica via percorribile per dar vita alla Sua Poetica, per produrre la sua arte.
    • bluesboy94
      6 lug 22
      Che commento perfetto, mastro Ima... lo rileggo dopo anni con stupefatta ammirazione...
    • imasoulman
      6 lug 22
      addirittura??? beh, grazie per le belle parole che esprimi sempre
      un like polliciato - magari fatto per default, ritualmente - vale centomilioni di volte in meno rispetto a questo tuo commento
  • macmaranza
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    Poi leggo. Intanto bevo. Te lo faccio vedere io chi sono!
  • fabriziozizzi
    6 lug 20
    Recensione: Opera:
    aveva tutte le carte in regola...
  • lector
    7 lug 20
    Recensione: Opera:
    Era un poeta, credimi, lo era!
    E non perché si struggesse o vivesse come se non gli importasse. Maledetta scuola! Ci hanno ficcato in testa questa storia dei poeti disperati e maledetti, degli albatri dalle ali giganti....
    Sono proprio le parole, invece, quelle che fanno di lui un poeta. Quelle parole secche, dure, senza filtri, moleste.
    A soffrire sono buoni tutti, la poesia è un'altra cosa!
    • imasoulman
      7 lug 20
      'ma cosa volete che sia un goal, al cospetto di un Poeta presente in uno stadio...' (Ezio Vendrame che si fermò nel bel mezzo della partita a salutare Piero Ciampi presente sugli spalti)
  • 1neuro
    7 lug 20
    Recensione: Opera:
    Ne ho conosciuti a decine di sprecati in questa città.
    Sprecarsi a Livorno è la cosa più facile del mondo. Tutto ti aiuta a farlo.
    E sprecarsi fuori e' altrettanto facile, perche' tutto Ti riporta al Salmastro, al Libeccio, e alla Precarieta' degli uomini e delle cose che in questa citta' assume dimensioni bibliche. Parigi e' solo un esercizio di stile, una buotade.
    • imasoulman
      7 lug 20
      nel secolo scorso, io ci ho avuto fidanzata de Llliuuooorno...mai conosciuta gente più mordace di quelli di quelle zone. Ma se entravi in sintonia, ti davano il cuore e le frattaglie
  • BortoloCecchi
    11 lug 20
    Recensione: Opera:
    Risulterò impopolare, ma Ciampi non mi é mai piaciuto... o meglio, per bei testi che ha scritto, di ciò che poco conosco, mi é parso sempre capace come autore, ma non come canta- e questo, per me, conta tanto. Se non sai cantare, non cantare, lascialo fare ad altri. Se devi interpretare... scrivi testi e recitali, non cantarli male. Ovviamente la mia é una barbara opinione, lo so, ma ero nella modalità adeguata.
  • Falloppio
    12 lug 20
    Recensione: Opera:
    Io ho già Lolli che mi mette in crisi ad ogni ascolto. Non lo cerco, è lui che mi trova e mi investe come una tempesta tropicale.
    A voi Ciampi, a me Lolli.
  • proggen_ait94
    13 lug 20
    Recensione: Opera:
    Rispetto ai due dischi precedenti, questo e il successivo mi sembrano meno a fuoco - o meglio, così temprati dai suoi eccessi da diventare oggetti unici che girano a vuoto. Molte cose non mi convincono: dai testi fissati sugli stessi temi fino al punto di avvicinarsi alla ripetizione tra un brano e l'altro, agli arrangiamenti che pur sontuosissimi e curati cozzano con lo spirito dimesso e rassegnato del lavoro, alla verve sconvolgente e unica e allo spirito da intelletuale da strada che qui latitano, alle linee vocali tipiche ma senza le sottili linee melodiche la cui commistione era il suo marchio di fabbrica, alle c dolci erose dallo spirito...
    Di certo in questo disco ci sono le sue migliori linee di chitarra.
    • bluesboy94
      10 lug 22
      Ma io direi solo il successivo... qui, secondo me, c'è ancora un Gianni Marchetti che con i suoi sontuosi arrangiamenti riesce miracolosamente a tenere il passo con i soliloqui ubriachi di Ciampi.
    • bluesboy94
      10 ago 22
      "migliori linee di chitarra" Già, basta sentire "Io, te e Maria"...
  • proggen_ait94
    13 lug 20
    Recensione: Opera:
    Forse 3 è veramente poco... tuttavia, se penso anche solo a Confiteor qui mastico poco. Secondo me non ci credeva più molto nemmeno lui, come se si fosse rassegnato a diventare più "convenzionale". O questo o era così fritto da non riuscire a reagire (altro che De andré o Guccini, qui e nel successivo si sente la malattia di vivere che sì esige il suo pedaggio... tanto ci vuole per diventare realmente immortali e incompromissori)
  • 1neuro
    13 lug 20
    Recensione: Opera:
    L'Avanguardia segna il passo, le convenzioni o la normalità incalzano, ma spesso non si vive di solo Mercato. Ce li mandava tutti con eleganza e in solitudine. I citati De Andrè e Guccini avevano armi piu' potenti (alias il primo un riccone, il secondo sempre sul Treno giusto o se vuoi piu' veloce.)
  • Dislocation
    15 lug 20
    Recensione: Opera:
    Niente da dire.
    E' uno di quegli artisti che fanno compiangere i poveretti che tacciano la Canzone Italiana d'inconsistenza e di non originalità.
  • bluesboy94
    19 gen 23
    Recensione: Opera:
    Vedo 2 e o 3 stelle appioppate da molti utenti, quando la bellezza assoluta degli arrangiamenti di Marchetti penso sia sufficiente a conferire a questo disco, di cinquanta anni fa, la votazione massima.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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