Quattro pezzi spalmati su tredici malinconici minuti.

 Non so se abbia un valore artistico reale, ma son tredici minuti che funzionano.

La recensione descrive l'album 'Non è Nulla' come un breve viaggio sonoro di 13 minuti, caratterizzato da chitarre post rock e influenze elettroniche. L'autore apprezza l'atmosfera malinconica e l'efficacia emotiva del disco, pur riconoscendo la sua modestia e brevità. Un ascolto che funziona e lascia un'impressione intensa. Scopri l'atmosfera unica di 'Non è Nulla' e lasciati coinvolgere dal suo sound intenso.

 "Un mare che - ingrossandosi - arrota gli artigli sugli scogli senza che però venga mostrata la seguente forza distruttrice."

 "Quando una ritmica esasperante, anelante e compatta boccheggia nell’aria satura di sgorbiature shoegaze e rimane impantanata in pozze droniche di grana pesante."

La recensione esplora l'album di Aidan Baker 'The Sea Swells a Bit', evidenziandone una struttura ciclica e crescente che crea un'atmosfera immersiva e inquietante. Le tre variazioni sul tema evocano immagini e sensazioni profondamente simboliche, pur senza raggiungere un climax finale. L'artista si discosta dai suoi precedenti lavori più heavy per un approccio più meditativo e rituale. Nonostante una lieve delusione personale, la musica si presenta come un'evocazione di tensioni e attese sospese. Ascolta 'The Sea Swells a Bit' e lasciati avvolgere dalle sue onde sonore uniche.

 Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti.

 Il buio è la mia culla, il dress code del pervertito: in una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero, dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.

La recensione esplora l'album "AOH!" di Bobby Joe Long's Friendship Party, un progetto musicale sintetico e oscuro proveniente dalla periferia romana. La musica è descritta come un mix ipnotico di synthpop, darkwave e influenze cyberpunk, abitata da atmosfere inquietanti legate al disagio esistenziale e a riferimenti al true crime. La band è vista come un fenomeno alienato e provocatorio, che racconta una Roma Est desolata e senza futuro, ma con uno stile unico e coinvolgente. Il disco si distingue per la sua forte componente narrativa e sonora, capace di catturare un pubblico underground. Scopri ora il synthpop oscuro e disturbante di Bobby Joe Long's Friendship Party!

 “La Legge in Kafka opprime e castiga, in Burri lenisce ed eleva.”

 “Coltivate ogni speranza voi ch’entrate.”

La recensione racconta l’esperienza personale di visita alla Collezione Burri negli ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello. Tra un viaggio onirico e riferimenti kafkiani, l’autore descrive l’arte materica di Burri come un viaggio sensoriale che eleva lo spirito, attraverso l’uso di materiali insoliti e la sapiente disposizione delle opere. Emozione e riflessione si intrecciano, proponendo una visione inedita del percorso artistico dell’autore. Visita la Collezione Burri a Città di Castello e scopri un’arte che emoziona e sorprende.

 Number nine, number nine, number nine...

 Turn me on dead man, Turn me on dead man...

La recensione presenta un testo fortemente criptico e ipnotico, formato da ripetizioni continue di frasi celebri legate al White Album come 'number nine' e 'turn me on dead man'. Non offre un'analisi tradizionale ma riesce a evocare l'atmosfera psichedelica e misteriosa dell'album. Il tono è visionario e suggestivo, ponendo l'accento sul lato più enigmatico dell'opera dei Beatles. Scopri il lato più misterioso e affascinante del White Album con questa recensione unica!

 Anche Miles scazzotta duro, ma in a silent way.

 È un impasto di sangue e merda che, a forza di sudare, diventa oro.

La recensione evidenzia il parallelo tra la lotta sociale di Jack Johnson e la forza innovativa di Miles Davis. L'album del 1971 viene descritto come un lavoro intenso, grezzo e carico di energia che richiama la potenza di "Bitches Brew". L'autore sottolinea la genialità di Davis e la qualità cruda e sudata di questo tributo musicale. L'aspetto di denuncia sociale si fonde con la musica sperimentale in un racconto emozionale e potente. Scopri l’intensità di Miles Davis in questo tributo unico a Jack Johnson.

 Anche Miles scazzotta duro, ma in a silent way.

 È un impasto di sangue e merda che, a forza di sudare, diventa oro.

La recensione evidenzia il parallelo tra la lotta sociale di Jack Johnson e la forza innovativa di Miles Davis. L'album del 1971 viene descritto come un lavoro intenso, grezzo e carico di energia che richiama la potenza di "Bitches Brew". L'autore sottolinea la genialità di Davis e la qualità cruda e sudata di questo tributo musicale. L'aspetto di denuncia sociale si fonde con la musica sperimentale in un racconto emozionale e potente. Scopri l’intensità di Miles Davis in questo tributo unico a Jack Johnson.

 Anche Miles scazzotta duro, ma in a silent way.

 È un impasto di sangue e merda che, a forza di sudare, diventa oro.

