Spunti pop di circa due minuti, spunti però perfettamente compiuti, rotondi, contraddistinti da una chiara identità.

 Il vero capolavoro è il primo mini mix, dove è anche più riuscita la transizione di un brano nell’altro.

La recensione elogia il talento dei Magdalena Bay con Mini Mix Vol. 1-3, raccolta di brevi brani pop dal taglio artistico unico. L'autore apprezza in particolare l'originalità e la cura nelle produzioni del duo, indicandoli come una delle migliori band del panorama contemporaneo. Un viaggio tra atmosfere dance, romanticismo e sperimentazione, con una menzione d’onore per l’identità distintiva del progetto. Scopri il mondo synth-pop di Magdalena Bay e lasciati sorprendere dai loro mini mix!

 I riff di Carpenter ti sciolgono la faccia, ma poi arriva una soave ventata di shoegaze o post rock che ti manda in brodo di giuggole.

 Sai che quando vedi un animale bianco in copertina, ti puoi fidare.

La recensione evidenzia come Private Music confermi i Deftones ai vertici del metal moderno, mescolando riff potenti e atmosfere shoegaze. Pur non rivoluzionando il loro sound, l’album viene lodato per la solidità e l’emozione trasmessa. Spiccano brani come ‘souvenir’ e ‘cut hands’, sebbene manchi un vero guizzo innovativo. Un disco da non perdere per i fan e i neofiti. Scopri se Private Music merita un posto tra i tuoi album preferiti: ascoltalo ora!

 I wanna fuck my computer, cause no-one in the world knows me better

 Una schiccheria che raderebbe al suolo qualsiasi discoteca tra fiumi alcolici di sudore e corpi indiavolati

Il debutto di Ninajriachi con 'I Love My Computer' è una potente scarica di energia electro-pop, perfetto per scatenarsi in pista. L'album unisce melodie nostalgiche e sensualità moderna, con momenti di intimità che sorprendono. Un esordio fresco destinato a dominare la scena dance dell'anno. Scopri l'electro-pop di Ninajriachi e lasciati travolgere dalla sua energia!

 Il passaggio al termine del brano mi ha ricordato Nattens Madrigal degli Ulver.

 È balsamo per le orecchie di chi vuole un album (Black) metal finemente cesellato.

I I, il secondo album dei Blood Abscission, è un lavoro di black metal atmosferico e melodico di alto livello, realizzato da una one-man band misteriosa. L'album si distingue per la qualità nella composizione e per l'esperienza immersiva che offre, ideale per ascolti in natura. Sebbene non innovativo, è un seguito solido e piacevole dell'album precedente. La recensione lo consiglia agli amanti del black metal cesellato e suggestivo. Scopri l'atmosfera unica di Blood Abscission, ascolta I I ora!

 Vision Quest è un trip lisergico con LSD tagliata male, l'affresco in musica di un baccanale a Malebolge.

 Pensate che Gemini Enjoy My Life non sia poi così aggressiva? Aspettate di sentire Travel Sex: vi grattugerà le orecchie a colpi di lamiere.

Vision Quest di Maria & The Mirrors è un album potente e disturbante che sovverte la concezione tradizionale del metal come musica più pesante. Il terzetto londinese crea un mix di sludge, hardcore techno e industrial, dando vita a un viaggio sonoro lisergico e feroce. Pur riconoscendo un calo nella seconda metà, l'album rimane un'esperienza imprescindibile per gli amanti della musica estrema. Scoprite Vision Quest per un'esperienza musicale oltre i limiti, se avete fegato!

 Dark Nuns si è rivelato un flop.

 Per essere un presunto horror ci sono tante - troppe - scene di tono drammatico e dialoghi che neanche in un film di Woody Allen.

Dark Nuns, terzo film di Kwon Hyuk-jae presentato al Far East Film Festival, propone una trama prevedibile di esorcismo con scarso impatto horror. La fusione tra cattolicesimo e sciamanesimo resta superficiale e i dialoghi deludono. I pochi spunti interessanti non vengono sviluppati e la pellicola stenta a coinvolgere, risultando un flop per gli appassionati del genere. Scopri tutte le recensioni del Far East Film Festival su DeBaser!

 Somethin 'Bout Kreay sono tre quarti d'ora di hip-hop ribelle con sfumature elettriche, rave e talvolta - azzardo - persino horrorcore.

 Se volete sentirvi piacevolmente stronzi e sbarazzini senza vera cattiveria questa merda fa assolutamente al caso vostro.

L'album Somethin' Bout Kreay di Kreayshawn è un mix irriverente di hip-hop ribelle con influenze rave e horrorcore, caratterizzato da beat potenti e testi provocatori. Nonostante la critica snob lo abbia stroncato, l'album resta divertente e coinvolgente, con la hit Gucci Gucci come punta di diamante. Un'opera da ascoltare senza prendersi troppo sul serio, perfetta per chi cerca un sound sbarazzino e fuori dagli schemi. Ascolta Somethin' Bout Kreay e scopri un hip-hop fuori dagli schemi!

 "Un film senza filtri, iper-realistico, che parla al cuore, mostrando lo squallore e la grettezza della provincia americana."

 "Heavy: pesante, come Victor, pesante come la sua condizione, dove però, forse, s'intravede ancora un barlume di speranza..."

Dolly's Restaurant è l'esordio indipendente di James Mangold, che già mostra il suo talento nel raccontare una storia intensa e realistica. Il film segue Victor, un cuoco isolato e introverso, la cui vita monotona viene scossa dall'arrivo di Callie. Forte nel cast e nelle tematiche, il film parla di solitudine, speranza e sogni difficili da realizzare nella provincia americana. Un'opera che lascia una sensazione di tristezza riflessiva ma anche di possibile rinascita. Scopri l'intenso esordio di Mangold e immergiti in una storia di speranza e isolamento.

 The Spin è il miglior lavoro di una carriera promettente e già solida.

 La fantastica voce da sacerdotessa dell'occulto di Sara Bianchin, il loro vero fiore all’occhiello.

The Spin, quarto album dei Messa, rappresenta il massimo della loro carriera con un sound ricco di influenze dal doom al jazz. La voce di Sara Bianchin dona un tocco mistico, rendendo l'album un viaggio oscuro ed emozionante. Un lavoro con atmosfere gotiche ed esoteriche che conferma la band come fiore all'occhiello della scena metal italiana. Ascolta The Spin e immergiti nell'oscurità musicale dei Messa.

 Un assalto sonoro inenarrabile, batteria che picchia spietata sul cranio delle signore al circolo del the.

 Con gli Anal Stabwound che suonano ancora più lo-fi: come lavarsi l’uccello con la carta vetrata.

Quattro band brutal goregrind si uniscono in uno split album ricco di assalti sonori intensi, con differenze marcate tra i gruppi. Gli Anal Stabwound si distinguono per la loro produzione lo-fi e aggressiva, mentre i Theurgy offrono una proposta più tecnica e death metal classica, con tematiche spirituali. Consigliato agli intenditori e agli amanti del genere per una dose intensa e scanzonata di brutalità musicale. Scopri l'intensità di questo split brutal goregrind e lasciati travolgere!

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