pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6928 giorni

 "L’album è prodotto assai meglio del loro standard storico, le canzoni sono compatte e le melodie, pur banali, sono ben svettanti e rendono facilmente memorabili parecchie di esse."

 "I Wishbone Ash anno 1981 di quest’opera sono ancora riconoscibili, però decisamente in mutazione."

L'undicesimo album dei Wishbone Ash, Number the Brave del 1981, segna una svolta verso sonorità più accessibili e pop, con produzione curata da Nigel Gray. L'ingresso di John Wetton al basso non cambia radicalmente l'identità, mentre le chitarre risultano più leggere e elaborate secondo il gusto dell'epoca. L'album presenta brani uniformi, alcuni piacevoli ma nessuno memorabile, in un equilibrio tra rottura e fedeltà al passato. Il giudizio è complessivamente moderato, tra pregi stilistici e compromessi commerciali. Scopri l’evoluzione anni '80 dei Wishbone Ash con Number the Brave!

 All’altezza del nome dei Wishbone Ash è, parallelamente, il brano d’apertura “Living Proof”, il quale si imporrà da subito come un loro classico.

 Just Testing è un altro lavoro da quattro stellette dei Wishbone Ash, fra l’altro a me personalmente molto caro perché andai a vederli dal vivo proprio nella tournée di lancio di quest’album.

La recensione evidenzia la forza delle chitarre nell'album Just Testing dei Wishbone Ash, soprattutto nel brano di apertura 'Living Proof' e nell'epico finale 'Life Line'. Pur notando qualche limite nel cantato di Martin Turner, l'autore apprezza la varietà e l'energia del disco, considerandolo un lavoro solido e significativo nella discografia del gruppo. La copertina, curata dallo studio Hypgnosis, segna un gradito miglioramento grafico rispetto agli album precedenti. Scopri ora l'energia chitarristica di Wishbone Ash con Just Testing!

 “No Smoke Without Fire è insomma un album compiutamente hard rock dei Wishbone Ash, il primo!”

 “Un interminabile festival di circonvoluzioni chitarristiche di tutti i tipi, senza vergogna!”

No Smoke Without Fire segna un importante ritorno per i Wishbone Ash alle radici inglesi e a una produzione più corposa firmata Derek Lawrence. L'album è il primo hard rock vero del gruppo, con chitarre armonizzate, sezioni progressive e momenti epici come 'Way of the World'. Anche se qualche brano risulta debole, la qualità complessiva è solida e vibrante, sostenuta da una produzione efficace e un sound potente. Scopri l'energia hard rock di Wishbone Ash ascoltando No Smoke Without Fire!

 Le chitarre si guadagnano ancora e sempre la pagnotta, che siano elettriche o acustiche.

 Album “medio” della produzione Wishbone, certo senza infamia ma senza particolare lode.

Front Page News è l'ottavo album dei Wishbone Ash, pubblicato nel 1977, con un sound melodico e accessibile fortemente influenzato dal rock americano. Le chitarre armonizzate di Powell e Wisefield brillano, ma la voce risulta meno accattivante rispetto ad altre produzioni. Alcuni brani come "Midnight Dancer" e "Diamond Jack" si distinguono, mentre l'album nel complesso si mantiene su livelli medi, senza particolari exploit né cadute evidenti. Ascolta Front Page News per scoprire la raffinata armonia chitarristica di Wishbone Ash.

 Qui si evince in pieno come i Wishbone siano stati, siano e sempre saranno i migliori interpreti della soluzione a doppia chitarra solista in ambito rock.

 Merita quattro stellette piene, e un tenero ricordo personale dei miei anni di gioventù.

New England, settimo album dei Wishbone Ash del 1976, rappresenta un ritorno ai loro punti di forza dopo un precedente lavoro deludente. L'album alterna rock melodico, blues e progressive con eccellenze nelle armonie delle doppie chitarre e brani memorabili come 'You Rescue Me' e 'Lorelei'. La recensione racconta anche un legame personale con l'ascolto dell'album durante la gioventù dell'autore. Un disco meritato quattro stelle, testimonianza di un'importante riscossa per la band. Scopri il grande ritorno dei Wishbone Ash con New England, una gemma del rock classico!

