Lewis Tollani

DeRango : 12,07 • DeEtà™ : 7158 giorni

 Il debito che Corky paga nei confronti del padre è uno spettro caleidoscopico di emozioni.

 Mayo Thompson è un fiume in piena, prende Bob Dylan e lo fa interpretare da Nick Cave.

Questa recensione valorizza l'album solista di Mayo Thompson, Corky's Debt To His Father, per il suo approccio intimista e sperimentale. L'opera fonde tradizioni americane con un cantautorato colto, attraversando vari stili come country, blues e folk con testi critici verso la società. La musica riflette un’evoluzione tecnica e un profondo spettro emotivo. L'album si distingue per la sua accessibilità rispetto ai lavori con i Red Crayola. Scopri l'intenso e originale universo musicale di Mayo Thompson in questo album imprescindibile!

 "Chi sta bussando alla porta...? La voce non tradisce molte emozioni nel dipanare la litania da nursery rhyme di 'Who's That Knocking'."

 "Ho appena ritrovato la mia voglia di vivere di nuovo, i titoli di coda scritti con le nuvole."

La recensione analizza '1968' di Pajo come un progetto musicale soffuso di malinconia e riflessione. L'album spazia tra atmosfere ispirate a Nick Drake e Neil Young, con momenti indie pop che ricordano Belle & Sebastian. L'artista affronta temi di insofferenza, tormento e ricerca di conforto in un percorso musicale intimo e coinvolgente. La critica evidenzia la capacità di Pajo di creare un viaggio emotivo che tocca profondità esistenziali con delicatezza e sintonia. Ascolta '1968' di Pajo e lasciati trasportare in un viaggio emotivo unico.

 I Don Caballero, anche se orfani di Ian Williams, dal vivo suonano più o meno così.

 È matematico...

La recensione descrive il live dei Don Caballero al Magnolia Club di Milano nel 2006 come un'esperienza intensa e tecnica. Nonostante l'assenza del chitarrista Ian Williams, la band mantiene una potenza e precisione matematiche nel loro sound. L'atmosfera del concerto è apprezzata e si sottolinea la coerenza dell'esecuzione dal vivo con l'essenza del gruppo. Scopri l'energia e la precisione live dei Don Caballero al Magnolia Club!

 "Life Is So Unkind è uno sconsolato ed inconsapevole epitaffio di quel genio incompreso di Norman Haines."

 "Rabbits è un masterpiece apocalittico che passa dal blues-mod degli Yardbirds alla psichedelia dei Cream."

Den Of Iniquity della Norman Haines Band è un lavoro solista del pianista di Birmingham, capace di unire progressive, psichedelia, jazz e blues. L’album spicca per la sua versatilità e sperimentazione, con brani che oscillano tra atmosfere cinematiche e divagazioni kraute. Il pezzo più emblematico, Rabbits, è un viaggio musicale di 13 minuti che sintetizza influenze che vanno dagli Yardbirds a Led Zeppelin. Un album cult, ristampato più volte, che merita attenzione per gli appassionati di musica d’avanguardia e rock degli anni ’70. Scopri ora il capolavoro prog psichedelico di Norman Haines e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche!

 L'esordio... è di quelli che lasciano senza parole.

 "Fall From The Stars", una sorta di bignami di tutte le migliori idee ed intenzioni dei God Is An Astronaut.

La recensione celebra l'esordio 2002 dei God Is An Astronaut, un mix raffinato di post-rock e elettronica autoprodotto. Le tracce si distinguono per atmosfere morbide, spaziali e intense, con influenze da diversi maestri del genere. In particolare, "Fall From The Stars" viene evidenziata come sintesi delle migliori idee del trio irlandese. Un disco che colpisce per profondità e originalità sonora. Ascolta ora 'The End Of The Beginning' per un viaggio sonoro unico!

