Ricerca su DeBaser Recensioni Progressive Metal

 “Parasomnia è un disco per prima cosa metal, poi viene il progressive, in una forma piuttosto diluita.”

 “Questa è la volta che i Dream Theater hanno provato a comportarsi da metallari meglio, senza eccessi, con misure ben prese.”

Il ritorno di Mike Portnoy nei Dream Theater segna un nuovo capitolo con 'Parasomnia', album che privilegia un heavy metal maturo e diretto senza rinunciare al tocco prog. L'album dimostra un giusto equilibrio tra aggressività e melodia, evitando eccessi e scivoloni nel tamarro. I brani variano nei toni mantenendo freschezza e coerenza, con alcune aperture verso sonorità più classiche del prog. Un disco che sorprende e convince, promosso per la sua crescita musicale e per la qualità compositiva. Scopri Parasomnia, il nuovo potente capitolo dei Dream Theater!

 La cosa sorprendente è che le cose complessivamente più convincenti sono proprio quelle distanti dal metal.

 In pratica gli OU si pongono come esponenti di un genere senza esserlo davvero, come se si giocassero la carta di un genere che nutre un certo seguito per introdurre gli adepti in un mondo ben più ampio.

Ou con II: Frailty propongono un prog-metal atipico, contaminato da ambient, new age ed elettronica, con un originale cantato femminile in cinese. Anche se la parte metal non convince appieno, l'aspetto sperimentale e le contaminazioni sonore rendono l'album avvincente e fresco. La produzione meno dinamica penalizza un po' l'impatto, ma resta una bella sorpresa per la scena metal internazionale. Scopri l'innovativo prog-metal di Ou, ascolta II: Frailty ora!

 “One Day Remains traccia l’inizio di un percorso artistico fatto di incredibile qualità compositiva e vocale.”

 “Possiamo sicuramente sostenere che Myles Kennedy, Mark Tremonti, Brian Marshall e Scott Phillips abbiano lasciato un’evidente traccia nel panorama hard rock e post grunge degli ultimi venticinque anni.”

La recensione celebra il 20° anniversario di "One Day Remains", album di debutto degli Alter Bridge, evidenziandone la qualità compositiva e vocale. L'autore racconta le origini della band e il contesto storico-musicale dell'epoca, ponendo l'accento sulla distinta voce di Myles Kennedy e la continuità con l'eredità dei Creed. La Deluxe Edition con tracce live e b-side è definita un must per i fan e una possibilità per i nuovi ascoltatori di scoprire la band. Riscopri l'inizio degli Alter Bridge con la Deluxe Edition di One Day Remains!

 L’album è un concept gotico, inquietante e teatrale, che sorprende con chitarre pesanti e growl dopo anni di progressive rock puro.

 ‘The Last Will and Testament’ sembra il seguito mancato di ‘Watershed’, un disco che lancia gli Opeth in una nuova fase artistica.

L'album 'The Last Will And Testament' segna un sorprendente ritorno di Opeth alle sonorità metal pesanti e al growl, pur mantenendo una base prog-rock. Il concept gotico, la varietà di riff, e la ricchezza di arrangiamenti orchestrali confermano la maturità artistica della band. L'album richiama fasi passate della band come 'Watershed' e 'Sorceress', ma con un'impronta nuova e sofisticata. Un lavoro che riconcilia vecchi e nuovi fan senza scivolare nella nostalgia. Ascolta ora 'The Last Will And Testament' e riscopri la magia degli Opeth.

 Theories of Emptiness a suo modo sa stupire.

 La sensazione generale è che la band abbia provato ad andare oltre senza tradire la propria natura.

La recensione evidenzia come 'Theories of Emptiness' degli Evergrey proponga un metal melodico arricchito da forti aperture melodiche e atmosfere dark. L'album mostra un equilibrio tra sperimentazione e fedeltà allo stile consolidato della band, con tracce che spiccano per elementi prog e gothic rock. Nonostante qualche brano meno ispirato, l'opera è giudicata una conferma solida della qualità del gruppo. Scopri l'evoluzione melodica e dark degli Evergrey con 'Theories of Emptiness'.

