Ti ricordi le grandi performance... mentre sei avvolto dai ricordi quelli che capiscono qualcosa del mercato sfruttano le tue emozioni per ingannarti e vuotarti il portafoglio.

 Questo è quello che domina. Ma anche speranza per il domani. Per una produzione migliore. Per una gestione migliore del prodotto.

La recensione analizza la raccolta "The Best Of" dei Depeche Mode, giudicandola nostalgica ma incompleta. Pur apprezzando i classici inclusi e la nuova traccia "Martyr", l'autore sottolinea la mancanza di brani importanti e il carattere commerciale del prodotto. Emergono emozioni di rimpianto e speranza per un futuro migliore della band e delle loro pubblicazioni. Scopri la storia e i tormenti di Depeche Mode in questa raccolta iconica!

 Un brano dalle grande potenzialità, che fa del technopop la sua ragion di vita.

 La voce del Gahan sembra dare sfogo a tutta la sua potenza vocale cimentandosi con rabbia in una superba interpretazione.

La recensione celebra ‘Martyr’ come un brano forte e dalle grandi potenzialità, fedele allo stile synth-pop di Depeche Mode pur con energia nuova. Nonostante piccole polemiche sulla tracklist della raccolta ‘Best of’, l’autore apprezza la potenza vocale di Dave Gahan e il mix tra chitarra e sintetizzatori, evidenziando il legame con l’album ‘Playing the Angel’. Ascolta ‘Martyr’ e scopri il nuovo volto synth dei Depeche Mode!

 La cosa che più ha contribuito a forgiare uno dei migliori musicisti e performer di sempre è stata la voglia di cambiar pelle.

 E che voce meravigliosa, lo vogliamo dire?

La recensione celebra l'album d'esordio di David Bowie, evidenziandone l'impronta folk e la vocalità unica. Si sottolinea come questo disco riflette un Bowie ancora lontano dai suoi personaggi iconici, ma già dotato di raffinata genialità. Il testo descrive le atmosfere tradizionali britanniche e le scelte strumentali che rendono il lavoro prezioso e affascinante per gli amanti della musica. Ascolta il debutto folk di David Bowie e scopri le radici del mito!

 "The Meaning of Love è una canzone molto gioviale, che ha per ingredienti Synth e British Wave, e ne fa un gioiellino dell'elettronica anni '80."

 Il video di Julien Temple però non vi potrà mai piacere: uno scandalo dell'arte cinematografica contemporanea, con scenografia da dilettanti.

La recensione esamina con imparzialità il singolo 'The Meaning of Love' dei Depeche Mode, uno dei loro brani meno amati dai fan. Pur evidenziando i limiti del video musicale, il testo riconosce alla traccia un carattere gioviale e interessante, tipico dell'elettronica britannica degli anni Ottanta. Il lato B strumentale riceve apprezzamenti per la sua atmosfera e qualità sonora. Invita infine anche i più scettici a dargli una chance. Ascolta 'The Meaning of Love' e condividi la tua opinione sui Depeche Mode!

 "People are people è una canzone che sprizza elettronica industrial da tutti i pori."

 "I campionamenti di Alan Wilder e le atmosfere anni '80 sono il cuore pulsante del singolo."

La recensione offre un'analisi dettagliata del singolo "People Are People" dei Depeche Mode, sottolineando il suo stile elettronico industrial tipico degli anni '80 e il tema della guerra e dell'odio tra gli uomini. Viene apprezzata la B-side "In Your Memory", considerata un perfetto esempio di elettro-pop. L'autore esprime anche un giudizio personale critico ma nostalgico, ricordando l'importanza storica della canzone. Ascolta People Are People e scopri un capolavoro elettronico anni '80!

 "Mi viene quasi il vomito" riferito ai remix di 'A question of lust' e 'Stripped'.

 "Non male per un disco che però rimane sempre comunque meglio nella versione dell'86, nuda e cruda."

