“Neanche a pensarci. Ed eccoli tornati ai suoni crudi, alle chitarre urlanti, alla batteria in primo piano e a Giovanni Lindo Ferretti che finalmente torna a cantare.”

 “Vale più un cuore puro e un cazzo dritto d’ogni pensiero debole----anima dolce che stai tra i cottonfiock metti i piedi per terra sentirai che elettroschock----sia almeno sano scopare, umano atto animale.”

La recensione analizza ‘D'Anime e D'Animali’ dei PGR dopo l’uscita di due membri chiave, sottolineando il ritorno a sonorità più crude e dirette. Il disco, prodotto da Peter Walsh, unisce punk maturo e testi densi di significato, con influenze di Fabrizio De André. La voce di Ferretti emerge forte e vibrante, accompagnata da un’energia nuova e sincera che caratterizza questo passo importante nella carriera del gruppo. Ascolta 'D'Anime e D'Animali' per un viaggio tra punk e poesia italiana.

 La sua potenzialità espressiva, la varietà timbrica e la capacità di estensione mi hanno subito folgorata.

 L'arrangiamento di Vittorio Cosma e un grandioso Stefano Bollani al piano, producono il prodigio di un puro melodico jazz a cui Sainkho consegna sfumature bossanova.

L'album "Who Stole the Sky" di Sainkho Namtchylak mette in mostra l'impressionante estensione vocale dell'artista e la sua capacità di fondere canto sciamanico, tradizioni siberiane e jazz. L'uso del canto difonico, unito a influenze etniche e arrangiamenti raffinati come quelli di Stefano Bollani, crea un'esperienza musicale raffinata e coinvolgente. Questa produzione è considerata la più omogenea e accessibile tra quelle italiane dell'artista. Ascolta Who Stole the Sky e lasciati trasportare dalla voce magica di Sainkho!

 L’atmosfera è magica, maestosa, ma anche malinconica e nostalgica situata in un luogo dove è possibile fondere le note di un sitar all’imponenza degli elefanti e all’allegria dei bambini.

 La nostalgia di un qualcosa che forse si sarebbe voluto possedere, o vivere, almeno una volta e che una volta incontrato lo si percepisce già finito, impossibile da raggiungere.

Elephantism di Ryuichi Sakamoto accompagna un documentario sul popolo Masai con musiche che fondono tradizione e malinconia. L'album evoca un'atmosfera magica e struggente, con brani che combinano sitar, piano e ritmi africani. Il disco è un tributo profondo e personale dedicato anche a Ground Zero, riflettendo sul valore dell'innocenza e della memoria. Un lavoro musicale che affascina per la sua ricchezza emotiva e la capacità di trasportare l'ascoltatore. Ascolta Elephantism per vivere un viaggio musicale unico in Africa.

 Blemish non è nient’altro che un puro esercizio di stile per un artista che ama a tal punto ascoltare la propria voce da perdersi per 13 interminabili minuti in nenie ipnotiche e insopportabili.

 David Sylvian non è più un artista, è un autoreferenzialista che si autocita, fino a fagocitarsi completamente.

La recensione critica l'album Blemish di David Sylvian, definendolo un esercizio di stile egocentrico e monotono. L'autore evidenzia come l'opera sia dominata da un uso eccessivo della voce minimalista e da un atteggiamento autoreferenziale dell'artista. Vengono ricordate con nostalgia le collaborazioni passate che hanno portato a lavori più complessi e significativi. In conclusione, l'album è percepito come un allontanamento dalla qualità musicale attesa. Scopri la verità dietro Blemish, leggi la recensione completa ora!

 «Non importa se tutti moriremo. Come il rumore di una tigre che si dibatte nell’acqua, ovunque e ovunque, noi moriamo uno dopo l’altro.»

 «Pornography è il delirio, l’apoteosi finale delle voci distorte e incomprensibili, i tamburi e il ritmo, le chitarre che lamentano e la voce che quasi non canta più urlando e recitando una preghiera di vita.»

Pornography è considerato il capolavoro dei The Cure, un album intenso che esplora gli abissi dell'anima di Robert Smith tra dolore, droghe e visioni. La recensione evidenzia l'atmosfera cupa e la forza espressiva di ogni traccia, invitando a conoscere la band partendo da lavori precedenti se si è nuovi ascoltatori. Ascolta Pornography per immergerti nella musica intensa e profondamente emozionale dei The Cure.

 Nada cantava con la voce più nera e graffiante che si potesse desiderare Miccia Prende Fuoco.

 Le chitarre distorte e deliranti della vera, unica ed incontestabile eredità musicale dei CSI.

La recensione celebra Sorella Sconfitta, il nuovo album di Massimo Zamboni dopo l'uscita dai suoi storici CSI. Viene evidenziata la qualità musicale e le collaborazioni vocali, che riempiono il vuoto lasciato dal passato. L'album conferma la continuità artistica e soddisfa i fan più fedeli con sonorità distorte e testi profondi. Un lavoro definito autentico e memorabile. Scopri l'eredità rock di Massimo Zamboni con Sorella Sconfitta!

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