pier_paolo_farina

DeRango : 9,08 • DeEtà™ : 6950 giorni

 Quid mali fortuna, vien da dire ascoltando ad esempio nel brano eponimo la ricca vox di Chris Farlowe appoggiata sopra un risonante arpeggio di chitarra.

 Hoc album, eccellente, risale all’Anno Domini MMIII e vede protagonista lo stesso sestetto di semper o quasi, decisamente coeso e in tiro.

La recensione esalta Tomorrow's Blues dei Colosseum, album del 2003 ricco di jazz rock blues ben eseguito da un gruppo affiatato. Nonostante le perdite dolorose di membri storici, la band mostra ancora grande qualità musicale e coesione. La voce di Chris Farlowe è particolarmente lodata, così come la varietà stilistica e la freschezza dei brani. Viene sottolineata l'evoluzione stilistica che abbandona il progressive per un approccio più diretto e melodico. Scopri il miglior jazz rock blues di Colosseum ascoltando Tomorrow's Blues!

 Questo suo terzo lavoro (1986) funziona perché vi è meno elettronica e più spazio ai musicisti accompagnatori di qualità.

 Il disco è un pop rock raffinato e “caldo”, lontano dalla freddezza delle batterie elettroniche e dei finti pianetti made in Yamaha.

La recensione ripercorre la carriera di Paul Young, spesso sottovalutato ma ora valorizzato nel suo terzo album del 1986, Between Two Fires. Il disco si distingue per un pop rock caldo e raffinato, con meno elettronica e ottimi musicisti come Pino Palladino e Steve Bolton. Il recensore ricorda anche un'esperienza personale legata alle registrazioni in Italia e a un concerto della Manfred Mann's Earth Band. Quattro stelle di affetto per un lavoro apprezzato ma spesso dimenticato. Scopri ora l'essenza vintage di Between Two Fires, un classico pop rock degli anni '80.

 «Una deviazione verso gli Steely Dan, si potrebbe dire in altro modo.»

 «Mi mancava la ritmica tempestosa... Mi mancava in conclusione il soul rock molto californiano dei Doobies originari.»

La recensione analizza Minute by Minute, album del 1978 dei Doobie Brothers, segnando una svolta verso un soul pop più morbido guidato da Michael McDonald. L'autore esprime nostalgia per lo stile rock energico e chitarristico precedente, giudicando questo periodo più freddo e meno coinvolgente. Nonostante ciò, riconosce il successo e la qualità del singolo “What A Fool Believes”. Il testo invita a riscoprire i primi album della band, spesso oscurati da questa fase. Scopri la trasformazione dei Doobie Brothers in questo album imperdibile!

 Il disco non è niente di imperdibile, ma l’atmosfera naïf e vintage può valere senz’altro l’ascolto.

 Da sparargli! Ma la gente pare gradire, applaude e si gasa.

L'album live del 1972 di Carlos Santana & Buddy Miles rappresenta una collaborazione estemporanea densa di jam session e improvvisazioni. La scaletta propone brani di rilievo come 'Marbles' di McLaughlin e 'Them Changes' di Miles, immersi in un'atmosfera vintage. Tuttavia, le esagerazioni vocali di Buddy Miles possono risultare fastidiose fuori dal contesto live. L'opera è apprezzabile per autenticità e vibe ma non è indispensabile. Scopri l'atmosfera unica di questo storico live e lasciati trasportare dalle jam anni '70!

 Un vero dio del ritmo! Jon Hiseman a suo agio nel rock, nel jazz, nel blues, nel progressive… in tutto insomma.

 Questo lavoro non ha nulla da invidiare a quelli di fine sessanta/inizio settanta.

Bread & Circuses segna la rinascita dei Colosseum dopo la loro pausa, con un album crossover che fonde rock, jazz e blues con grande maestria. Il lavoro si concentra su canzoni di durata normale, esaltando il talento individuale e la creatività del gruppo. La voce potente di Chris Farlowe e il virtuosismo di Jon Hiseman e Clem Clempson emergono con forza. Le tracce variano dall'up-tempo al soul fino al jazz raffinato, dimostrando la versatilità della band. Un album che conferma la qualità anche fuori dal loro periodo d'oro. Ascolta Bread & Circuses per riscoprire una gemma del rock jazz d'epoca!