La recensione analizza la versione remix del classico album 'Black Celebration' di Depeche Mode, evidenziando remix riusciti e altri che snaturano i brani originali. Alcune tracce risultano più attuali e piacevoli, mentre altre remix causano disagio al recensore. Complessivamente il disco mantiene interesse, ma la versione originale del 1986 rimane superiore per intensità e autenticità. Scopri i remix di Black Celebration e confrontali con l'originale!

 Questo è un disco che offre una miriade di spunti che esulano dal tema religioso.

 "Your own personal Jesus" si potrebbe riferire a qualcuno, che non è Gesù, ma un uomo in carne ed ossa, che vive per proteggerti ed ascoltare le tue preghiere personali.

La recensione celebra il singolo 'Personal Jesus' dei Depeche Mode come un capolavoro che ha segnato una svolta musicale per la band. Si analizzano approfonditamente le tematiche di fede, ambiguità e ironia nel testo, il fascino del brano e le varie versioni remixate. Viene sottolineato il carisma della band nei live e il successo che ha posizionato il brano nell'Olimpo delle hits alternative. Un singolo imperdibile per gli amanti della musica elettronica e rock. Scopri perché Personal Jesus è un must per ogni fan del rock alternativo.

 Capolavoro dell’Electro-Pop, esce nel periodo in cui questo genere è al culmine (1982).

 La voce di Dave Gahan in questo periodo è pressoché perfetta. Adolescenziale, baritonale e nello stesso tempo soave e gotica.

La recensione celebra "A Broken Frame" come un capolavoro dell'Electro-Pop anni '80, con synthbass marcati, testi giovanili e una voce baritonale gotica. Alan Wilder esordisce apportando grande talento. Nonostante qualche ripetitività nella tracklist, l'album rappresenta un momento chiave della band. Le esibizioni live di quel periodo aggiungono valore storico e artistico all'opera. Ascolta ora 'A Broken Frame' e scopri l'inizio di una leggenda electro-pop!

 È un "documento" della parentesi Electro-pop europea dei primi '80; raccolte del genere valgono molto più di un'intera discografia di Human League, Eurythmics, ecc.

 Ti senti tutti i singoli di maggior successo dei Depeche Mode nei primi '80, pezzi remixati che qualche volta hai sentito in qualche club un po' più seri in certe "night versions" pazzesche... altro che New Romantic!

La raccolta 'The Singles '81>'85' di Depeche Mode è un documento importante dell'electro-pop europeo anni '80, con i singoli principali e remix cult. Pur non includendo tracce extra-album fondamentali, è una collezione di pezzi intramontabili che raccontano la prima fase della band. Le versioni remixate e alcuni singoli meno conosciuti regalano un ascolto coinvolgente e rappresentano il fascino synthpop dell'epoca. Perfetta per appassionati e collezionisti. Scopri l'essenza dei primissimi Depeche Mode con questa raccolta imperdibile!

 "Corbjin è una mente malata (nel senso positivo), geniale, si mette a fare cose che vanno oltre l’ambiguità."

 "Un eterno film, tanta scena, tanta ambiguità, tanto dark, tanti dubbi e pensieri che ti accapponano la pelle."

La recensione approfondisce la raccolta di video dei Depeche Mode dal 1986 al 1998, sottolineando la maestria registica di Anton Corbjin e lo stile dark ricorrente. Viene descritto l'evolversi dell’immagine e dei temi della band, con riferimenti ai video più iconici e alle atmosfere tra ambiguità e simbolismo. Il testo è un invito agli appassionati di musica alternativa a scoprire o riscoprire questi video storici e cult. Scopri la magia visiva e sonora dei Depeche Mode con questa raccolta imperdibile!

Utenti simili
MetallaroBionico

DeRango: 2,38

Zep

DeEtà: 7023

S4doll

DeRango: 2,48

Killgod

DeRango: 0,00

il trucido

DeRango: 0,22

Revolver

DeRango: 0,00

domo984

DeEtà: 7077

marpado

DeRango: 0,90

FLOYDMAN

DeRango: 0,24

JimMorrison

DeRango: 3,31

Gruppi