 "Il mondo non era pronto per gli Z-Boys"

 "Gli skaters sono per loro stessa natura dei guerriglieri urbani: ogni giorno fanno uso delle strutture in disuso, prodotti dell’evoluzione tecnologica, usando i manufatti di governi e corporazioni in mille modi, che perfino gli architetti che li hanno progettati nemmeno possono sognarsi"

La recensione celebra la colonna sonora del documentario Dogtown And Z-Boys, un tributo agli innovatori dello skate anni '70, gli Z-Boys di Venice Beach. Tra sonorità hard rock e southern rock, il disco accompagna le gesta di un gruppo rivoluzionario che ha trasformato lo skate da semplice hobby ad arte estrema, con figure iconiche come Jay Adams e Tony Alva. La musica rappresenta perfettamente l'energia brutale e visionaria di quel periodo storico. Ascolta la colonna sonora e vivi la rivoluzione dello skate anni '70!

 “Dedicato A…” è, da un punto di vista musicale, uno snodo cruciale per la musica europea, tutta.

 Bradimante evoca visioni ancestrali e presagi di un oscuro avvenire, dove estratti di jingles pubblicitari si sciolgono in un madrigale.

La recensione evidenzia 'Dedicato A...', album di Le Stelle di Mario Schifano, come un capolavoro sperimentale e psichedelico del 1967, con una fusione di arte visiva e musica. L'opera è paragonata a quelle di Warhol e Pink Floyd, riconosciuta come uno snodo cruciale per la musica europea. La suite principale si distacca dai canoni rock tradizionali, anticipando future avanguardie. Il lato B offre brani lisergici di alta qualità con influenze da Nick Drake, Velvet Underground e altri. Ascolta ora 'Dedicato A...' e immergiti nel magico 1967 psichedelico italiano!

 Un pugno allo stomaco del cervello.

 Nessuno riusciva a darmi conforto, se non proprio una strada da percorrere… il quartetto è atterrato in una calda sera di maggio, ha rapito i pochi astanti, rubando loro le emozioni più nascoste ed è ripartito… senza lasciare parole.

La recensione descrive l'esperienza di un concerto dei Battles al Jail Club di Legnano come un evento potente e innovativo, capace di rapire gli spettatori con un suono multiforme e futuristico. La musica, guidata dal quartetto con Ian Williams e John Steiner, trascende le parole per immergere l'ascoltatore in un vortice sonoro unico. Il richiamo al futurismo di Marinetti sottolinea la visione rivoluzionaria del gruppo e la loro capacità di anticipare i cambiamenti musicali del futuro. Scopri l'innovativa energia live dei Battles, un suono che rivoluziona il futuro della musica.

 Un alone di instabile claustrofobia sembra pervadere l'intero lavoro.

 5 stelline sicure, per chiunque si senta a proprio agio col male di vivere.

Il terzo album dei Caustic Resin, 'The Medicine Is All Gone', è un lavoro maturo e compatto, che fonde grunge, psichedelia e space-rock in un percorso oscuro e intenso. La recensione evidenzia l'atmosfera claustrofobica e le influenze di artisti come Alice In Chains, Neil Young e Bowie. Un disco imperdibile per gli appassionati di indie americano degli anni '90, lodato per la sua sostanza e originalità. Scopri il suono intenso e visionario di Caustic Resin con questo album unico.

 L’idea viene a Wahrer, quando decide di combinare assieme (mash-up ante-litteram) due brani dei The Rivingtones, esasperandone la frenetica ritmica e istupidendone il cantato, tanto da rendere il brano un pezzo di schizofrenia-freak tuttora ineguagliato.

 Nessuno era ancora pronto alla furia demente del quartetto di Minneapolis, le classifiche erano invase dalle onde più morbide e sicure dei Beach Boys o di Jean & Dean.

La recensione celebra The Trashmen e il loro celebre brano "Surfin' Bird", hit esplosiva che ha segnato la scena surf rock degli anni '60 con un sound unico e frenetico. Dalla loro città natale, Minneapolis, il quartetto ha portato una ventata di energia garage, combinando abilmente brani dei Rivingtones e creando un pezzo memorabile e rivoluzionario. L'album omonimo, pur non replicando il successo del singolo, contiene perle come "Misirlou" e rivisitazioni interessanti. Il fascino di Surfin' Bird resta intatto nel tempo, sinonimo di uno spirito musicale esuberante e originale. Ascolta ora Surfin' Bird e scopri il surf rock originale dei Trashmen!