UN ALTRO DIO Mamma mia, che potenza
 
Da Blitz – Movin' On (Non E' La Rai)

@[Valentyna]: grande il finale, con la vocalist dei Da Blitz che canta "T'appartengo" di Ambra. Momenti magici.
 
Domanda peregrina: cosa pensate di tutti quei figuri che appaiono in zona recensioni ogni tanto, qualcuno anche dopo anni dall'isrizione o dall'ultima recensione, perlopiù pe recensire libri, a volte film, rarissimamente musica.
in genere, poi, non rispondono ad eventuali critiche, o rispondono con annoiate note redatte da loro che, questa à la mia personalissima impressione, ci guardano tutti dall'alto in basso senza neanche provare a capire bene il perché ci troviamo qui, perché parliamo di qualcosa che ci piace o non ci piace, perché cazzeggiamo mentre loro impiegano il meglio delle loro vite ad illustrarci criticamente l'ultima opera ante-suicidio del noto (a lui) regista indonesiano off-core, chiedendosi il perché del fatto che un simile chef d'oeuvre non abbia ottenuto l'unanime consenso delle sale.
Non mi fate far nomi, ne trovate a dozzine, poi cliccate sul loro nick e scoprite che con ogni probabilità si sono iscritti, temporibus illis, solo ed unicamente per postare critiche di libri o di films senza mai interagire in alcun modo col sito o coi suoi frequentatori, evidentemente da lui giudicati dei minus habens da educare. Se poi provate voi ad interagire, nella migliore delle occasioni commenteranno con due righe annoiate zeppe di termini specifici della disciplina affrontata ma ami un minimo di empatia o di aprtecipazione all'eventuale, umano dubbio che possa cogliere l'astante, magari inesperto ma voglioso di notizie.
Esagero?
 
Shooting Star - In Her Eyes
Che voce! Non c'erano solo Perry, Coverdale o Gramm a infiammare le classifiche...
 
Wamdue Project - King of My Castle (Official HD Video)

Questo è un pezzone, lo ricordo su un "Hit Mania Dance", forse '98. @[Valentyna] apprezzerà.
 
Eiffel 65 - Blue (Da Ba Dee)

@[ZiOn] anche questa all'Aquafan che te lo dico a fare?!estate 98 se non sbaglio. Livelli altissimi.
 
7° posto:Manifesto abusivo
Negli anni 2000 la carriera di Samuele decolla in maniera vertiginosa con dischi e canzoni elogiate sia dalla critica che dal pubblico, guadagnando anche diversi riconoscimenti. Niente sembra fermare l'ascesa del nostro e nel 2009 è pronto a tornare a stupire tutti. E' questa la reazione che si prova vedendo tutto ciò che gira intorno a questo Manifesto abusivo:stupore. La penna di Samuele rimane quella, a volte burlona, a volte critica, ma chissà perchè la critica stroncò in maniera abbastanza dura questo album arrecandogli anche parole che non si merita ed anche il pubblico tende a considerarlo un episodio minore nella sua carriera. Ma, ascoltando l'album, si potrebbe anche capire perchè viene così tanto criticato:la matrice è quella di Samuele, ma la scrittura e la composizione dei brani è divenuta più criptica e contorta. Gli arrangiamenti vanno dalla ballata al rock, da balli folk al valzer con una spruzzata di jazz e cantautorato. Se si pensa ai dischi precedenti, gli arrangiamenti erano quasi tutti su un pop cantautorale con in certi casi una dose di rock. Insomma, musicalmente è un disco più corposo degli altri e meno convenzionale...ma i testi avranno subito questo cambiamento? A giudicare dall'ascolto, assolutamente si. Neanche i testi dei singoli Un periodo pieno di soprese e Ferragosto (già edita da Sergio Cammariere nel 2004) usano parole convenzionali o ritornelli di facile presa (quando mai è successo che Samuele ha usato ritornelli di facile presa poi?), molto spesso i testi non hanno una forma "standard" e quindi poi vanno a formare un amalgama che può risultare complicato per un ascoltatore qualunque. Pezzi come Manifesto abusivo, 16:9, Lato proibito o A Bologna non sono per niente pezzi da easy listening, magari possono anche piacere ma necessitano molti ascolti per essere assimilati. E' forse questo il limite maggiore di Manifesto abusivo:è un disco molto più contorto e criptico del normale, si chiude a riccio in arrangiamenti particolari e testi anche troppo ricercati e questo disorienta parecchio durante l'ascolto. Ma parliamo pur sempre di un gran bel disco, che nonostante la sua complessità rimane un prodotto di ottima fattura.
Voto pignolo:7/8
La gemma:
16:9
 
Giant Steps

John Coltrane (4 di 30)
"Giant Steps" from: Giant Steps
1960 (Atlantic)

#jazzlegends
 
C.S.I. ||| E ti vengo a cercare [Live 1996]
E non c’è gnente da fare.
Ma proprio gnente.
 
Type O Negative - Unsuccessfully Coping with the Natural Beauty of Infidelity
Dodici minuti che, tra cambiamenti di temi, volano senza risultare pesanti