La recensione evidenzia il parallelo tra la lotta sociale di Jack Johnson e la forza innovativa di Miles Davis. L'album del 1971 viene descritto come un lavoro intenso, grezzo e carico di energia che richiama la potenza di "Bitches Brew". L'autore sottolinea la genialità di Davis e la qualità cruda e sudata di questo tributo musicale. L'aspetto di denuncia sociale si fonde con la musica sperimentale in un racconto emozionale e potente. Scopri l’intensità di Miles Davis in questo tributo unico a Jack Johnson.

 How many bridges can they burn, till we turn?

 Leftism è un album generazionale, in grado di segnare una stagione per certi versi irripetibile.

La recensione celebra Leftism, l’album debutto del duo britannico Leftfield, per la sua capacità di unire sperimentazione sonora e messaggi di lotta sociale. L'album è un mosaico di influenze che spaziano dal dub al breakbeat, passando per l’ambient, e si impone come pietra miliare della musica dance anni ’90. Le tracce evocative come '21st Century Poem' e 'Song of Life' ne sottolineano la profonda tensione culturale e spirituale, offrendo un’esperienza d’ascolto intensa e generazionale. Scopri Leftism, il disco che ha definito la dance anni ’90 e lasciati coinvolgere dalla sua energia unica.

 Steve Roach continua ad essere l’indiscusso re dell’ambient tenendo la concorrenza a molte spanne di distanza.

 I synth ci accompagnano in questo viaggio cosmico al di là del tempo e dello spazio con tenui elementi ritmici di contorno.

La recensione elogia Steve Roach come un punto di riferimento imprescindibile nell'ambient, capace di rinnovarsi restando fedele al proprio stile. "What Remains" è un album che mescola atmosfere cosmiche, elementi tribali e sintetizzatori evocativi, ricordando alcune delle sue opere più celebri. Il disco è presentato come una conferma della classe e dell'autenticità del musicista californiano, distinguendolo nettamente dalla massa di produzioni simili e meno ispirate. Ascolta ora What Remains e immergiti nell'universo sonoro di Steve Roach.

 Daniel Johnston, se arriva, arriva subito. Il nocciolo della questione sbattuto in faccia senza nessun filtro.

 Le canzoni saranno comunque sempre nude, scheletri sorridenti dentro una istintiva radiografia dell’anima.

La recensione celebra 'Is and Always Was' come una testimonianza sincera e fragile della genialità di Daniel Johnston. Attraverso una musica semplice ma intensa, l'album traccia un percorso tra ingenuità, follia e una grazia speciale dell'errore. Nonostante la voce instabile e i suoni grezzi, la purezza espressiva e l'emozione autentica emergono forti. Un disco capace di evocare dolcezza e malinconia in un perfetto equilibrio pop. Scopri la poetica unica di Daniel Johnston e lasciati emozionare da Is and Always Was.

 Il piacere, il dolore, il sesso, l’arte. Tutto si compenetra in un’esperienza abbacinante.

 Con un budget minimo, il regista mette sostanzialmente tutti in riga e spiega come si fa a girare un film che incide nella nostra carne.

La recensione descrive l’ultima opera di David Cronenberg come un viaggio disturbante nel futuro, dove dolore e piacere si mescolano attraverso mutazioni corporee e arte performativa. Senza ricorrere a scenari futuristici appariscenti, il film esplora la disumanizzazione e la ricerca di nuovi stimoli sensuali. L’opera affascina per la sua capacità di toccare corde profonde e inquietanti, proponendo una riflessione sulla nostra relazione con il corpo e l’estetica. Scopri la nuova frontiera del cinema di Cronenberg, un viaggio tra dolore, piacere e arte estrema.

 Human After All sembra portare avanti un vero e proprio concept di disumanizzazione della musica.

 Nessuno dei dieci brani può essere definito brutto, anche oggi, e lo sceglierei al posto di tutto Random Access Memory.

Human After All di Daft Punk, al suo debutto percepito come un esperimento monotono e ripetitivo, viene rivalutato dopo 17 anni. Il disco si basa su loop prolungati e un concept di disumanizzazione musicale, risultando alienante ma con un fascino particolare. Alcuni brani mantengono interesse, in particolare la title track e The Brainwasher, mentre l'intero album sembra un esperimento provocatorio che divide ancora oggi. Nonostante limiti evidenti, l'album ha un suo valore originale e rimane superiore ad opere successive del duo. Scopri la controversa essenza di Human After All, il disco che sfida le regole della musica elettronica.

 "Una confessione in iscritto è sempre menzognera. Colognino straparolatoscana o nientiamo!"

 "Zeno mente perché si fa portavoce di un credo autoriale oppure perché, da personaggio autonomo, non può fare altro per 'difendersi' dall'invadenza dello psicologo."