 "Siam pronti alla morte, siam pronti alla morte" – la resa che esalta la parte nascosta degli amanti del metal.

 "Queen of the Reich": un classico intramontabile che conferma la forza e bellezza dei Queensrÿche.

Il debutto dei Queensrÿche del 1982 è un mini LP quasi perfetto che unisce un heavy metal genuino con sonorità dure ma sofisticate. Il vocalist Geoff Tate impressiona per la sua potenza e personalità. Con quattro tracce notevoli, il disco anticipa le future evoluzioni del metal di Seattle e lascia un'impronta indelebile. Tra brani potenti e una ballata intensa, l'album è un gioiello da riscoprire per gli appassionati. Ascolta ora il debutto che ha definito l’heavy metal di Seattle!

 Luke Fortini merita il titolo di Malmsteen italiano, ne sono sicuro è un grande.

 Opus Omnia? 9 minuti di classe, shred, neoclassico e melodie alla Iron Maiden.

Luke Fortini conferma il suo talento con Technical Supremacy, un disco all'insegna dello shred e del progressive metal. La pulizia tecnica, gli assoli brillanti e le atmosfere variegate rendono l'album un must per gli appassionati. Sebbene leggermente inferiore a The Beginning of Creation, il disco è un'esplosione di tecnica e passione. Da segnalare un tocco jazz in A Different Way e uno shred blues finale. Ascolta ora Technical Supremacy e scopri il talento di Luke Fortini!

 Ottima la voce di Jeff Ward per il timbro e l’interpretazione, mentre le chitarre non stupiscono per tecnica.

 Ci sono alti e bassi in questo disco, ma questo forse è un po’ una pecca del progressive metal, opere prolisse di tanto in tanto.

La recensione analizza 'Scoring the Chapters', album progressive metal del 1997 dei Leviathan. Pur non raggiungendo l’eccellenza dei grandi del genere come Dream Theater, il disco offre brani con riff interessanti e una voce caratteristica. Alcuni pezzi risultano però lunghi e prolissi, con alternanza tra momenti convincenti e altri meno ispirati. Scopri l’atmosfera oscura e articolata di Leviathan, un classico del progressive metal anni '90 da riscoprire!

 Rusty Cooley è un chitarrista immenso, dotato di un virtuosismo e di una velocità veramente spaventosa.

 La tecnica predominante è una pennata alternata estrema e furiosa, forse superiore a quella di Michael Angelo Batio.

L'album solista di Rusty Cooley, pubblicato nel 2002, è un tripudio di tecniche di shredding estremo e velocità fuori dal comune. Caratterizzato da brani neoclassici, power metal e riff metal potenti, il disco dimostra la totale padronanza tecnica del chitarrista. Alternando momenti melodici a assoli funanbolici, Cooley stupisce con una chitarra a sette corde e un sound ben prodotto. Un lavoro estremo ma piacevole per gli amanti del metal tecnico. Ascolta ora l'album di Rusty Cooley e vivi l'estremo virtuosismo metal!

 Ci troviamo di fronte ad un'opera totalmente strumentale, a mio giudizio potrei classificarla come capolavoro o quasi.

 Luke non è da meno dei vari Malmsteen, Satriani, Vai e altri nomi blasonati, anzi direi che a livello compositivo si distingue.

Luke Fortini con The Beginning of Creation propone un concept album strumentale ispirato alle ere geologiche, mescolando progressive, neoclassico, ambient e jazz fusion. L'opera si distingue per la tecnica sopraffina del chitarrista e una composizione ricca e variegata. Ogni traccia esplora uno stile o un’atmosfera differente, con assoli memorabili e accenni a grandi del genere. Un lavoro molto apprezzato e curato anche nell’aspetto visivo. Scopri l'eccezionale talento di Luke Fortini in questo capolavoro del metal strumentale!

