Confaloni

DeRango : 12,14 • DeEtà™ : 2076 giorni

 Una pellicola animata da grandi propositi che restano però a metà strada.

 Genera rammarico per come si possa sprecare un’occasione d’oro.

La recensione ripercorre la seconda opera da regista di Dennis Hopper, 'Fuga da Hollywood', evidenziandone le potenzialità non del tutto sviluppate. Il film affronta il tema del contrasto tra realtà e finzione in un contesto peruviano, ma perde slancio narrativo rispetto al mito di 'Easy Rider'. Pur ricco di spunti interessanti, il lavoro soffre di un montaggio confuso e di una mancata coesione. Oggi rivalutato ma ancora fonte di rammarico per la sua occasione mancata. Scopri la visione controversa di Dennis Hopper in Fuga da Hollywood!

 «È però pure vero che il film, ad un primo sguardo, si rivelava ostico, quasi si fosse di fronte ad un’opera squisitamente sperimentale.»

 «Un tale di nome Albert Einstein ebbe a scrivere qualcosa di illuminante: 'Sono del tutto convinto che Dio non stia affatto giocando a dadi...'»

La recensione celebra 2001: Odissea nello spazio come un film epocale e rivoluzionario, capace di suggestionare spettatori di ogni età. Viene evidenziata la sua natura sperimentale e filosofica, il simbolismo presente nel monolite, e il profondo impatto culturale e artistico, tra cui l'ispirazione a musicisti come David Bowie. Un'opera che invita alla riflessione su evoluzione, intelligenza artificiale e possibile esistenza divina. Guarda o rivedi 2001: Odissea nello spazio per scoprire un capolavoro senza tempo.

 È illusorio pensare di rimanere impermeabili a tutto ciò che succede all’esterno, nel mondo.

 L’individuo, per quanto ben posizionato socialmente, resta indifeso di fronte a qualsiasi Potere che finisce con l’annientarlo.

La recensione celebra Mr. Klein, film di Joseph Losey del 1976, come un'opera potente che affronta temi di ingiustizia, identità e destino durante l'occupazione nazista di Parigi. La narrazione mette in luce una situazione kafkiana dove il protagonista, un speculatore senza scrupoli, viene ingiustamente coinvolto in eventi al di fuori del suo controllo. Alain Delon offre una performance intensa che amplifica la suspense e l'angoscia, rendendo il film un importante contributo al cinema politico e storico. Scopri il tormento di Mr. Klein e l’angoscia di un destino ineludibile, guarda ora il capolavoro di Losey.

 Quello che ci manda a dire Moretti in quest’ultima opera è che viviamo in una fase storica difficile e travagliata.

 Questa illusione borghese non fa i conti con le tensioni sociali esterne che, cacciate dalla porta, rientrano dalla finestra.

Tre piani di Nanni Moretti, ispirato al romanzo di Eshkol Nevo, offre un ritratto intenso e critico della borghesia moderna e delle sue problematiche. Ambientato a Roma, il film analizza le tensioni familiari e sociali attraverso tre nuclei abitativi, mostrando un quadro di alienazione e crisi. Nonostante le difficoltà, la regia e le interpretazioni risultano efficaci. Moretti invita a superare il perbenismo e a guardare oltre le apparenze, in un momento storico difficile ma ricco di responsabilità collettiva. Scopri come Moretti ritrae la società moderna in Tre piani, un film da non perdere.

 «Sam, artista dall’animo sensibile, gli contrappone il suo diverso avviso dettato dall’amore inteso come sinonimo di dedizione estrema verso il partner, anche nei momenti più difficili ed estremi.»

 «È fin troppo facile illudersi di essere eternamente giovani.»

Supernova racconta la storia di Sam e Tusker, coppia di lunga data che affronta insieme l'Alzheimer precoce di Tusker. Il film esplora con sobrietà temi come l'amore, la malattia, la memoria e il senso della vita, evitando il melodramma e privilegiando un racconto delicato e realistico. La recitazione di Colin Firth e Stanley Tucci aggiunge profondità emotiva a un road movie intimo che invita a riflettere sulla libertà e la dedizione nei momenti più difficili. Scopri un film intenso che esplora l'amore e la malattia con delicatezza e profondità.