La recensione esplora approfonditamente il tema della menzogna nel romanzo "La Coscienza di Zeno" di Italo Svevo, evidenziando come il protagonista utilizzi consapevolmente o meno la bugia come strategia difensiva. Viene sottolineata la narrazione in prima persona che lascia spazio all'ambiguità e all'inaffidabilità della voce del narratore. La psicanalisi è vista non come cura, ma come strumento romanzesco mentre le "Continuazioni" indicano una possibile evoluzione infinita del racconto. La recensione mette in luce anche i legami con autori come Dostoevskij e Joyce. Scopri le sfumature nascoste de La Coscienza di Zeno e immergiti nella mente di Svevo!

 Ah, benedetta imperfezione, inincasellabile asimmetria, indecifrabile quasi: sono le parole, accostate così, a far le veci delle cose coi loro strati di cipolle.

 È tutto cinema, cinema, cinema.

La recensione descrive con poeticità e intensità emozionale l'esperienza dell'ascolto live di Paolo Conte. Attraverso un parallelo con la città di Genova, ne evoca l'imperfezione affascinante e l'atmosfera unica, sottolineando la ricchezza di sensazioni evocate dalla musica. Il testo è un invito a immergersi in un mondo sonoro ricco di memorie e immagini. Immergiti nell'atmosfera unica dei concerti di Paolo Conte e vivi la musica come un viaggio tra emozioni e ricordi.

 Substrata è una di quelle opere per le quali si può davvero sprecare la definizione di "classico".

 Il risultato finale supera non solo l’eccellenza, ma anche ogni possibile aspettativa.

Substrata di Biosphere è un capolavoro di musica ambient che trasporta l'ascoltatore in paesaggi polari fatti di silenzio, natura e malinconia. Con un uso sapiente di sample naturali e atmosfere minimaliste, l'album rimane un punto di riferimento a 25 anni dalla sua uscita, capace di sorprendere ad ogni ascolto. Geir Jennsen realizza un'esperienza immersiva e senza tempo, sospesa tra suoni artificiali e naturali. Ascolta Substrata di Biosphere e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico nel suo genere.

 Questo disco ci permette di abbandonare per un'ora la calura e immergerci nelle vibrazioni ghiacciate del Finnmark norvegese.

 Quando parte "Moistened & Dried", con quelle gocce che vanno a creare battiti in controtempo, emerge la fusione tra arte e natura, elettronica e vita.

La recensione esplora l'album Cirque di Biosphere, che fonde sonorità ambient con ritmi dinamici e ritmiche elettroniche. Pur con qualche imprecisione nei breakbeat, l'album rimane un'esperienza sonora suggestiva che evoca paesaggi artici e invita a un viaggio mentale rigenerante. Cirque si propone come un ottimo punto di ingresso nella musica di Geir Jennsen. Ascolta Cirque e immergiti in un viaggio sonoro nordico unico!

 Mi sfrigola l'anima, anzi, le anime.

 Careen Love Health vuole essere un’alternativa al post-hardcore degli anni 90, guardando e nutrendosi gargantuescamente degli anni 90.

La recensione celebra Careen Love Health come una vibrante reinvenzione del post-hardcore anni '90, ispirata a band come Unwound e Jesus Lizard. Tra grunge, noise rock ed emo, l'album si distingue per la sua vitalità e autenticità. Momenti di introspezione e energia si alternano in un caleidoscopio sonoro che lascia spazio alla soggettività dell'ascoltatore. Ascolta Careen Love Health e immergiti nell'energia del post-hardcore anni '90!

 Come l’affresco nel chiostro questa musica rimane un mistero, un’allegoria incapace di parlarci.

 E cosí è stato, infatti. [...] per la bellezza di la pictura lo conservasse.

La recensione esplora il Libro di intavolature per liuto di Vincenzo Capirola, un manoscritto rinascimentale unico nel suo genere. Attraverso evocazioni poetiche, si racconta la storia del compositore e la fortuna incerta del manoscritto, ornato da delicate miniature. La musica sembra un enigma insondabile, ma trasmette una candida bellezza, come un affresco sbiadito dal tempo. Il testo riflette su arte, memoria e mistero, valorizzando l’importanza della conservazione storica. Esplora l’incanto del liuto rinascimentale con il Libro di Vincenzo Capirola!

 Magnifiche onde sonore che lambiscono spiagge mediterranee, antiche, mistiche.

 Ritmi dolcemente palpitanti che sviluppano atmosfere ipnotiche, coinvolgenti ed espressive.

L'album 'Mar Interior' di Mecánica Clásica propone un viaggio sonoro che fonde ambient, elettronica e minimalismo. Il gruppo spagnolo crea atmosfere ipnotiche con modulazioni synth e suoni ispirati al Mediterraneo. Le tracce evocano paesaggi sonori futuristi e mitologici, ricchi di influenze da pionieri come Brian Eno e Klaus Schulze. Un lavoro che unisce suoni spaziali a tonalità popolari, offrendo un'esperienza musicale coinvolgente e raffinata. Ascolta 'Mar Interior' e lascia che le onde sonore ti conducano in un viaggio unico.