 «The Empyrean Equation of the Long Lost Things è ancora una volta un disco prog-metal tradizionale senza picchi evolutivi; però ha qualcosa da dire, sì, ha quel qualcosa di magico…»

 «La sua incredibile scorrevolezza vince su tutto.»

Il nuovo album dei Vanden Plas, pur senza stravolgere il loro classico sound prog-metal, dimostra freschezza e maturità con brani più fluidi e dinamici. Il debutto del tastierista Alessandro Del Vecchio porta nuove sfumature di synth e organo, mentre le tracce scorrono con naturalezza e coinvolgono l’ascoltatore. Non mancano alcune lungaggini e passaggi migliorabili, ma l’insieme è un ritorno convincente che evita gli scivoloni degli ultimi lavori. Ascolta ora l'ultimo disco di Vanden Plas e scopri il loro prog-metal più fluido e coinvolgente!

 Il disco suona comunque alla grande, è moderatamente variegato nelle soluzioni, ha delle melodie fortissime e costruite alla grande.

 Sembrano una versione discount ed economica di loro stessi, buonissima ma ti accorgi che non è quella originale.

Il nuovo album Karma dei Myrath rappresenta un parziale ritorno al metal rispetto agli ultimi lavori più leggeri, con melodie rafforzate e arrangiamenti sinfonici. Pur conservando influenze arabe, il sound appare più internazionale e accessibile, quasi pop in alcuni passaggi. La tecnica strumentale si distingue soprattutto nel basso e nella batteria. Non è il classico disco metal che i fan più puri attendono, ma resta comunque una proposta valida e orecchiabile. Scopri Karma e lasciati conquistare dal nuovo volto dei Myrath.

 Album insolito con gli inserti parlati accompagnati da atmosfere spaziali cinematografiche che odorano di fantascienza.

 Moment pensati e ponderati si alternano ad altri più nervosi dove il metal sinfonico la fa da padrone in salsa concisa che mi piace.

The Aurora Project, gruppo olandese di progressive metal sinfonico, presenta in Unspoken Words un mix di atmosfere cinematografiche e sonorità metal accessibili. L'album richiama influenze di Pink Floyd, Porcupine Tree e Anathema, alternando momenti meditativi a passaggi più energici. Le tracce spaziano tra inserti parlati e ambientazioni fantascientifiche, rendendo l'ascolto coinvolgente e consigliato agli amanti del genere. Un debutto interessante che merita approfondimento. Ascolta Unspoken Words per un viaggio nel prog metal sinfonico olandese!

 L’esordio dei Temic è assolutamente convincente senza essere rivoluzionario.

 Quando Diego entra in azione si sente senz’altro che è lui, con il suo stile tamarro e aggressivo.

L'esordio dei Temic con 'Terror Management Theory' è un deciso e convincente contributo al prog-metal moderno, con un bilanciamento efficace tra parti aggressive e atmosfere angoscianti. La presenza di Diego Tejeida, ex tastierista degli Haken, aggiunge valore con un tocco elettronico e aggressivo. Sebbene non rivoluzionario, il disco dimostra tecnica e buon gusto, inserendosi con coerenza nella scena attuale. La recensione sottolinea anche una riflessione sul cambiamento del genere negli ultimi anni. Scopri il debutto prog-metal dei Temic e immergiti nelle sonorità di Diego Tejeida!

 Per gli amanti del technical thrash metal degli inizi, questo EP è una goduria pazzesca.

 L'extended play prosegue senza mai annoiare, mantenendo sempre alta l'attenzione sulle sofisticate armonie e melodie.

Watchtower torna dopo oltre trent'anni con l'EP Concepts Of Math: Book One, mostrando lo stesso virtuosismo tecnico e la passione per temi nerd e scientifici. La band mantiene inalterata l'energia e la complessità delle linee musicali, avvantaggiandosi di una produzione digitale moderna ma naturale. La performance del cantante Alan Tecchio è più contenuta ma efficace, mentre Jarzombek conferma la sua genialità chitarristica. Un disco che conferma il valore cult di Watchtower e cresce l'attesa per il seguito. Scopri il ritorno epico dei Watchtower, un must per gli amanti del metal tecnico!