 "Una sincera rappresentazione del fallimento di un modello maschilista."

 "Il mutamento è sinonimo di vita e la stasi conduce alla fine, come già sosteneva Eraclito."

Falling, diretto e interpretato da Viggo Mortensen, esplora il complesso rapporto tra un figlio e il padre anziano e irascibile. Con flashback e ottime interpretazioni, affronta temi come l'invecchiamento, il conflitto generazionale e il cambiamento dei valori familiari. Il film propone uno sguardo sincero sul superamento di un modello maschilista e sulla difficile accettazione delle diversità in famiglia. Scopri la profonda storia familiare in Falling, un film da non perdere.

 Un film che merita di essere rivisto e che desta meritatamente l'attenzione dello spettatore, con la stessa forza di un sasso tirato in piccionaia contro certo perbenismo ipocrita anglosassone.

 Quel finale catartico ed esplosivo costituisce, a mio avviso, la miglior rappresentazione di quanto auspicato da certa filosofia marxista, secondo cui occorre passare dalle armi della critica alla critica delle armi.

If..., diretto da Lindsay Anderson, è un film iconico che rappresenta la ribellione contro un sistema scolastico e sociale rigido e ipocrita nell'Inghilterra degli anni 60. La recitazione di Malcolm McDowell e l'innovativa tecnica filmica coinvolgono lo spettatore, culminando in un finale potente e memorabile. Un'opera da riscoprire per la sua carica rivoluzionaria e il suo valore storico-culturale. Rivivi la rivoluzione degli anni 60 con If... di Lindsay Anderson, un cult senza tempo da non perdere.

 "Brothers and sisters, who wants to fight?" – l'appello di Jagger durante il concerto.

 "Well done, Sonny!" – il commento di Charlie Watts sulla telefonata degli Hells Angels.

La recensione celebra il documentario "Gimme Shelter" come uno dei migliori film sul rock, focalizzandosi sul controverso concerto gratuito ad Altamont nel 1969. Viene evidenziato il contrasto tra la gloria degli Stones e le tensioni crescenti, culminate nella violenza e nella morte di Meredith Hunter. Il film trasmette con forza il tramonto delle utopie hippie e la realtà dura dietro la musica rock di quegli anni. Scopri il documentario che svela il lato oscuro del rock anni '60.

 «Non mi era mai capitato di uscire dalla sala di proiezione e di respirare sollevato e lieto a pieni polmoni l’aria esterna al locale.»

 «Un clima plumbeo da inquisizione angosciante (tipica di tutti i regimi dittatoriali) a cui non si scappa e che coarta la volontà degli inquisiti.»

DAU. Natasha, diretto da Ilya Khrzhanovsky e Jekaterina Oertel, fa parte di un ambizioso progetto che ricostruisce la vita in un istituto sovietico. Il film si concentra su Natasha, addetta mensa, e i suoi rapporti difficili in un ambiente claustrofobico dominato dal rigido controllo del KGB. Sebbene l'atmosfera e la realizzazione tecnica impressionino per realismo, la sceneggiatura prolissa e alcuni stereotipi indeboliscono la narrazione. Notevole la parte finale con l'interrogatorio, che restituisce un clima opprimente tipico dei regimi dittatoriali. Scopri il lato oscuro e claustrofobico della Russia sovietica con DAU. Natasha.

 La vendetta è un piatto che si gusta freddo.

 I traumi psicologici indotti da esperienze in ambito bellico possono riemergere quando meno te lo aspetti.

Il collezionista di carte di Paul Schrader esplora le ferite psicologiche di un ex carcerato militare coinvolto in abusi a Abu Ghraib. Attraverso il gioco del poker, interpreta la difficoltà di affrontare un passato tormentato e una sete di vendetta. Il film, interpretato da Oscar Isaac, si svolge con ritmo calibrato fino a una catarsi finale potente e inaspettata. Schrader offre un'opera densa che parla di solitudine, giustizia personale e il peso della storia. Scopri ora il potente thriller di Paul Schrader su trauma e vendetta.

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