pier_paolo_farina

DeRango : 8,88 • DeEtà™ : 6907 giorni

 Il disco suona benissimo, è generosamente lungo (80 minuti) e vario, bello sin dalla copertina.

 C'è il vizio diffuso, il partito preso di non dare mai alcuna chance alle reunion dei 'dinosauri' del rock dopo qualche decennio. Questo ritorno in piena forma degli It Bites ne è un esempio.

L'album 'The Tall Ships' degli It Bites rappresenta un ritorno stagionato e convincente nella scena progressive rock. Con John Mitchell che sostituisce Francis Dunnery, il disco offre un sound vario e coinvolgente, impreziosito da due lunghe suite di grande impatto emotivo e tecnica elevata. La chimica tra i musicisti, in particolare con il tastierista Robin Beck, è palpabile e dona all'opera un caratteristico e fresco equilibrio sonoro. Un ottimo prodotto che dimostra come le reunion possano avere senso e valore. Scopri il nuovo capitolo prog degli It Bites, ascolta 'The Tall Ships' ora!

 Gli Eagles di quando c'era anche Leadon sono quelli giusti per inquadrare la band con tutti gli adeguati meriti.

 L'album è solo piacevole, non offrendo pagine che incidano ed aggiungano gloria all'uomo.

La recensione riflette sulla figura di Bernie Leadon, musicista chiave degli Eagles, osservando come il suo unico album solista, Mirror, non ripaghi appieno le aspettative. Pur riconoscendo la maestria strumentale e il valore storico del musicista, l'album è considerato piacevole ma privo di brani memorabili, segnando un'evidente distanza dal passato fulgido con la band. Scopri la carriera solista di Bernie Leadon e valuta tu stesso Mirror.

 Erano fatti apposta soprattutto per quella larga parte di America bigotta, casalinga disperata, ipocritamente credente.

 Una volta su cinque, ecco che tirano fuori una sciccheria, magari solo strumentale, di grandissima classe, sapienza e inventiva.

La recensione analizza l'album Get Closer del duo texano Seals & Crofts, riconoscendo la loro abilità musicale e le perle nascoste nel repertorio. Nonostante una parte del disco sia easy listening poco stimolante, alcune tracce come "Passing Thing" si distinguono per maestria e inventiva. Il testo sottolinea il contesto culturale americano che ha favorito il successo del gruppo, poco apprezzato in Europa, e il contrasto tra la buona tecnica strumentale e la qualità altalenante delle canzoni. Scopri le gemme nascoste di Seals & Crofts su Get Closer!

 Il povero Fast suonava proprio bene, diavolo… tipo sotto il break di armonica, e poi subito nel solo, a favore di un hard rock sonorissimo e autenticamente trascinante.

 Sarebbe da cinque stelle ‘sto disco, perché non ha un vero difetto… se non quello di non essere uscito dieci, quindici anni prima…

La recensione analizza l'album d'esordio dei Fastway, creato da ex membri di Motorhead e UFO. Il disco propone un rock blues potente e ragionato, con influenze zeppeliniane, e si distingue per le eccellenti prestazioni strumentali e vocali. Nonostante il rischio di minor notorietà, è considerato un classico da riscoprire, raccomandato agli appassionati di hard rock classico. Ascolta Fastway a tutto volume e riscopri un classico hard rock imperdibile!

 "Un grandissimo brano è 'Underneath Your Pillow', costruito su un’accattivante sequenza ritmica di synth su cui si sviluppa una melodia vocale raffinata."

 "Lo struggimento e il dispiacere per la perdita del genitore vengono superbamente ricreati da questa solitaria performance del bravo musicista inglese."

Eat Me in St. Louis è il terzo album degli It Bites, caratterizzato da un sound più hard rock rispetto ai precedenti. La band mantiene un equilibrio tra virtuosismo e accessibilità, con arrangiamenti curati e una vocalità sopra la media. Spiccano brani come 'Underneath Your Pillow' e la struggente traccia strumentale 'Charlie', dedicata al padre di Dunnery. Un album imperdibile per gli amanti del rock progressivo e delle tecniche chitarristiche raffinate. Ascolta ora Eat Me in St. Louis e scopri l'unicità degli It Bites!

