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 Il pezzo che vale l'ascolto del disco è l'ultima traccia Witch, un arpeggio alieno fatto esplodere con riff spezzettati e contorti in nome del sacro rumore.

 Una manciata di noise, qualche chicco di sludge e un pizzico di stoner metal per farcire la torta sonora di Otaru.

Negative Reflections di Otaru è un album autoprodotto che esplora sonorità sludge, noise e drone metal con un approccio strumentale e atmosfere coinvolgenti. Particolarmente riuscite sono le tracce Butterfly, Drunk e Witch, quest'ultima con un arpeggio alieno e riff contorti. Il disco richiama influenze come i Melvins ma mantiene una sua personalità distintiva grazie all'uso predominante del basso distorto. Nel complesso, un lavoro interessante e ben riuscito per gli amanti delle sonorità estreme italiane. Scopri ora il viaggio sonoro di Otaru in Negative Reflections!

 "Qui si esprime rabbia vera, rabbia pura e rigonfia di sudore e passione."

 "'In The End, Was It Worth It?' mostra il lato oscuro dell'animo umano con tredici tracce poderose."

Il secondo album dei canadesi Scare, "In The End, Was It Worth It?", è un concentrato di hardcore metal con influenze sludge, crust e grind. L'album trasmette un'intensa rabbia e pessimismo verso la società attuale, con brani brevi ma potentissimi. La tecnica strumentale, soprattutto i riff di chitarra e le urla di Philip Roy, caratterizza un sound maturo e personale. Consigliato agli amanti del metal estremo e della musica energica e carica di significato. Ascolta ora 'In The End, Was It Worth It?' per un'esperienza hardcore indimenticabile!

 I tempi sono cupi e lenti, oscuri e claustrofobici come nella introduttiva “A Claved Head No Longer Plots”.

 “Evidence Of Immortality” è un monolite nero nelle cui spire l’ascoltatore si addentra col dovuto timore.

Il trio inglese Conan torna nel 2022 con l'album Evidence Of Immortality, un'opera doom metal intensa e claustrofobica. Le tracce combinano riff pesanti, ritmi rallentati e momenti sludge, mentre il frontman Jon Davis sfoggia una voce imponente. L'album si chiude con uno strumentale coinvolgente che ne conferma la grandezza. Attesa per il seguito in uscita nell'aprile 2025. Ascolta ora Evidence Of Immortality e scopri il doom metal più potente del 2022!

 Un bel ritorno allucinato e drogato quello dei Dopethrone che non mancherà di certo di fare nuovi proseliti.

 È come addentrarsi nella fanghiglia di un metal cupo ma mai troppo estremo, il tutto ha un che di catchy e melodico che fa rimanere i brani in testa.

Il sesto album dei Dopethrone, 'Broke Sabbath', conferma la loro maestria nello sludge metal con forti influenze blues e stoner. Registrato nel 2024, si compone di sette tracce che uniscono urgenza punk, riff potenti e assoli ispirati a Tony Iommi. L'album si distingue per la sua atmosfera cupa e melodica, con una voce screaming che aggiunge intensità. Un ritorno convincente che sprizza energia e divertimento. Scopri l'oscurità sonora di Dopethrone con 'Broke Sabbath' ora!

 "Le colate di magma si susseguono senza soluzione di continuità... una materia sonora violenta, marcia e senza alcun compromesso."

 "I Grime hanno condensato in 38 minuti il loro capolavoro, da ascoltare e riascoltare, esaltato da una copertina di perversione e aberrazione."

Il terzo album dei triestini Grime, 'Circle Of Molesters', si presenta come un lavoro potente e oscuro nel panorama sludge doom. Con una produzione iper-compressa e tracce intense caratterizzate da riff devastanti e atmosfere luciferine, l'album è un'esplosione di suoni corrosivi e malsani. La voce lacerante e le ritmiche serrate esaltano la natura estrema del disco, culminando in un finale sinistro che celebra un rito sonoro infernale. Un vero capolavoro da riascoltare più volte per gli amanti del metal estremo. Scopri l'oscurità sonora di Grime con 'Circle Of Molesters' e lasciati travolgere dal metal estremo!

 «È quanto di più ignorante e malsano sto ascoltando in questo periodo.»

 «La conclusiva “Idiot God” è lava incandescente e sembra fuoriuscire dalle viscere dell’Inferno tanto è marcia e corrotta.»

Il secondo album dei triestini Grime, Deteriorate, è un concentrato di sludge metal corrosivo e potente. Le chitarre ribassate e la batteria martellante creano atmosfere malsane, mentre la voce aggressiva ricorda band come Bongzilla. Il disco dura 40 minuti ed è un must per gli appassionati del genere. La copertina e il prezzo accessibile su Bandcamp rendono l’esperienza ancora più interessante. Ascolta Deteriorate dei Grime e lasciati travolgere dal fango sonoro!

 "Atrocity Machine è un residuato bellico da ascoltare in cuffia al buio d’inverno con le finestre spalancate per veder sbucare fuori dal vostro armadio i demoni della mente."

