Già il titolo del disco è un programma: Cosa sta a significare? Dobbiamo riempire questi spazi o lasciarli vuoti?

 Fausto come sempre riesce, con la sua poetica e la sua sofferenza, a parlarci di argomenti forse troppo alti per lasciarli nell’ambito pop.

Blank Times è il terzo capitolo della trilogia interbeat di Fausto Rossi, un album che segna un ritorno al blues-rock dopo esperimenti più elettrici. L'opera si distingue per testi profondi e poetici, accompagnati da canzoni intense come Tu Non Lo Sai e Down Down Down. La recensione mette in luce la capacità dell'artista di sorprendere e di parlare di temi complessi fuori dal mainstream pop. Scopri il mondo blues-rock di Fausto Rossi con Blank Times, ascolta ora!

 Questo disco è come un tappeto orientale; sempre uguale a se stesso ma sempre magnifico.

 Il lavoro risente della scuola cantautorale settantiana italiana senza però mai scadere nel "già sentito".

La recensione celebra l'album Canzoni di Festa de Il Rumore Della Tregua come un'opera che unisce la tradizione della scuola cantautorale italiana degli anni '70 a spunti originali e affascinanti. L'album è paragonato a un tappeto orientale, dove la ripetitività incanta senza risultare ripetitiva. Le tracce Mercoledì di Festa e Danny il Greco sono evidenziate come particolarmente significative. Ascolta Canzoni di Festa e immergiti in un viaggio musicale unico!

 Noi maschi abbiamo sempre un amico con cui condividiamo tutto, dalle prime sigarette alle prime seghe.

 Lolli, con il suo solito tono malinconico, traccia un acquarello che solo noi maschi riusciamo a capire.

La recensione riflette sul brano 'Michel' di Claudio Lolli, evidenziandone il tono malinconico e la capacità di raccontare l'amicizia maschile durante l'adolescenza. L'autore riesce a dipingere con delicatezza momenti di crescita, ricordi e perdite, emozionando soprattutto chi riconosce queste esperienze. LollI è apprezzato per la profondità lirica e la sensibilità trasmessa. Scopri l'intensità di Claudio Lolli con 'Michel' e rivivi le emozioni dell'amicizia.

 Incazzati come solo i sedicenni sanno essere.

 Ributtanti debuttanti. Cambiate canale.

La recensione analizza 'Stupido Teatro' di Waka Waka con un tono ironico e critico, sottolineando un sound derivativo e uno stile ribelle tipico dei sedicenni punk. L'album richiama atmosfere post punk anni '90 ed evidenzia una derivazione da band punk italiane storiche, ma senza innovazioni rilevanti. La critica invita a cambiare canale, evidenziando un giudizio di sufficienza mista a stanchezza verso questa proposta musicale. Scopri se Stupido Teatro di Waka Waka fa per te: ascolta ora!

 I critici musicali sono i migliori comici italiani.

 Ci regalano un album che definire punk è da imbecilli. Questo è solo amore per il rock’n’roll.

La recensione condanna le definizioni di punk date all’album 'Revolver' e lo celebra come puro rock’n’roll. Vengono evidenziati vari stili musicali presenti, dall’uso del sax al reggae, passando per elementi dadaisti e richiami periferici. La band del Triveneto, con la produzione di Gino D’Eliso, offre un lavoro ricco e passionale. La critica si esprime con ironia verso i critici musicali tradizionali, sottolineando l’amore genuino per la musica della band. Ascolta 'Revolver' e scopri l’autentico spirito rock’n’roll italiano!

 Ferretti col suo salmodiante cantare incespica cade e si rialza mentre con la sua sensibilità ci fa partecipi della guerra.

 Se siete sensibili non guardate questo video.

La recensione esplora il video di Blazer1978, che unisce la musica dei CSI con immagini forti e reali tratte da un documentario sulla guerra in Kosovo. Il testo sottolinea il forte impatto emotivo e visivo del video, mettendo in risalto la sensibilità dell’artista e la testimonianza diretta della brutalità del conflitto. Il messaggio contro la guerra e la riflessione sulla perdita dell’innocenza sono al centro dell’opera. Guarda il video di Blazer1978 e riflettiamo insieme sul valore della pace.

 Se esistesse un Dio ci chiederebbe solo uno cosa: SILENZIO.

 La musica per chi la vuole sentire e goderne deve essere una ricerca, una voglia di sentirla e non solo con le orecchie.

La recensione celebra l’album ‘Below The Line’ di Fausto Rossi come un’opera che riflette il caos e il rumore incessante della società moderna. L’album è una lunga suite di sette movimenti che mescola rumore e musica, invitando l’ascoltatore a una fruizione attenta e profonda. Il tema centrale è il rumore onnipresente, visto non come silenzio ma come elemento evocativo e critico. Il recensore suggerisce un ascolto ad alto volume in cuffia per apprezzare appieno l’esperienza sonora. Ascolta ‘Below The Line’ ad alto volume e immergiti nel suo mondo sonoro unico!

 Tutti i miti portano sempre nella stessa meta: le stelle.

 La vista è alla base dei nostri più grandi benefici poiché non avremmo potuto dire nulla sull’universo se non avessimo mai veduto il sole, le stelle e il cielo.

Il Mulino di Amleto esplora i miti mondiali come codici per comprendere il moto degli astri e la precessione degli equinozi. Gli autori dimostrano come antiche leggende nascondano conoscenze astronomiche e come la memoria orale abbia permesso di tramandare queste informazioni. Il saggio è denso e complesso, ma stimola una riflessione profonda sul significato del tempo e dell'universo. Un’opera per chi ama intrecciare mitologia e scienza. Scopri come i miti antichi svelano i segreti delle stelle, leggi Il Mulino di Amleto!

 Un piccolo rap sorretto dal ripetuto e scandito BER-LUS-CO-NI-DI-MET-TI-TI, tradisce palesemente il malessere diffuso verso l'unto del signore.

 Il ritmo elettronico sembra più che tutto frutto di una tastiera Bontempi antecedente al 1984.

La recensione analizza il brano 'L'imperatore Tiberio' di Daniele Silvestri, evidenziandone la satira politica legata a Berlusconi e la critica sociale. Critica sia il testo, percepito come superficiale e affrettato, sia la musica elettronica giudicata datata. L'autore mette in dubbio l'efficacia del pezzo e la sua rilevanza rispetto al contesto artistico di Silvestri. Scopri la satira politica e la musica di Daniele Silvestri con questa recensione unica.

 Le scimmie che gli stanno addosso sono sempre più di una e dalle molteplici forme: alcool, buchi nelle vene, soldi, politicanti...

 "L'incidente è chiuso, non fate pettegolezzi... Buona permanenza".

La recensione analizza 'Scimmie' dei Panico come un album rock elettrico e intenso, che esprime le angosce e le contraddizioni della gioventù italiana alla fine degli anni '80. Tra chitarre potenti e un sax vibrante, il disco racconta lotte quotidiane, illusioni e drammi personali. Particolare rilievo viene dato al brano '14 Aprile', ispirato a Majakovskij, simbolo poetico di disperazione e speranza. Ascolta 'Scimmie' dei Panico per un viaggio rock tra angosce e poesia.