 Cosicché la cosa migliore di quest’opera è… la copertina, conturbante e ansiogena come poche altre.

 Con un destino professionale meno problematico questo uomo ci avrebbe trasmesso tante altre canzoni epocali.

La recensione analizza l'album Eye of the Zombie di John Fogerty, evidenziando le difficoltà legali che hanno segnato la sua carriera post-Creedence. Pur mantenendo intatto il suo stile e la grinta vocale, l'album manca di brani memorabili e si rivolge soprattutto ai fan completisti. La copertina emerge come l'aspetto più singolare e suggestivo di questo lavoro discografico. Scopri perché Eye of the Zombie è un must per i fan di John Fogerty!

 Con una copertina così vistosa, di un fucsia capace di attirare pure le api e i calabroni, si presentò alla grande ad inizio 1970 questo quartetto originario di Detroit.

 La versione dei Frijid Pink è bella psichedelica, colla chitarra distortissima di Thompson che lascia perdere l’arpeggio e picchia invece sugli accordi.

L'album di debutto dei Frijid Pink del 1970 è un classico esempio di rock blues psichedelico con forte impatto chitarristico. Il gruppo, originario di Detroit, raggiunse il successo grazie al loro singolo "House of the Rising Sun", una versione potente e distorta del tradizionale brano folk. Nonostante la breve carriera di grande successo, l'album conserva il fascino hippie e vintage dell'epoca, ideale per nostalgici e appassionati di musica d'annata. Scopri il fascino vintage del debutto psichedelico dei Frijid Pink!

 Il suo suono primordiale, caldo e puntuto, è un piacere sentirlo e si passa sopra volentieri al fatto che tutti i suoi licks provengano pressoché da un unico grande maestro.

 Forse manca quel paio di pezzi capolavoro, quelli capaci di trascinare un intero disco.

Con 'Starcatcher', quarto album del 2023, Greta Van Fleet conferma un buon mestiere musicale ma senza brani davvero memorabili. La qualità strumentale è alta, soprattutto la chitarra, che richiama il rock blues degli anni Sessanta. Tuttavia, il songwriting appare carente e il risultato complessivo risulta poco incisivo. L’album suona piacevole ma manca di momenti epici e coinvolgenti, a cui il gruppo sembrava destinato. Scopri se 'Starcatcher' merita un ascolto approfondito e resta aggiornato sulle evoluzioni dei Greta Van Fleet.

 L’eleganza è cristallina, sia nella voce setosa sia nella resa della sua provetta sei corde Martin, pizzicata con dita educatissime.

 Taylor propone un soft rock intelligente, ricercato, ricco di sfumature jazz e blues, perfetto per professionisti musicali.

New Moon Shine di James Taylor è un album raffinato e ben eseguito, ricco di sfumature soft rock, jazz e blues. La voce elegante di Taylor e gli arrangiamenti di musicisti di livello elevato rendono il disco un ascolto piacevole e senza scossoni. Il disco sprigiona un’eleganza tipica del sound californiano e mette in mostra la perizia tecnica e la sensibilità artistica di Taylor, proponendo brani nostalgici, socialmente impegnati e sperimentali. Scopri l'eleganza senza tempo di James Taylor in New Moon Shine!

 Cinque o sei ascolti sono il minimo necessario per cominciare a godere del tutto.

 Questi cinque signori andrebbero protetti da una legge, come i panda.

L'album 'As The World' degli Echolyn è considerato il miglior prodotto progressive rock americano degli anni '90, con composizioni complesse e voci a canone di straordinaria qualità. Pubblicato nel 1994 dalla Sony, che non intervenne nei contenuti, è rimasto un gioiello ignorato dal grande pubblico ma amatissimo dagli estimatori. Il disco richiede più ascolti per apprezzarne pienamente le sfumature e resta un punto di riferimento per i fan del genere. Ascolta ‘As The World’ degli Echolyn e immergiti nel vero progressive anni ’90.

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