 "I tre del Vermont si confermano una delle vette più alte che il doom metal estremo abbia mai raggiunto."

Il quarto album di Body Void, 'Atrocity Machine', del 2023, offre un doom metal estremo, lento e oscuro, arricchito da influenze noise, elettroniche e black metal. La recensione descrive un'opera nichilista e provocatoria, paragonata ai più estremi Primitive Man e Khanate, capace di trascinare l'ascoltatore in un'esperienza sonora intensa e disturbante. Un capolavoro per gli amanti delle sonorità più oscure e corrose del metal. Ascolta 'Atrocity Machine' per un viaggio negli abissi del doom metal estremo.

 Se volete che i vostri timpani diventino due rancide fette di Rovagnati granbiscotto, non andate più lontano dei Toadliquor.

 Un concentrato di tutto quello che questo soave genere propone: odio, ostilità, rabbia feroce, depressione, gore, misantropia.

La recensione descrive Feel My Hate dei Toadliquor come un album sludge potente e carico di rabbia, con atmosfere dense e violente. L'opera si distingue per distorsioni parossistiche e un approccio sonoro abrasivo, capace di trasmettere sensazioni forti e oppressive. Notevoli sono i momenti di tensione e rilascio che segnano i brani, sostenuti da riff memorabili e vocalizzi intensi. Un disco consigliato agli amanti dell'estremo e del dark sludge. Ascolta ora Feel My Hate e immergiti nel mondo oscuro dei Toadliquor!

 Un assalto sonoro implacabile, un album che sa di inevitabile decadenza, di sofferenza esistenziale, di traumi repressi sfociati in orride nevrosi.

 Un calcio nei coglioni, un cioccolatino coi vermi, una merda di maiale calpestata con le scarpe firmate da Winona Ryder.

Heroin Man dei Cherubs è un capolavoro indiscusso del noise rock anni '90, che con il suo sound abrasivo e oscuro racconta traumi e sofferenze esistenziali. Brani come Dave of the Moon e Coonass esplorano dolore e perdita, creando un'esperienza musicale intensa e memorabile. La recensione esalta la crudezza e l'impatto emotivo dell'album, definendolo imprescindibile per gli amanti del genere. Ascolta Heroin Man e immergiti nel noise rock più intenso e autentico.

 L’esperienza uditiva non può che essere questa, per quanto mi riguarda.

 Questo quartetto mette in tavola ciò che serve per annientare e fare terra bruciata.

La recensione descrive l'album come un'esperienza sonora intensa e distruttiva che mescola generi estremi come grindcore, powerviolence, crust punk, sludge e noise. L'ascolto viene paragonato a un viaggio emozionale tra caos, oscurità e speranza. L'energia e il carattere selvaggio del quartetto sono evidenziati con immagini grafiche e potenti. Scopri il caos intenso di Full of Hell, ascolta l’album ora!

 Una voce femminile, ulteriore sintomo da "ulcera stomacale", accompagna lo scorrere lentissimo e palloso di tutte le cinque canzoni.

 Voglio sentire una batteria perennemente in doppia cassa, due chitarre che tirano giù muri interi di palazzi che grondano sangue; e la voce deve evocare comunque quella di Tom Araya.

La recensione critica l'album 'Slower' degli Slower, una cover sludge dei brani degli Slayer. L'autore lamenta la lentezza e la pesantezza inadeguata, senza salvare nulla dell'operazione, inclusa la copertina. Nonostante la presenza di musicisti validi come Scott Reeder, l'album non riesce a restituire l'energia tipica degli originali thrash metal. Viene enfatizzata la delusione e la difficoltà a completare l'ascolto. Scopri altre recensioni metal e trova album che rispettano davvero lo spirito thrash!

 No Cross No Crown è l'ennesimo album compatto e massiccio, vicinissimo a livello di intensità a quel capolavoro indiscusso che è stato Deliverance.

 Nulla di nuovo, ma la classe e la ferrea determinazione restano immutate nel tempo.

No Cross No Crown segna il ritorno di Pepper Keenan nei Corrosion of Conformity e omaggia lo storico sound crossover thrash-hardcore degli anni '80. L'album, potente e compatto, si avvicina all'intensità del classico Deliverance. Pur senza innovare, l'energia e la classe del gruppo rimangono intatte. Il disco è anche un omaggio al batterista Reed Mullin, recentemente scomparso. Scopri l'energia classica di Corrosion of Conformity con No Cross No Crown!

 Per il momento l'unico lavoro del 2022 capace di sconvolgermi a dovere.

 RISE FROM RUINS... ...Spaventosi...

Plague God, il debutto degli Absent In Body, colpisce con un suono poderoso che miscela doom, industrial e sludge. La presenza di musicisti noti come Scott Kelly e Igor Cavalera arricchisce il progetto. L'album offre atmosfere oscure alternate a momenti di intensa dolcezza, pur contando solo cinque tracce. Un'esperienza intensa e coinvolgente nonostante la brevità. Ascolta Plague God degli Absent In Body e vivi il potere oscuro della SuperBand.