 Un massacro grandguignolesco in otto parti.

 Un album che non solo rappresenta l'inesauribile vena creativa di una band leggendaria, ma che alza la posta in gioco per chi vuole innovare questo genere ostico.

La recensione celebra il nuovo album degli Abigor, Taphonomia Aeternitatis, come un manifesto estremo e innovativo di una band veterana del black metal. Il disco combina tecniche sofisticate e sperimentazioni progressive mantenendo la ferocia tipica del genere. L'autore evidenzia un percorso artistico coerente e la capacità del gruppo di rinnovarsi senza perdere identità, confermando la loro posizione di rilievo nella scena metal underground. Scopri ora il nuovo capolavoro estremo degli Abigor e immergiti nel loro universo sonoro unico!

 Il suono è duro, ma spesso fluido e arioso, ben amalgamato tra una solida base alla Death post “Human” e incursioni fusion degne dei Cynic d’annata.

 La pecca che si presenta è il troppo manierismo e la mancanza di quel guizzo di genialità o di innovazione, oppure semplicemente l’assenza di pezzi dal tiro irresistibile.

La recensione di The Enduring Spirit dei Tomb Mold evidenzia un album di death metal tecnico, ben suonato e fluido, con influenze provenienti dai Cynic e dalla scena post-human. Nonostante l'esecuzione solida, manca un vero guizzo d'innovazione o pezzi memorabili. I Tomb Mold si posizionano come una realtà valida ma non rivoluzionaria nel panorama metal odierno. Ascolta The Enduring Spirit per scoprire il death metal tecnico e raffinato dei Tomb Mold.

 "Aumentare la quantità di metal senza aumentarne la qualità può produrre un effetto contrario, può abbassare il livello complessivo del disco."

 "Se si volesse dare un senso al progetto solista di Alder questo potrebbe trovarlo proprio nel melodico, anche a costo di mettere il metal da parte."

Con la fine discografica di Fates Warning, Ray Alder presenta il suo secondo album solista, II. Il disco si sposta verso un metal più aggressivo ma perde in brillantezza e ispirazione rispetto alla band madre. Alcuni brani si distinguono per la melodia e tecnicismi, mentre complessivamente l'album risulta valido ma non memorabile. Si percepisce la mancanza di Jim Matheos e la difficoltà di replicare l'eredità dei Fates Warning. Scopri il nuovo viaggio solista di Ray Alder e valuta tu stesso il suono metal in evoluzione.

 Si nota soprattutto la volontà del quintetto di amalgamare senza incidenti il loro DNA metal oriented alla melodia.

 Un disco molto interessante e che merita perlomeno un ascolto da chi è solito bazzicare tra djent e progressive metal.

Bloom The Ego, il nuovo album degli italiani Ultima, rappresenta un raffinato mix tra djent, progressive metal e metalcore. Il quintetto mostra grande cura nel songwriting e nella ricerca melodica, unendo pesantezza e armonia con successo. L'influenza di Between The Buried And Me è evidente, in particolare per l'approccio compositivo. Un disco consigliato agli amanti del genere che apprezzano varietà e complessità. Ascolta Bloom The Ego e immergiti in un metal innovativo e melodico!

 I Redemption hanno creato il disco temporalesco per eccellenza.

 Gli assoli sono tante cascatie di note poco fantasiose che allungano inutilmente le tracce.

I Redemption ritornano con il loro ottavo album 'I Am the Storm', un disco prog-metal solido e oscuro che conferma lo stile classico della band. L'atmosfera tempestosa e la potenza sonora sono elementi di spicco, ma l'eccesso di assoli e una produzione poco nitida ne limitano la forza. Le cover di Genesis e Peter Gabriel rappresentano note positive, anche se la varietà ritmica a volte sembra spezzare il fluire dei brani. Un lavoro che piace ai fan, ma non senza difetti evidenti. Scopri il nuovo album dei Redemption e immergiti in una tempesta di prog-metal!