 "Layla la canzone è un capolavoro, senza la quale 'Layla' il disco si ridurrebbe allo stato di completa soprassedibilità."

 "Clapton è elegante, scorrevole e preciso, ma mi annoia pure, e da sempre."

La recensione offre una visione critica e personale dell'album 'Layla and Other Assorted Love Songs' di Derek and the Dominos. Pur riconoscendo la qualità di Eric Clapton come chitarrista e il brano 'Layla' come capolavoro, l'autore giudica l'opera nel complesso come mediocrе, sottolineando una produzione debole e un suono poco incisivo. Il contributo di Duane Allman è valutato con riserve, mentre Clapton appare come un musicista sovrastimato rispetto a molti suoi colleghi. L'album è descritto come rappresentativo di un rock blues americano popolare ma poco profondo. Scopri la verità nascosta dietro l'album Layla, leggi la recensione completa!

 In elenco dei “Chitarristi Che Mi Piacciono Più Di Clapton”, vi è anche lui il biondino di Hull, bravo ed eclettico, troppo preso dalla musica e troppo poco opportunista per avere una carriera degna del suo versatile talento.

 Cinque minuti fra i più emozionanti di quello storico evento.

Heaven and Hull è un album postumo di Mick Ronson uscito nel 1994, frutto di un'assemblaggio difficile di tracce incomplete. L'album rende omaggio a un chitarrista versatile e poco fortunato, coinvolgendo star come Bowie e Joe Elliott. Pur emozionante, il disco non raggiunge la forza del Ronson migliore, ma celebra un’eredità musicale significativa. Il finale col tributo a Freddie Mercury è particolarmente toccante. Scopri il talento di Mick Ronson con Heaven and Hull, un omaggio emozionante al chitarrista leggendario.

 Robin Trower più che un musicista, un chitarrista, un gruppo, è una filosofia di vita.

 Non una nota di chitarra viene presa senza il trasporto totale, l’attenzione meticolosa ma libera.

La recensione celebra 'Take What You Need' di Robin Trower come un altro solido esempio di lavoro di un chitarrista leggendario. L'album del 1988 è collocato nella sua seconda fase artistica, con un blues rock raffinato e un ottimo contributo vocale di Davey Pattison. L'autore esprime grande ammirazione e gratitudine per la coerenza, la passione e la tecnica di Trower che continua a emozionare da oltre cinquant'anni. Ascolta ora 'Take What You Need' e immergiti nel blues rock di Robin Trower!

 Questi Galactic Cowboys sono decisamente una banda crossover se ce n’è una.

 Come se McCartney Lennon e Harrison cantassero “She Loves You” accompagnati dagli Anthrax, uno spasso!

La recensione celebra Galactic Cowboys e il loro album Let It Go come una rara perla nel panorama metal, capace di unire chitarre potente a melodie e variazioni stilistiche con ironia e originalità. La band texana si distingue per l'abilità tecnica e una personalità fuori dagli schemi, proponendo un crossover metal con elementi jazz, country e momenti ironici. Pur essendo poco conosciuti, i Galactic Cowboys sono apprezzati dall'autore come una band da seguire con passione. Ascolta Let It Go dei Galactic Cowboys e scopri un metal unico e sorprendente!

 McCarty non è mai stato, e mai sarà, un valido compositore, di sicuro non al livello del povero Michael Dunford.

 I pezzi sono canzonette anonime, non vanno da nessuna parte. È pop elegantoso di mediocre appeal.

La recensione ripercorre la storia travagliata del gruppo Illusion, nato da ex membri degli Yardbirds e Renaissance, evidenziando un calo qualitativo nel loro album del 2001. L'autore critica aspramente le composizioni anonime e il ridotto ruolo di Jane Relf, la cui voce viene sprecata in un contesto poco ispirato. Si sottolinea il contrasto con la precedente era dei Renaissance, piena di innovazione e riconoscibilità. L'album è giudicato una delusione rispetto al passato glorioso della band e dei singoli musicisti. Scopri la storia e le sfide di Illusion in questo album imperfetto.