Amy e gli Sniffers sono l’unica speranza che ha il punk di sopravvivere in questo secolo.

 Una ribollente colata di magma pesante e squadrata come un monolite, che di sicuro non esiste ma nella mia testa è l’unica cosa che rende l’idea.

Il concerto di Amyl And The Sniffers a Cesena ha entusiasmato il recensore con un’ora di punk autentico e travolgente. Amy Taylor si è dimostrata una frontwoman carismatica e autentica, sostenuta da una band in crescita costante. Il live ha ripreso l'attitudine hard e sporca dei Cosmic Psychos, confermando la band come una delle pochissime speranze del punk moderno. Un’esperienza intensa e coinvolgente, tra energia e passione. Scopri l’energia travolgente di Amyl And The Sniffers, non perdere i loro prossimi live!

 Chris Eckman non è e non sarà mai un profeta in patria.

 Un album evocativo ed esplicativo sin dalla copertina, un percorso che si snoda dall’inquietudine di "Early Snow" alla tregua di "Where the Spirit Rests".

Chris Eckman, leader dei Walkabouts, torna con l'album Where the Spirit Rests, un lavoro intimo e profondo dopo anni di silenzio discografico. L'album si ispira a sonorità acustiche evocative e atmosferiche, che ricordano Johnny Cash e Tom Waits. Nonostante il successo limitato negli Stati Uniti, Eckman produce un'opera originale che racconta storie di inquietudine e tensione emotiva. La collaborazione con musicisti di spicco arricchisce ulteriormente il disco. Scopri l'intimità e l'atmosfera profonda di Where the Spirit Rests di Chris Eckman!

 Louis è Dave Brubeck prestato al rock, ho ragione quando sostengo che un pianista deve per forza essere un jazzista, anche se suona in un gruppo rock.

 Come non esiste differenza alcuna tra il deserto e il mare, la stessa sensazione di splendida solitudine e urgenza di sopravvivere.

La recensione esplora la carriera e la musica di Louis Tillett, con particolare attenzione all'album 'Letters to a Dream' (1992). L'autore esalta la combinazione unica di rock, jazz e influenze classiche nel lavoro di Tillett, considerandolo un capolavoro apprezzabile solo dopo una maturazione musicale. Il disco è descritto come intimo, complesso e lontano dalle mode contemporanee, confermando il talento distintivo dell'artista nella scena australiana. Ascolta Letters to a Dream e scopri il talento unico di Louis Tillett!

 Bobby Ramone è il fottuto genio che mi ha regalato l’album più eccitante su cui sia stampigliato il nome Ramone dai tempi in cui i Ramones hanno smesso di essere.

 Cose così, piccole, improvvisate e male in arnese, proprio per questo sono la sola speranza di sopravvivere che ha il rock’n’roll.

La recensione esplora l'album 'Rocket to Kingston' di Bobby Ramone, sottolineando il suo ruolo di ponte tra il punk dei Ramones e il reggae di Kingston. Viene evidenziata la nostalgia per gli artisti scomparsi e l'originalità di questo progetto musicale. L'album è descritto come una ventata di energia e divertimento, capace di riportare il rock'n'roll alla sua forma più autentica. Ascolta 'Rocket to Kingston' e riscopri la magia del vero rock'n'roll!

 Ecco cosa «King of Punk» è, il più solenne e al contempo sboccato vaffanculo vomitato in faccia alla scena punk di ogni luogo ed epoca.

 David si proclama il re del punk come Willie Dixon si proclama il blues, ci può stare.

King of Punk di David Peel & Death è un album che attacca ferocemente la scena punk di ogni epoca, esibendo una carica oltraggiosa e irriverente. David Peel si presenta come l'inventore autentico del movimento, sconvolgendo con testi complottisti e invettive contro icone e luoghi simbolo del punk. L'opera oscilla tra genio e buffonata, ma lascia un'impronta inconfondibile di ribellione artistica. Un disco che risulta ancora oggi difficile da classificare ma coinvolgente per chi cerca un punk fuori dalle convenzioni. Scopri l’album che rivoluziona il punk con irriverenza e spirito anticonformista!

 Chris è un genio.

 Quando abbasso la puntina sui primi solchi del lato a mi trafigge la più bella «Feel A Whole Lot Better» che abbia mai ascoltato.

La recensione racconta la storia e l'importanza dei Flamin' Groovies, focalizzandosi sull'album Now che segue il cult Shake Some Action. Nonostante il ritardo dell'uscita, Now presenta un rock autentico e passionale, con riferimenti ai Beatles, Byrds e Stones. Chris Wilson spicca come genio musicale, mentre l'album è lodato per i suoi brani classici e le cover intelligenti. Un disco sottovalutato ma ricco di energia e passione. Scopri Now e lasciati conquistare dal rock autentico dei Flamin' Groovies!

 I Walkabouts sono quelli che in tredici album non sono riusciti a ficcarci una canzone brutta.

 Le terre polverose che cantano i Walkabouts non sono di questo mondo, altro che Slovenia e Slovenia d’Egitto.

La recensione celebra i Walkabouts e il loro album Travels in the Dustland come un intenso viaggio musicale nelle terre polverose dell'anima. Dopo un'attesa di dieci anni e con una carriera di 34 anni, la band conferma la sua qualità con sonorità che fondono rock, folk e country. L'autore riflette nostalgicamente sulla storia del gruppo e sul valore delle loro canzoni, definendole mai banali e sempre profonde. L'album viene descritto come un manifesto musicale e poetico, capace di evocare paesaggi interiori senza tempo. Ascolta Travels in the Dustland e immergiti in questo viaggio polveroso unico.

 «Fai in modo che non sia io a doverti seppellire».

 «J.T. è un ottimo punto di partenza per fare la conoscenza di Justin.»

L’album J.T. di Steve Earle è un toccante tributo al figlio Justin, artista talentuoso ma tormentato dalla dipendenza. La recensione racconta storie di dolore, redenzione e amore familiare, sottolineando la forza del musicista nell’affrontare la perdita e continuare a creare musica autentica. Ascolta J.T. per un viaggio intenso tra musica e sentimento.

 Valerie ha una voce fuori dalla norma – tra l’infantile e il nasale, il primo impatto è disturbante.

 Una cassetta con 90 minuti di «Call Me a Fool» oggi me la registrerei e giù brividi a non finire.

La recensione celebra l'album "The Moon And Stars: Prescriptions For Dreamers" di Valerie June, sottolineando la sua voce unica, l’uso magistrale degli archi e la forte carica emotiva. Il pezzo "Call Me a Fool" è evidenziato come il cuore pulsante dell’album. L’opera è considerata un grande disco destinato a rimanere nel tempo grazie all’innato talento della cantante e a arrangiamenti raffinati. Ascolta ora l’album di Valerie June e lasciati rapire da suoni ed emozioni uniche!