 È il loro assoluto nadir. ‘Na chiaveca, direbbero a Napoli.

 La produzione moscia e sfrontatamente anti-rock del più moscio dei produttori famosi e cioè Tom Dowd.

La recensione di 'Locked In' di Wishbone Ash evidenzia un periodo negativo della band con suoni scialbi, produzione poco curata e performance vocali deludenti. Nonostante la bravura chitarristica, l'album risulta il peggior lavoro della loro carriera. Consigliato solo ai completisti, mentre si suggeriscono altri album per apprezzare il vero valore del gruppo. Scopri i migliori album dei Wishbone Ash e lasciati conquistare dal loro vero sound!

 "Mazza che copertina brutta!"

 "Un disco adulto e super yankee di un gruppo fino a qui formalmente appartenente al pop rock giovanile britannico fine anni ottanta."

L’album "Add to Favourites" dei Cutting Crew rappresenta un ritorno adulto e ben prodotto di un gruppo inglese dagli anni ottanta. Pur con suoni perfetti e un’ottima qualità sonora, l’atmosfera appare troppo influenzata da stereotipi americani, perdendo parte della personalità e dell’originalità che caratterizzava i primi lavori. Il cantante Nick Van Eede ha cambiato stile vocale, penalizzando l’impatto emotivo. Nel complesso un disco valido ma non memorabile, distante dalle vette del passato. Scopri l’evoluzione dei Cutting Crew con la nostra recensione dettagliata!

 Preferisco assai questa Joni Mitchell matura, sfiatata e limitata ma sexy, a quella specie di usignolo esagerato di quand’era ragazza.

 I toni bassi e sibilanti di quest’anzianotta Mitchell, il suo fraseggio secco e talvolta quasi verbale, le sfumature infinite della sua gola, sono un toccasana per il mio gusto.

Both Sides Now segna la fase matura di Joni Mitchell, che affronta con coraggio i limiti imposti dall'età e dalla salute. L'album valorizza una voce più scura e rotonda, accompagnata dall'orchestra jazz di Vince Mendoza. Si tratta di cover di classici d'altri tempi, reinterpretati con sensibilità e profondità emotiva, confermando Mitchell come icona della musica d'autore. Ascolta Both Sides Now e scopri la magia di una voce che conquista con l’età.

 La musica è equilibrata, intelligente, professionalissima, piacevole, variegata.

 I brani escono subito dal cervello appena ascoltati, non succedendo mai nulla di veramente eclatante.

Il disco "As Far As I Can See" dei Zombies, pubblicato nel 2004, offre un pop rock maturo e ben arrangiato con l'eleganza vocale di Blunstone e le tastiere di Argent. Pur equilibrato e professionale, l'album manca di imprevedibilità e innovazione, richiedendo più ascolti per apprezzarne appieno le qualità. I brani migliori sono collegati a composizioni di Russ Ballard, con tracce come "I Don't Believe in Miracles" e "I Want to Fly" che emergono per intensità e melodia. L'album è consigliato agli appassionati di musica retrò e pop rock raffinato. Scopri l'eleganza nostalgica dei Zombies con questo album da riscoprire.

 Il suo “pop” pacato, ironico fino al corrosivo, depresso o divertente, deve molto di più ai maestri neri del rhythm & blues nonché ai grandi compositori di colonne sonore.

 Con Randy Newman, il Woody Allen dei cantautori, o lo si apprezza o ci si annoia.

La recensione di 'Sail Away' di Randy Newman sottolinea il talento come compositore e paroliere di un artista dal timbro vocalico particolare e dallo stile unico. Il disco, uscito all'inizio degli anni '70, è ricco di ironia, impegno poetico e arrangiamenti che richiamano il rhythm & blues e le colonne sonore. Le canzoni ‘Sail Away’ e ‘You Can Leave Your Hat On’ sono in particolare evidenza per i loro messaggi profondi e successi nel tempo. Newman è definito un grande del cantautorato americano, nonostante sia un artista di nicchia in Italia. Scopri l'universo profondo e ironico di Randy Newman con Sail Away!

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