pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 7045 giorni

 Lui è un musicista brillantissimo e andava solo capito.

 Esprimere qualità, intelletto musicale e addirittura virtuosismo nell’ambito della canzonetta italica è un esercizio complesso e sfizioso.

La recensione analizza 'it.pop', primo album di Alex Britti, raccontando la sua scelta di bilanciare esigenze commerciali e talento musicale. Viene sottolineato il virtuosismo alla chitarra e la difficile convivenza con il pop mainstream. Britti emerge come musicista evoluto, capace di inserire elementi jazz e blues anche nei brani più accessibili, malgrado qualche limite vocale nelle prime registrazioni. Scopri il lato nascosto e virtuoso di Alex Britti ascoltando 'it.pop'!

 Davies ci avrà sentito a suo tempo della magia ma io non la raccolgo, sinceramente: i Supertramp avevano tantissime virtù, ma non quella di essere… Super anche dal vivo.

 Grazie di tutto anche a te Rick, di cuore! I miei eroi musicali di gioventù se ne stanno pian piano andando, ad uno ad uno, ed anch’io non mi sento tanto bene.

La recensione, spunto per ricordare Rick Davies dopo la sua scomparsa, analizza il suo impatto sui Supertramp, lo stile pianistico e la genesi tecnica dell’album Live '88. L’autore osserva come il disco rappresenti più un documento grezzo che una vera celebrazione del gruppo dal vivo, soffermandosi sulle difficoltà della band nel ricreare in concerto la magia dei loro lavori in studio. Scopri di più sul mondo Supertramp e celebra Rick Davies insieme a noi.

 Il disco è massacrato, per quanto mi riguarda, dalla ricerca di sonorità attuali, cioè brutte.

 Due stelle di rimpianto, e finish.

La recensione boccia Drivetrain, ultimo album in studio dei 38 Special, criticando il goffo tentativo di adottare suoni moderni che soffocano la loro classica eleganza. Il disco, tranne qualche brano sul finale, appare debole e fuori contesto rispetto alla storia della band. Chiude con due stelle di rimpianto, sottolineando l’irrimediabile distacco dai tempi d’oro del gruppo. Scopri di più sulle luci e ombre dell’ultimo capitolo dei 38 Special.

 Ma mancano le intuizioni veramente riuscite, i pezzi trainanti, la spinta verace di una band in salute e non al crepuscolo.

 È il disco più 'tranquillo' di carriera, per discreta parte semiacustico e introspettivo.

La recensione analizza 'Resolution', decimo album dei 38 Special pubblicato nel 1997, evidenziando il ritorno di Don Barnes e la perdita di altri membri storici. L'album è giudicato discreto, con arrangiamenti più acustici e meno tastiere rispetto al passato, ma manca di brani davvero memorabili. Emergono alcuni episodi riusciti, pur prevalendo una sensazione di declino rispetto ai vecchi fasti della band. Scopri se 'Resolution' merita un ascolto e rivivi il sound dei 38 Special.

 "Ce n’è insomma per chiunque, a cadenza se si vuole schizofrenica: una volta tondi e l’altra quadrati, ad accontentare tutti e nessuno."

 "Ma questo è un lavoro di gente che ci sa fare e quattro stelle ancora se le fa assegnare, purtroppo per l’ultima volta."

La recensione approfondisce Bone Against Steel dei 38 Special, sottolineando la capacità della band di alternare southern rock e melodia AOR in un contesto di forte cambiamento musicale nei primi anni '90. Tra brani trascinanti e altri più anonimi, si evidenzia la qualità degli esecutori e la varietà stilistica. Il disco viene apprezzato come l'ultimo colpo di coda prima del declino causato dall'avvento del grunge. Scopri l’ultimo grande album dei 38 Special e rivivi la transizione del rock anni '80 verso i ’90!

 Una ballatona paracula intitolata ‘Second Chance’ che non ha niente, ma proprio niente degli abituali 38 Special.

 È un album bipolare: rock’n’roll para-sudisti... alternati puntualmente ad hard-pop intonati dalla tenorile emissione del nuovo venuto.

La recensione sottolinea il cambio di direzione dei 38 Special con 'Rock’n’Roll Strategy': l’ingresso di Max Carl introduce melodie AOR e synth, allontanando il gruppo dal classico southern rock. Il disco è ritenuto ibrido ma compositivamente rinvigorito, con alcuni brani efficaci e altri meno riusciti. Spiccano la hit 'Second Chance' e il ritorno di assoli di chitarra, a fronte di un sound più leggero che divide i fan storici. Vuoi riscoprire i 38 Special? Ascolta Rock’n’Roll Strategy e condividi la tua opinione!

 Il loro hard rotondo, rotondissimo [...] piega decisamente verso una banalizzazione, una poppizzazione, una commercializzazione della proposta.

 Approcciarli da questi solchi rischia di essere una scelta controproducente, per chi ancora non li conosce.

La recensione sottolinea la delusione verso 'Strength in Numbers' dei 38 Special, colpevole di aver ceduto alle mode anni '80, perdendo groove e autenticità. La produzione fredda, le melodie semplicistiche e l'uso forzato delle voci fanno di questo album il punto più basso della loro carriera, anche se il brano 'Like No Other Night' si distingue. Migliori lavori seguiranno. Vuoi scoprire come i grandi possono cadere anche nelle mode? Leggi la recensione completa!

 Grande energia, bell’atteggiamento, grintosi e perfetti suoni 'brown'.

 Un fruttuoso crossover fra essenzialità, energia, pienezza, consistenza melodica, nitida esecuzione, equilibrio strumentale.

La recensione celebra Special Forces dei 38 Special come esempio maturo e perfettamente equilibrato di hard rock melodico. Il disco viene lodato per la sinergia fra le voci, i riff stoppati e la raffinata interazione tra le chitarre. Pur non proponendo rivoluzioni, l'album brilla per energia e compattezza, risultando uno dei vertici della band. L'autore riflette anche sulla sottovalutazione del gruppo nel contesto italiano dell'epoca. Scopri o riscopri un classico del southern rock energico: ascolta Special Forces ora!

 Il canto solista è affidato ancora esclusivamente al timbro cordiale e country blues del frontman Donnie Van Zant, ma è l’ultima volta…

 Special Delivery è un buon passo avanti rispetto al lavoro d’esordio, ma ancora non siamo nell’eccellenza, nella peculiarità.

La recensione analizza "Special Delivery" dei 38 Special, sottolineando la qualità esecutiva e la solidità musicale ma evidenziando una certa mediocrità compositiva. L'autore nota come il gruppo sia ancora in cerca di una vera identità personale, lontana dall'eccellenza ma pronta ad emergere con il successivo album. Il disco si distingue per buone performance strumentali e ospiti celebri, ma manca di melodie memorabili. Scopri se anche tu sei d’accordo: ascolta Special Delivery e lasciaci la tua opinione!

 Un’aurea mediocrità.

 La band è ancora alla ricerca delle sue peculiarità, che arriveranno chiare e forti di lì a un paio d’anni.

La recensione analizza il primo album dei 38 Special, gruppo sudista influenzato dai grandi nomi del southern rock. Pur riconoscendo una buona esecuzione, l’autore evidenzia una mancanza di creatività e canzoni memorabili. Donnie Van Zant si distingue alla voce, ma la band risulta ancora alla ricerca della sua vera identità. Un disco di esordio che non lascia il segno, in attesa di tempi migliori. Scopri se anche tu trovi qualcosa di unico in questo debutto dei 38 Special!