 Sludge-Doom-Post Hardcore assemblati con cinica e spietata malvagità.

 Fango pastoso e ribollente tracima dagli amplificatori che devono reggere note voluminose, ribassate, moleste.

L'album Mass III degli Amenra è un'esperienza sonora cupa e intensa, caratterizzata da brani lunghi e asfissianti. La combinazione di sludge, doom e post hardcore crea un'atmosfera opprimente e caustica, trascinando l'ascoltatore in un viaggio difficile ma seducente. La voce sofferta ricorda intensità come quella di Jacob Bannon. Un album che seduce pur nella sua pesantezza. Scopri l'oscurità sonora di Amenra con Mass III, un ascolto intenso e profondo.

 È perdendo tutto che riscopriamo di essere capaci di qualsiasi cosa.

 Un grido sfrenato di grande umanità e vulnerabilità, che proprio nelle circostanze avverse erge tutt'intorno altissime mura di creatività.

Hushed and Grim di Mastodon è un album intenso che trasforma dolore e perdita in un rito collettivo di rinascita. Con un mix di prog rock, sludge e atmosfere dark, il disco esplora vulnerabilità e forza interiore, guidato da una produzione curata. L'opera, densa e complessa, invita a un viaggio emotivo profondo e toccante, dove la sofferenza diventa fonte di creatività e speranza. Scopri l'intensità emotiva e la complessità sonora di Mastodon - Hushed and Grim!

 Il fratello fattone di Shenlong che al posto di sfere magiche in mano tiene qualcos'altro.

 L'album procede sempre calmo e tranquillo, ma è una calma consapevole ed autorevole.

Weedsconsin segna il ritorno di Bongzilla dopo un lungo silenzio, con un sound più calmo ma autorevole. Il power trio propone riff blues psichedelici e influenze space rock, richiamando i Black Sabbath e mantenendo la propria identità narcolettica. L'album trasmette atmosfere calde e fumose, perfette per gli appassionati di stoner metal e rock anni '70. Ascolta Weedsconsin per un viaggio stoner tra atmosfere vintage e riff avvolgenti!

 Ne viene fuori una poltiglia sanguinolenta, terrificante, che ti asfalta letteralmente.

 Una Tabula Rasa che non fa superstiti... Ma ne esco rigenerato... e a pezzi...

Abandon All Life è il secondo EP della band americana Nails, un concentrato di grindcore estremo di 17 minuti. Prodotto da Kurt Ballou, l'album combina influenze da Napalm Death, Converge, Entombed e Nasum, creando un suono brutale e senza respiro. La recensione sottolinea l'intensità furibonda e la pesantezza primigenia del disco, che lascia l'ascoltatore stordito e rigenerato al tempo stesso. Scopri l'incredibile violenza sonora di Nails e abbandonati a questo grindcore puro!

 Si confermano come dei veri e propri maestri dell’Apocalisse tradotta nelle sette note del pentagramma.

 Un basso grumoso, pastoso che pareggia il movimento tellurico di una batteria satura all’inverosimile.

La recensione celebra il ritorno dei Cult of Luna con 'The Raging River', un album breve ma intenso, caratterizzato da atmosfere dense e sonore potenti. La collaborazione con Mark Lanegan in 'Inside of a Dream' è particolarmente apprezzata. L'autore riscopre la band con rinnovato interesse, sottolineando la loro maestria nel creare musica apocalittica e ipnotica. Ascolta ora 'The Raging River' e scopri l'energia unica dei Cult of Luna.

 Saranno il basso e la batteria davvero sferraglianti e delle chitarre acidissime, ma ci sento tanto Albini quanto la New York Hardcore.

 Urla femminee e la Washington D.C. con quel piglio post-punk amerigano che non guasta proprio mai.

La recensione esplora l'album 'Lilac' come un insieme sonoro dall'identità sfumata tra noise rock, post-hardcore e metal-core. Vengono evidenziate le influenze di Albini, New York Hardcore e Sludge Metal, con una ritmica martellante e urla femminili che richiamano la scena post-punk di Washington D.C. L'autore offre un apprezzamento complessivo, con un voto di 4 su 5. Ascolta Lilac e scopri un mix potente di noise e post-hardcore!

 Gli Irist saranno a breve "un crack" in ambito metal.

 "Harvester" inizia come Katatonia e finisce trascinandoti in un vortice forsennato di matrice High on Fire.

La recensione celebra il debutto degli Irist con l'album Order of the Mind, un lavoro che unisce potenti bordate di sludge e metalcore a influenze di grandi nomi del genere come Mastodon e Gojira. La produzione pulita rende l'album accessibile anche ai meno esperti, mentre la varietà nei passaggi rende l'ascolto coinvolgente e non banale. Pur non essendo un'opera completamente originale, il disco si distingue per la sua qualità e carica primordiale. Un esordio promettente per il quintetto di Atlanta. Ascolta ora Order of the Mind e scopri il futuro del sludge metal!